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La Classifica delle 10 migliori sigle nella storia delle Serie Tv

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Quali sono le migliori sigle delle serie tv? Una sigla può considerarsi il bigliettino da visita di una serie tv. Molto spesso da quella manciata di secondi è possibile desumere il livello qualitativo della serie. Una buona sigla, infatti, deve farci immergere nel mood della serie attraverso la giusta combinazione di immagini e musica (cosa che riesce benissimo nel caso di Game of Thrones).

Allo stato attuale quasi tutti i servizi streaming come Netflix e Prime Video forniscono agli utenti la possibilità di saltare la sigla, d’altronde ogni secondo è fondamentale per noi addicted disperati, infatti un’intro è davvero ben fatta quando premere quel pulsante ci fa sentire terribilmente in colpa.

Oggi proviamo a racchiudere in una classifica le 10 migliori sigle delle serie tv. Un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare.

10) I’ll Be There for You – Friends: non poteva mancare nella classifica delle 10 migliori sigle delle Serie Tv

Prescindendo da aspetti propriamente tecnici, la sigla di Friends, firmata dal gruppo The Rembrandts è una delle più iconiche della storia delle serie tv. Impossible evitare di canticchiarla prima, durante e dopo la visione di un episodio. Questa sigla ha dalla sua parte il fatto di essere particolarmente orecchiabile rimanendo impressa nella memoria per giorni interi.

Inoltre, anche a distanza di anni, sono innumerevoli le parodie e i tributi che spopolano sul web, indice dell’intramontabile fascino della stessa. D’altronde, la commistione di scene che varia nel corso del tempo, ci trasmette quel senso di allegria quotidiana che ci ha fatto tanto affezionare a Friends. Pensare che in teoria la sigla sarebbe dovuta essere un’altra (qui vi diciamo quale) e che Jennifer Aniston e gli altri protagonisti hanno addirittura dichiarato di detestarla. A noi invece piace tantissimo anche e soprattutto per il bellissimo messaggio che trasmette: un vero e proprio inno all’amicizia di chi rimane al tuo fianco anche quando non è la tua giornata, la tua settimana, il tuo mese o addirittura il tuo anno.

9) A Beautiful Mine – Mad Men

I giornalisti americani definirono “Mad Men” i pubblicitari della Madison Avenue a New York: uomini folli che vendevano illusioni. Ed è proprio questo il concetto brillantemente esplicato nell’iconica sigla di Mad Men.

Ritroviamo un mondo che ha smarrito la sua consistenza, il cui protagonista è intrappolato in una caduta libera tra squarci di simboli preconfezionati. Il suo precipitare ci fa percepire quei modelli di perfezione, da loro formulati, non più come rassicuranti e familiari, ma in una penombra di inquietudine.

L’uomo è piccolo e dsintegrato, cullato dal ronzare di archi, batteria e ottoni in un piccolo capolavoro di RJD2 e abbellito da un sontuoso lavoro di grafica, che ha contribuito alla lineare bellezza estetica dell’intro.

8) Brand New Day – Lie To Me

La sigla di Lie to Me è un ex abrupto: piombiamo nella mente di Cal Lightman e per un momento ci sentiamo denudati. Dalla sua prospettiva comprendiamo la fragilità del nostro corpo che smaschera sé stesso attraverso movimenti inconsci che parlano più della nostra stessa voce.

Bastano pochi secondi e uno sfondo bianco per catapultarci nella serie. La sigla ci incuriosice e ci paralizza allo stesso tempo, rendendoci famelici di scoprire di più su quell’uomo che gioca con la scienza fino a renderla una vera e propria macchina della verità.

7) Goodbye – Dark (una delle più recenti, nella classifica delle migliori sigle delle Serie Tv)

La sigla di Dark è un colpo allo stomaco. Ci sorprende con una fotografia desaturata e caleidoscopica. Precipitiamo in un vortice di cui rimaniamo prigionieri inermi, come ipnotizzati dall’oscuro estetismo che costituisce il filo conduttore dell’intera serie.

Comprendiamo da subito che si tratta di un prodotto per palati raffinati, partendo dalla colonna sonora (in cui compaiono nomi come Fever Ray, Agnes Obel e Soap&Skin, piccole perle dell’elettronica nord e centro europea) che ci accarezza con i suoi toni cupi congiungendo passato, presente e futuro. Nell’intro sentiamo Goodbye, firmata da Apparat, musicista tedesco sperimentatore dell’ambient e delle nuove correnti dell’indietronica. Inoltre, ai più sagaci non sarà sfuggito che la canzone in questione ci ha accompagnato in una delle scene più iconiche di Breaking Bad (qui potete scoprire quale).

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