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La Classifica delle 10 migliori sigle nella storia delle Serie Tv

6) Tuyo – Narcos

La sigla di Narcos mette subito in chiaro che sta per raccontarci una storia, non una qualsiasi, la storia di Pablo Escobar. Così ci lasciamo avvolgere dalla musica, con sfumature a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, e da una fotografia che ci restituisce un senso di serenità nonostante l’oggetto rappresentato sia cruento e meschino. “Tuyo” di Rodrigo Amarante immagina un Pablo umanizzato, evidenziando appunto che il crimine non è un fatto geografico ma un fatto umano.

I colori dapprima caldi ci trascinano nell’atmosfera colombiana per distorcersi poi in una variante psichedelica che ci riporta istintivamente al disorientamento della narcosi.

5) Westworld Theme – Westworld

Quando si ha il compito di descrivere una sigla del genere non si sa quasi da dove iniziare. La musica (che porta la firma di Ramin Djawadi) ci culla con un crescendo di tensione, mentre le maestose animazioni prive di colore ci accompagnano in un mondo di perfezione macchinosa in cui l’essere umano è portato a sentirsi minuscolo.

Le immagini, inoltre, non sono frutto di mera casualità estetica ma forniscono indizi su quella che sarà la sorte della stagione che incorniciano. Nel complesso si tratta di finezza pura che ci ammalia rappresentando la forza con la delicatezza del cristallo.

4) Woke Up This Morning – I Soprano: ai piedi del podio, nella classifica delle migliori sigle delle Serie Tv

game of thrones

Si può affermare senza remore che I Soprano abbia una delle colonne sonore migliori, se non la migliore, nella storia delle serie tv. La sigla svolge il suo ruolo in modo esemplare: comprendiamo subito che lo scopo della serie è catapultarci nell’universo di Tony Soprano, il protagonista indiscusso e controverso che seguiremo per 6 intense stagioni.

A livello visivo abbiamo degli spaccati di quotidianità: un viaggio in macchina, il fumo ipnotico del sigaro, un sorrisetto sghembo e le strade caotiche del New Jersey giungendo finalmente alla meta, rappresentata dalla dimora familiare. Possiamo facilmente estrapolare le principali sfaccettature del personaggio: Tony nella sua intimità che, in quanto uomo, deve fronteggiare le fragilità e i dubbi della sua psiche e far di conto con i fantasmi del passato e i drammi del presente; Tony al di là della macchina, per le strade cittadine che costituiscono il suo regno, il re della giungla che non può permettersi di lasciare emergere debolezza alcuna; Tony in quel nido familiare che vorrebbe tutelare ma con il quale non riesce a trovare un canale comunicativo e che gli sfugge come una saponetta tra le mani.

A livello sonoro siamo cullati da “Woke Up This Morning” degli Alabama 3: un testo graffiante e quanto mai pregnante, mentre ondeggia con sfumature quasi psichedeliche una inedita e geniale commistione di Hip Hop, Gospel e Alternative Rock.

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