Dopo aver parlato dei 10 Migliori Film vincitori agli Oscar degli ultimi 25 anni e delle Migliori Serie Tv animate per adulti, questa settimana Hall of Series – Comunità di Recupero si fionda su un altro argomento concentrandosi sulle migliori sigle delle Serie Tv. Lo sappiamo: in un prodotto la sigla è un aspetto che può assumere presto dei connotati importantissimi. Può essere, in soldoni, un biglietto da visita che ha il compito di riassumere brevemente l’essenza della narrazione. In alcuni casi è un attimo, in altri dura qualche minuto dando vita a uno spettacolo visivo che riesce a restituire la natura della Serie Tv in questione.
Attraverso il consueto sondaggio settimanale la community ha così potuto decretare le migliori sigle delle Serie Tv, ma vi avvertiamo: non mancheranno le grandi assenza. Succession? Non la troverete. L’immenso lavoro fatto nella sigla di Mad Men? Non ci sarà. Se vi va, al termine della classifica, raccontateci quali sono le vostre sigle preferite e quali, secondo voi, avrebbero dovuto avere un posto in classifica!
Da Twin Peaks a Dexter: ecco le migliori sigle delle Serie Tv secondo Hall of Series – Comunità di Recupero
10) Dark

E’ sulle note di Goodbye degli Apparat che Dark presenta quella che possiamo definire come una delle migliori Serie Tv Netflix degli ultimi dieci anni. Pensando a posteriori, la sigla di Dark aveva anticipato tutto quel che c’era da sapere su quella fittizia rete di intrecci, loop temporali fatti di scienza, fisica e sentimenti. Ogni elemento nella sigla si contorce creando una specie di loop in cui ogni cosa è destinata a ripetersi. Ogni oggetto si avvicina all’altro grazie a un’attrazione a cui non si potrà sfuggire.
L’essenza di Dark è tutta in questa sigla che riesce a ri-evocare le atmosfere e l’inquietudine di una narrazione in cui ogni personaggio sarà costretto a venire a patti con un loop temporale in cui non si riconosce. Di cui non è neanche a conoscenza. Ma era tutto scritto. Lo era per i protagonisti. E lo era perfino per noi che avremmo potuto, durante le prime puntate della prima stagione, trovare le risposte proprio nell’introduzione. A posteriori, sappiamo che era tutto stato anticipato dalle note della malinconica Goodbye che, con le sue parole, aveva introdotto il lamento dei protagonisti, vittime e carnefici di un destino ineluttabile.
And watch the only way out disappear
Don’t tell me why
Kiss me goodbye
Era tutto scritto qui.
9) Willy, il Principe di Bel-Air, una delle migliori sigle delle Serie Tv di sempre

Basta guardare questa immagine per saltare dalla sedia, indossare un berretto, e cominciare a rappare come neanche Guè e Tormento durante Sanremo 2025. Nella versione italiana tutti i meriti vanno al grande Edoardo Nevola che ha ri-adattato in modo geniale l’iconica sigla originale curata da Will Smith, protagonista de Willy, il Principe di Bel-Air. Yo Home to Bel-Air è il titolo di questo mantra che nonostante gli anni non passa mai dalla testa. Giunti nel 2025, Willy, il Principe di Bel-Air resta un cult senza tempo di cui forse abbiamo dimenticato alcuni particolari o alcune dinamiche, ma mai la sigla. E’ un modo di vivere, un tormentone che ha contribuito a rendere ancora più eterna una delle comedy più importanti nella storia.
Seguendo la storia della sigla italiana, Willy, il Principe di Bel-Air racconta, con l’ausilio delle parole, l’incipit e la storia del protagonista. “Giocando a basket con gli amici sono cresciuto me la sono spassata, wow che fissa ogni minuto.” Con queste parole, la sigla racconta il passato umile di Will per poi, qualche passaggio dopo, raccontare il suo presente e il trasferimento a casa dei ricchi zii: “Oh che sventola di casa, mi sento già straricco la vita di prima mi puzza di vecchio guardate adesso gente in pista chi c’è il principe Willy lo svitato di Bel-Air.”
Insomma, noi conoscevamo la storia di Will già alla prima puntata prima ancora di vederlo in scena. Questo è il potere di una delle sigle più iconiche che siano mai state create.