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La Classifica delle 10 migliori prime puntate nella storia delle sit-com

migliori sit-com di sempre

4. Futurama

migliori sit-com di sempre

Arriviamo a un passo dal podio e lo facciamo con una puntata che gran parte di voi ha visto più volte, senza stancarsi mai. Riproposto per decine di volte all’interno dei palinsesti televisivi più disparati, il pilot di Futurama è semplicemente sublime. Unico esponente delle serie animate in questa classifica, l’esordio della comedy sci-fi ha ribadito fin dal primo momento un concetto che è stato valido almeno per un ventennio: Futurama è sempre stata avanti nel tempo. Sempre all’avanguardia, sempre proiettata nel futuro, con un corpus narrativo che si inserisce perfettamente nel quadro attuale dopo aver anticipato a lungo le epoche.

Il pilot lo manifesta da subito. Le bizzarre avventure di Fry nel suo futuro, introdotte attraverso un escamotage che verrà poi riproposto – e rivisitato – più volte all’interno della serie, sono quanto di più contemporaneo potremmo aspettarci da un episodio andato in onda 25 anni fa. Anche in questo caso, l’episodio funzionerebbe molto bene come cortometraggio, e riesce allo stesso tempo a introdurci degnamente all’interno delle peculiari dinamiche dell’anno 3000 in cui ci ritroviamo catapultati. A differenza di quanto accade spesso per le serie animate, questa è una puntata pensata e scritta per essere esclusivamente l’episodio iniziale della serie. Richiese un lavoro di ricerca mastodontico e mise non poco in difficoltà Matt Groening, ma il risultato è sotto gli occhi di tutti. La puntata ottenne dei “numeri senza precedenti” con un 
punteggio Nielsen di 9,6/23 nella fascia d’età che va dai 18 ai 49 anni. Insomma, una strepitosa partenza col botto.

3. Frasier

migliori sit-com di sempre
  • Obiettivo numero uno: essere all’altezza di una delle migliori sit-com di sempre, chiarendo fin dall’inizio di esserne l’erede senza voler per questo replicarne i pattern.
  • Obiettivo numero due: scrollarsi di dosso la diffidenza che lo spin-off delle migliori sit-com di sempre porta sempre con sé. Mica poco.
  • Obiettivo numero tre: combinare l’identità con l’autonomia, senza dimenticare l’eredità raccolta né la necessità di ristrutturare un personaggio popolarissimo per esigenze comiche differenti.

Check, check, check: Frasier ha centrato tutti i target in venti minuti abbondanti, imponendosi da subito all’attenzione del mondo intero. Ripetiamo: mica poco. Frasier, d’altronde, aveva appena ricevuto il testimone dalla serie da cui è tratta, Cheers (spoiler: stiamo per arrivarci), e non manca un certo scetticismo nei confronti di una produzione che intendeva replicare il successo di una delle serie tv di maggiore successo di sempre. Obiettivo centrato, anche grazie a un pilot memorabile. Un pilot che spiazzò completamente i fan di Cheers. Il tenore della comicità era completamente diverso e il prodotto si era destinato dall’inizio a una fascia di pubblico diversa dal predecessore, salvo poi riuscire a vincere la scommessa proponendo qualcosa di completamente nuovo.

Risultato? Tre Emmy vinti. Uno per la regia, uno per la sceneggiatura e uno destinato a Kelsey Grammer, premiato come miglior attore protagonista di una serie comica. Era solo l’inizio: la sit-com è poi andata avanti per la bellezza di undici anni, scrivendo alcuni tra i capitoli più importanti della televisione moderna. Venti minuti, d’altronde, possono essere più che sufficienti per perseguire gli obiettivi più ambiziosi.

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