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5 Sitcom degli anni Novanta che sono state dimenticate un po’ da tutti

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Ah, gli anni Novanta: che belli gli anni Novanta. Forse non dovrebbero piacermi così tanto, considerando il fatto che quando sono finiti io avevo appena quattro anni e mezzo. Insomma, praticamente non li ho vissuti. Non dovrebbero piacermi così tanto eppure non posso fare a meno di apprezzare molte delle cose che ci hanno lasciato in eredità. Sono gli anni della musica dei Nirvana e di quella degli Oasis, di successi cinematografici come Titanic e Eyes Wide Shut. Sono gli anni in cui il paradigma della serialità televisiva cambia completamente, dando vita a successi ai quali le serie tv contemporanee si ispirano ancora. Un paio di esempi? Un thriller incredibile come I segreti di Twin Peaks e Friends, tra le migliori sitcom anni Novanta ma anche, non esito a dire, di sempre.

Parlare delle serie tv anni Novanta significa parlare di alcune tra le mie serie preferite.

Serie delle quali non potrei fare a meno neanche a trent’anni di distanza. E sappiate che dire trent’anni mi fa un bel po’ male. Ma se come dicevo la serialità in generale è stata rivoluzionata in questo decennio, c’è da dire anche che tra i generi che questo cambiamento lo hanno vissuto maggiormente c’è di si sicuro la sitcom. Episodi brevi, pochissime ambientazioni, spesso registrate con il pubblico in presenza: le situation comedy nascono praticamente insieme alla televisione. Anzi, i primi esempi risalgono addirittura agli anni Venti, all’epoca in cui c’era ancora solo la radio. Ma con gli anni Novanta il genere comincia un boom che, forse, non si è mai davvero concluso.

Oltre alla già citata Friends, sono tante le sitcom anni Novanta che si sono accaparrate un posto nelle nostre memorie e nei nostri cuori come se tutto questo tempo non fosse passato. Will & Grace ci parla di quanto gli amici possano essere una famiglia, Dharma e Greg della vita di coppia. Willy, il Principe di Bel-Air e La Tata ci ricordano quanto le famiglie possano essere deliranti, ma anche quanto siano poi sempre il nostro porto sicuro. Potrei andare avanti all’infinito. Ma per ogni serie che è rimasta indelebile nelle nostre memorie ce n’è almeno una che invece è stata rimossa dall’immaginario collettivo. Sitcom che ci sono state ma che non ricordiamo, spesso ingiustamente.

Ecco, è giunto il momento di dare a qualcuna di queste un po’ di giustizia.

1 – Hearts Afire

Hearts Afire è tra le migliori sitcom anni Novanta dimenticate, la copertina della serie

Mancano poco meno di due mesi alle prossime elezioni americane, e allora cavalchiamo l’onda cominciando questa lista di sitcom anni Novanta che in molti hanno dimenticato con una serie che della politica americana e delle storie che vi si intrecciano ha fatto, almeno nella prima stagione, il suo fulcro. Sto parlando di Hearts Afire, andata in onda per tre stagioni dal 1992 al 1995. La trama della serie è incentrata su John Hartman, assistente di un senatore conservatore, e sulla reporter politica liberale Georgie Anne Lahti, nonché sui disaccordi politici tra i due che – guardate un po’ – mascherano in realtà una forte attrazione. Attrazione che non perderà tempo a trasformarsi in un matrimonio.

Interpretata da John Ritter, pluripremiato attore che ha fatto la sua ultima apparizione televisiva in 8 semplici regole come padre di una giovanissima Kaley Cuoco, e da Markie Post, tra le protagoniste della tv anni Ottanta, Hearts Afire ha portato sugli schermi con ironia e leggerezza tematiche che negli Stati Uniti, soprattutto all’epoca, erano più che attuali, tra il giornalismo e le incongruenze politiche. E proprio come tale, fa ridere e anche riflettere il fatto che sia il fratellastro dell’ex Presidente Bill Clinton, sia il padre di Hillary Clinton abbiano fatto dei cameo nella serie. Anche Rush Limbaugh, un celebre commentatore politico statunitense, ha avuto nella serie un momento di gloria. Con presupposti così, sembra quasi assurdo che ad oggi Hearts Afire sia nei ricordi di poche persone. Ma a volte, forse, è più facile dimenticare.

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