2 – Hangin’ With Mr. Cooper
Continuiamo il nostro viaggio nel passato con una serie che forse non sarà tra le migliori sitcom anni Novanta nella memoria collettiva, ma che non per questo si è fatta amare meno. E il fatto che sia durata per cinque stagioni lo dimostra. La serie in questione è Hangin’ With Mr. Cooper, conosciuta in Italia – purtroppo molto poco – più semplicemente come Mr. Cooper, trasmessa prima su Italia 1 e poi su Boeing. Non bisogna essere dei gran geni per capire che il protagonista è proprio il Mr. Cooper di cui si parla fin dal titolo. Più precisamente, il giocatore di basket Mark Cooper, che dall’NBA si ritrova a diventare sostituto coach in una scuola di Oakland, in California.
Hangin’ With Mr. Cooper racconta le sue peripezie tra sport, lavoro, scuola e vita privata, della quale fa ovviamente parte la prima coinquilina e poi fidanzata Vanessa. Nel corso delle 101 puntate che compongono la serie a Mr. Cooper succede praticamente di tutto, passando anche dall’essere un sostituto insegnante a coach di ginnastica. Il tutto, con lo spirito ironico che caratterizza il genere. Uno spirito che, purtroppo, non è stato universalmente riconosciuto. E questo anche se Hangin’ With Mr. Cooper è una serie “sorella” della più celebre Full House (che in tempi più recenti ha avuto il suo sequel), con la quale condivide il “papà” – il creatore Jeff Franklin – e anche alcuni dei set. Che dire, anche a chi del genere se ne intende non può sempre andare bene.
3 – Major Dad
Torniamo alla politica americana e alle tematiche che maggiormente a questa si legano per parlare di un’altra sitcom anni Novanta che è stata dimenticata un po’ da tutti. A torto o a ragione? Lascio a voi giudicarlo, fatto sta che Major Dad oggi non la ricorda più quasi nessuno. Più nota nel nostro Paese come Agli ordini papà, la serie è andata in onda dal 1989 al 1993, ambientata nelle sue quattro stagioni tra Camp Singleton, che stava a rappresentare la reale base marine di Camp Pendleton, e Camp Hollister, che possiamo identificare come Quantico. Ma alla vita militare del protagonista, il rigido Maggiore dei Marines John D. “Mac” McGillis, si affianca ovviamente quella privata nel momento in cui si innamora della giornalista liberale (vi ricorda qualcosa?) Polly Cooper.
La storia di Mac non è solo quella di un uomo che si innamora inaspettatamente di una donna, ma anche quella di un compagno che vuole conquistare le figlie della donna che ama. Raccontate con l’irriverenza tipica delle sitcom, le vite fittizie in questione non sono però esenti dalle connessioni con la vita politica vera. Diversi episodi di Major Dad sono infatti stati riscritti a causa della guerra tra il 1990 e il 1991. Inoltre, una scena della sigla della prima stagione nella quale la figlia più piccola di Polly rubava il cappello dalla testa di Mac per indossarlo lei stessa è stata cancellata nelle stagioni successive, trattandosi di una violazione del regolamento militare. Ulteriori prove di quanto le serie possano influenzare la vita di chi le guarda, ma anche la vita reale sia diretta influenza per le serie.