4 – Anything But Love
Abbiamo appena visto una raggiante Jamie Lee Curtis ritirare un Emmy per la sua interpretazione nella serie The Bear. La carriera televisiva e cinematografica dell’attrice proviene però dagli ormai lontani anni Settanta. Sono tantissimi i film e le serie alle quali ha preso parte, e tra queste ricordiamo anche un’interessante sitcom anni Novanta: Anything But Love. Ancora una volta, è il giornalismo a farla da padrone: la serie è infatti incentrata su Hannah Miller – interpretata proprio da Jamie Lee Curtis – e Marty Gold, che dopo essersi incontrati per caso in un aereo diventano colleghi nella redazione del Chicago Monthly. Colleghi che (ancora una volta, chi lo avrebbe mai detto) provano qualcosa l’uno per l’altra. Ma tra la recente rottura di lei e le storie che episodio dopo episodio si mettono nel mezzo, passano più tempo a nasconderlo che ad ammetterlo.
Non ricordata purtroppo tra le migliori sitcom anni Novanta dalla maggioranza della popolazione, Anything But Love aveva tutte le carte in regola per esserlo. In onda tra il 1989 e il 1992, la prima stagione ha registrato un bel successo di pubblico e critica, ma il passaggio della stagione successiva a un’altra fascia oraria ha cominciato a decretarne il declino, anche se gli ascolti sono stati sufficienti da farla tornare per le quattro stagioni realizzate. E anche l’apprezzamento della critica non è tardato ad arrivare, dato che la protagonista Jamie Lee Curtis si è portata a casa un Golden Globe per la sua interpretazione nella serie. Ma quindi dov’è il problema? Io una risposta non ce l’ho, a volte una serie si dimentica e basta. Ma siamo sempre in tempo per recuperare.