House of the Dragon
Chiudiamo il cerchio con una serie tv che era stata accolta con uno scetticismo che avrebbe piegato in partenza un po’ tutti. Arrivare dopo Game of Thrones, d’altronde, non sarebbe stato semplice per chiunque. Se poi le ultime stagioni sono state quello che sono state e hanno diviso il pubblico al punto da aver fatto gridare tanti al disastro, non esistevano premesse peggiori per House of the Dragon. Il pubblico, ancora scottato dalle scelte controverse nell’ultima fase di Game of Thrones, si era presentato all’appuntamento col coltello tra i denti, ma l’ha rimesso al proprio posto dopo pochissimo tempo: House of the Dragon, il prequel incentrato sull’ultima fase dell’epopea Targaryen e sulla famigerata Danza dei Draghi che ha distrutto una delle casate più potenti di sempre, ha conquistato tutti. E rinverdito i fasti di un franchise che aveva sconvolto il mondo per anni, prima di stravolgere se stessa.
Insomma, se non è un miracolo poco ci manca. House of the Dragon è uno dei migliori spin-off delle serie tv, e ha tutte le potenzialità per superare definitivamente tutte le criticità palesate nel tempo dalla serie madre.
Per il momento siamo arrivati alla seconda stagione ed è ancora presto per esprimersi definitivamente, ma una cosa è certa: in un panorama televisivo che scommette sempre meno sulla qualità, House of the Dragon ha deciso di andare nel verso opposto, puntando con forza sulle peculiarità della serie madre senza rinunciare a un approccio divergente in alcuni passaggi chiave. Il franchise in difficoltà è stato ormai portato in salvo, e il futuro promette ancora meglio. Dopo House of the Dragon, infatti, saranno molti altri gli spin-off di Game of Thrones che vedranno la luce nei prossimi anni. Vincere la sfida non sarà mai semplice, ma gli autori hanno capito come si fa. Come si fa per bene. Con la speranza che abbiano la forza per farlo fino alla fine.
Aspettative: 7.5/10.
- Realtà: 9.5/10.