6) The Flash
The Flash, spin-off di Arrow, ha iniziato la sua strada senza guardarsi troppo indietro. La sua avventura procede con una cerchia di fan che, anche in questo caso, si chiedono quale sia la serie migliore. Forse i più accaniti si chiederanno quale sia in realtà il supereroe che più più valoroso tra i due, lasciando da parte la qualità effettiva delle due produzioni. Noi evitiamo di entrare nel merito della cosa, certi che fare una scelta in questo senso sarebbe molto difficile.
Le due serie si differenziano per molti aspetti. The Flash riesce a imporsi sullo schermo con una leggerezza che sicuramente Arrow non mette in prima linea: basti pensare anche ai colori forti e sgargianti che incorniciano la storia dello spin-off, segnale di un’atmosfera decisamente meno pesante. Anche il ritmo è decisamente diverso all’interno delle due serie: nello spin-off viviamo in modo più veloce (giuriamo, non è un gioco di parole) dinamico, fresco e meno adulto. Arrow, invece, si impone in modo nettamente più cinico rispetto al suo spin-off con momenti che si lasciano andare anche a forti emozioni che mettono ancora più a confronto la differenza sostanziale tra i due protagonisti: un nerd da una parte, e un uomo decisamente più crudo e anticonformista dall’altra. Per fortuna le due serie riescono a viaggiare comunque di pari livello, restituendoci due prodotti validi di cui oramai non possiamo più fare a meno.
5) Daria, il cartone animato che si posiziona a due passi dal podio dei 10 migliori spin-off
Un quinto posto più che meritato per uno dei migliori spin-off di sempre. Daria è un personaggio che si è imposto in modo iconico e che continua ancora oggi ad affascinarci e che, in qualche modo, aveva accellerato i tempi anticipando molte tematiche future. Perché Daria, nonostante sia una serie degli anni 90, è un prodotto moderno, fresco, spettinato. Parla di un’adolescente fuori dalle righe che, però, non fa nulla per esserlo. Semplicemente, è Daria. Chi la ama la segue, e se non la segue è anche meglio, così lei può leggersi un libro in santa pace. Pessimista, cinica, anticonformista e libera, ma anche sveglia, dotata di occhio critico e un’intelligenza che non le permette di godersi le cose bella della vita con serenità . La crescita di Daria è avvenuta di fronte al pubblico e si è conclusa con due film per la televisione: È già autunno? ed È già ora di andare al college? Proprio in questo capitolo finale la protagonista riuscirà a prendere il diploma e concluderà la sua esperienza con il pessimismo che da sempre l’ha contraddistinta lasciandoci con queste ultime parole:
“Rimanete fedeli a ciò in cui credete, finché logica ed esperienza non vi contraddicono; ricordate che quando il Re sembra nudo vuol dire che lo è, e che verità e menzogna non sono quasi la stessa cosa.”
Lacrimuccia.