Il mondo dell’intrattenimento e, in particolare, dello show business non è sempre semplice e scintillante. Tutt’altro. Nel corso dei decenni, sono moltissime le controverse dinamiche che in esso si sono mosse e da esso stesso sono state alimentate. Gossip, pregiudizi, voci di corridoio: sono tante le pressanti etichette che possono essere (prevalentemente ingiustamente) affibbiate ai personaggi pubblici. Volente o nolente, chiunque appartenga al mondo dello spettacolo si sottopone al pubblico. Alle volte sin dalla tenera età, come nel caso della popolarissima Millie Bobby Brown, anche gli attori e le attrici del panorama seriale non sfuggono alle scomode etichette che spesso possono essere davvero fuori luogo. Capaci persino di avere pesanti ripercussioni sulla carriera e sulla pubblica immagine dei volti e degli interpreti, anche tra i più noti, gli scomodi preconcetti sono difficili da mandare via. Con gli anni, Internet non ha semplificato le cose: il margine di divulgazione e la possibilità che chiunque ha di esprimersi comportano complessità e ostacoli particolarmente tosti, soprattutto per le star femminili, che spesso incontrano pregiudizi ed etichette ingiuste e particolarmente fastidiose in quantità maggiori rispetto ai colleghi uomini.
Dalla controversa Lea Michele, sino alla giovanissima Millie Bobby Brown, sono veramente in poche a scampare dall’attribuzione di etichette ingiuste e scomode di cui è difficile liberarsi.
1) Lea Michele
Lea MIchele, nota al grande pubblico soprattutto per l’eccentrico ruolo di Rachel Barry in Glee, ha sempre avuto un rapporto tumultuoso con l’audience. A partire dal petulante personaggio interpretato, che ne riflette i modi da diva, l’attrice è da tempo vittima di diversi meme online. In particolare, gli utenti si sfogano prendendosi gioco dell’immagine di Lea Michele attraverso contenuti umoristici diffusi in rete che cavalcano la diceria secondo la quale la star di Glee non saprebbe leggere. Già in circolazione dal 2017, il rumor non dà pace all’attrice, vittima costante di meme, battute e teorie cospiratrici sul suo presupposto analfabetismo. Eccessivi e senza un vero e proprio limite, su TikTok i video degli utenti intenti a prendere in giro Lea Michele sono virali e continuano a perseguitarla a distanza di anni. A quanto pare, la voce è iniziata a circolare a causa di quanto raccontato da Jaye Hunt e Robert Ackerman nel podcast One More Thing. Negli anni, Michele ha persino contestato il fastidioso rumor.
I went to Glee every single day; I knew my lines every single day, and then there’s a rumor online that I can’t read or write? It’s sad. It really is. I think often if I were a man, a lot of this wouldn’t be the case.
Lea Michele, The New York Times, settembre 2022
2) Kirsten Dunst
Kirsten Dunst ha preso parte a moltissime produzioni nel cinema e nelle serie tv acclamate da pubblico e critica, facendosi ricordare per un curriculum importante che conta titoli come Litttle Women, Eternal Sunshine of the Spotless Mind e Fargo. Nella folta carriera dell’attrice, però, il pubblico la conosce soprattutto per la sua partecipazione alla trilogia di Spider-Man di Sam Raimi, nel ruolo di Mary Jane Watson al fianco di Tobey Maguire. Impegnata nel ruolo di Mary Jane nel 2002, 2004 e 2007, il franchise tanto noto ha portato il marchio di Spider-Man ad avere la meglio sulla pubblica immagine di Kirsten Dunst, finita per esserne assorbita e minimizzata al solo ruolo nella trilogia. Infatti, in più interviste, Kirsten si è detta stanca di essere semplicemente etichettata e ricordata come la fidanzata di Spider-Man. Per una attrice del suo calibro, nominata a Golden Globes e Emmy Awards, essere solamente nota come la ragazza del supereroe è fastidioso e riduttivo. Kirsten Dunst ha persino ottenuto una sua stella nella Hollywood Walk of Fame. E, persino in quella occasione, il ruolo di Mary Jane Watson è stato ingombrante, tanto che i media hanno riportato la notizia sottolineando il suo essere “la fidanzata di Spider-Man“.
3) America Ferrera
America Ferrera ha interpretato un personaggio di culto del mondo seriale degli anni tra il 2006 e il 2010, Betty Suarez, la protagonista delle quattro stagioni di Ugly Betty. Lo show ha proprio avvio dall’aspetto fisico del personaggio, appositamente non particolarmente attraente o canonicamente femminile (con tanto di apparecchio ai denti ed eccentrico modo di vestire), che collide con il suo nuovo ruolo di assistente personale del capo redattore di un noto magazine di moda, MODE. Betty non ha vita facile all’interno del contesto lavorativo, e neppure l’attrice America Ferrera, spesso vittima di commenti e domande sessiste a causa del personaggio interpretato e della sua apparenza. La donna ha spesso ricevuto osservazioni non particolarmente felici, che hanno avuto a oggetto l’estetica di Betty Suarez, anche a distanza di anni dalla fine dello show. Non solo domande su come fosse interpretare un personaggio “brutto”, ma costanti commenti che si limitano alla superficie dei Betty e di America Ferrera, che hanno continuato a inseguire l’artista fino al suo ruolo nella più recente sitcom Superstore.
4) Megan Fox
Anche nel caso di Megan Fox, la superficie sembra un ostacolo difficile da superare. Contrariamente a quanto accade ad America Ferrera, l’attrice statunitense è chiamata sempre a interpretare gli stessi ruoli stereotipati in veste della “hot girl” della situazione. A oggi, Megan Fox conta vari ruoli in serie tv e film noti, soprattutto d’azione e horror, ciò nonostante, il suo look sembra essere posto come condizione primaria. Essere tipizzata e scelta per interpretare i soliti panni di una giovane donna desiderabile non permetterebbero a Megan Fox di dispiegare a pieno i suoi talenti. Vittima essa stessa degli standard hollywoodiani, l’attrice ha più volte parlato dei problemi di ipersessualizzazione a cui è soggetta, nei media e sul luogo di lavoro.
5) Millie Bobbie Brown
La giovane Millie Bobby Brown è diventata famosissima, tutto d’un tratto, alla sola età di dodici anni, grazie al ruolo di Eleven nella acclamata Stranger Things. In aggiunta, il successo internazionale è arrivato in un periodo in cui Internet e la serialità hanno raggiunto una rilevanza sempre maggiore, e spesso inscindibile. Come conseguenza di ciò, Millie Bobby Brown ha vissuto già i pro e i contro della fama, conquistata da così giovane. Tra le varie, la star di Stranger Things è stata vittima di diverse polemiche online. La più infelice, è la pesante etichetta che alcuni utenti si sono divertiti falsamente ad attribuirle nel 2018. All’età di quattordici anni, Millie Bobby Brown si è vista costretta a sospendere il suo account Twitter a causa di una serie di meme falsi che ne mirava a compromettere la reputazione. Attraverso la manipolazione di alcune immagine di Millie Bobby Brown, degli account online hanno messo in circolo delle foto false a cui erano attribuite all’attrice delle espressioni omofobe, con lo scopo di lederne la figura.
6) Salma Hayek
Nota prevalentemente nel mondo del cinema, Salma Hayek ha ricoperto diversi ruoli eterogenei in una moltitudine di produzioni, contando anche ruoli in 30 Rock e Ugly Betty (per quest’ultimo ha persino ottenuto una nomination agli Emmy Award come guest-star). Recentemente, l’attrice ha raccontato dell’etichetta che si è portata addosso soprattutto nei primi venti anni della sua carriera. Infatti, in principio Selma Hayed ha avuto particolare difficoltà a ottenere ruoli comici perché considerata troppo sexy per il genere. La passione che ha avuto per le commedie, e il sogno di prendervi parte, sono stati per diverso tempo ostruiti proprio da questa etichetta. Per anni non è riuscita a conquistare nemmeno un ruolo nel genere. Selma Hayek si è sentita spesso come se a Hollywood fossero interessati soltanto al suo aspetto fisico, non ritenendo possibile che potesse avere un qualche senso dell’umorismo. Sentendosi persino vittima dell’età che avanza, l’attrice temeva di avere una “scadenza” dopo la quale non sarebbe più stata buona a nulla. A oggi, Salma Hayek continua invece la sua carriera, anche nel mondo delle comedy, grazie soprattutto a Adam Sandler che fu il primo a sdoganare la situazione con Grown Ups. Alla faccia delle stupide etichette.
7) Winona Ryder
Icona indelebile degli anni Ottanta e Novanta, la pubblica immagine di Winona Ryder è entrata in difficolta all’inizio degli anni Duemila, in particolare a seguito dell’arresto nel 2001 per taccheggio. Nel climax della sua carriera, l’attrice è stata oggetto di diverse polemiche, anche a causa della sua battaglia con la depressione e l’ansia. I media e l’opinione pubblica non hanno dato pace a Winona Ryder, vittima prevalentemente della sua forte emotività. Per molti anni, l’interprete di Stranger Things è stata etichettata come “pazza“, colpa di molte voci di corridoio e della sua giovane fragilità. Sin da ragazzina, Winona ha sofferto di attacchi di panico e depressione: quello della salute mentale è un tema ricorrente che ha spesso preso il sopravvento sulla sua popolarità, essendo particolarmente incisivo e ingombrante in un soggetto tanto sensibile.