4) A Murder at the End of the World
Anche per A Murder at the End of the World ci si aspettava qualcosa in più agli Emmy Awards 2024. La serie, che mescola i torni del giallo e del thriller, è stata creata da Brit Marling e Zal Batmanglij, già noti per The OA. La trama ruota attorno a Darby Hart, una giovane detective dilettante e hacker esperta, che viene invitata a partecipare a un ritiro esclusivo in una località remota. In questo ritiro, organizzato da un enigmatico miliardario, si riunisce un gruppo di persone diverse con l’intenzione di esplorare temi filosofici e scientifici. Tuttavia, le cose prendono una piega oscura quando uno degli ospiti viene trovato morto. Darby si trova così coinvolta in un’indagine pericolosa, che ricorda la forma della classica cena con delitto, mentre cerca di scoprire l’assassino tra i presenti. Anche in questo caso, uno dei punti di forza della serie è la sua ambientazione.
A Murder at the End of the World si svolge in un luogo isolato e inospitale che contribuisce a creare un’atmosfera claustrofobica e di suspense. Le riprese alternano paesaggi mozzafiato a scenografie dettagliate per immergere gli spettatori in un mondo allo stesso tempo affascinante e inquietante. L’ambientazione remota funge anche da metafora dell’isolamento emotivo e psicologico dei personaggi, ognuno dei quali ha i propri segreti e motivazioni nascoste. Emma Corrin, che interpreta la protagonista Darby Hart, ci racconta un personaggio complesso. La detective è infatti dotata di intelligenza acuta e evidenti abilità tecniche, ma è anche molto vulnerabile e alle prese con i propri demoni. La Corrin è riuscita a bilanciare questi aspetti dando vita a un’eroina credibile e coinvolgente. La serie combina una narrazione lineare con l’uso di flashback utili per svelare gradualmente i retroscena dei personaggi e i dettagli dell’omicidio.