7) I Know this much is True
Spaccare in due l’anima di un telespettatore non sempre è una cosa semplice, ma I Know this much is True (di cui abbiamo parlato meglio qui) sa come farlo. A guidarci in questa distruzione dell’anima troviamo Mark Ruffalo che, nella serie, interpreta il ruolo di ben due gemelli legati da un’unione imprescindibile. Per l’altro, il primo è sempre la sua estensione. L’allungamento del suo corpo. Cìò che non ha. I due fratelli hanno avuto due vite completamente diverse: uno più serena, mentre l’altro più tormentata a causa dei continui disturbi psichiatrici che l’hanno portato a entrare a uscire da diversi istituti. Quando i due si ricongiungono la narrazione ha inizio, capovolgendo le sorti delle loro vite. Dominick, il fratello dalla vita più semplice, comincia infatti ad avvertire numerosi sensi di colpa diventando presto vittima di paranoie inquietanti e difficili da addomesticare.
Dominick comincia così ad annullarsi sempre di più. Vive e respira per Thomas. Attraverso un racconto autentico, realista e crudo, I Know this much is True racconta così la vita di due fratelli che non hanno mai avuto niente. Sembrano quasi figli di una disgrazia, di una continua lotta che gli impedisce di vedersi vincitori. Attraverso il tema dei rapporti familiari e della schizofrenia, la miniserie HBO diventa così una delle più complesse degli ultimi anni. In modo crudo, I Know this much is True sa anche essere delicata. Perché troppe cose sfuggono al controllo dei protagonisti, e questo non fa altro che renderli come della carne da macello da sacrificare. Non guardatela per la sola sete di intrattenimento. Fatelo soltanto quando sarete pronti a un’esperienza del genere. Qui, purtroppo, da ridere non ci sarà proprio niente.