Il freddo della Scandinavia ha temprato un popolo di guerrieri norreni che tanti tanti anni fa, con le loro navi, si sono armati di coraggio e hanno sfidato temperature impervie e mari in tempesta. La mitologia norrena ha un fascino incredibile, così come ad avere fascino sono i guerrieri e le guerriere nordiche. Alzi la mano chi ha guardato Vikings solo per la trama… ecco. Eppure non basta il fascino della mitologia norrena e del cast a determinare il successo di una serie tv. Non tutti prodotti di questo tipo, infatti, sono riusciti a raggiungere il successo di Vikings, neanche la tanto attesa Vikings: Valhalla, che è uno spin-off sequel di Vikings stesso.
Oggi siamo più spietati di un qualsiasi vichingo, e vi parliamo delle 5 serie tv sulla mitologia norrena che, purtroppo, si sono rivelate un flop.
1) Vikings: Valhalla
Vikings: Valhalla, come dicevo, è una delle serie tv più attese degli ultimi anni. Lo spin off della serie di punta di History Channel, con Travis Fimmel e Katheryn Winnick, ha attirato gli amanti della mitologia norrena, ma anche i più profani che negli anni si sono appassionati a Vikings per i motivi più disparati.
Vikings: Valhalla non è una brutta serie, ma per fare i sequel c’è bisogno di essere perfetti, impeccabili. Vikings per tanto tempo ha fondato il suo successo sulla personalità estremamente carismatica di Ragnar. Negli anni la serie è cambiata, una buona fetta di fan ha sentito la mancanza del suo protagonista, nonostate il livello qualitativo della serie si sia mantenuto molto alto.
La disaffezione verso la serie madre può essere uno dei motivi per cui Vikings: Valhalla è passata piuttosto in sordina nel mondo della serialità, facendo fatica a lasciare il segno. Aspetto che è ancora più triste se si pensa al fatto che la serie in sè meriterebbe un bel po’ di considerazione in più.
2) Ragnarok
Ragnarok, targata Netflix, arriva direttamente dalla Norvegia. La trama è anche interessante, con i due fratelli Magne e Laurits che abitano in un piccolo paese nel freddo della Scandinavia e fanno i conti con una serie di eventi sopra le righe. A differenza di Vikings: Valhalla, Ragnarok cerca di portare la mitologia norrena ai giorni nostri, cospargendo gli episodi di simbolismo mitologico.
L’idea è buona, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare (del Nord) e Ragnarok sembra non avere barche solide abbastanza per poter affrontare questo mare iracondo e volubile. La caratterizzazione dei personaggi è molto carente, così come il bilanciamento tra modernità e antica mitologia norrena.
Considerando i buoni propositi della trama, e il fascino della mitologia norrena, ci sembra strano come il buon Adam Price non sia riuscito a proporci una serie tv all’altezza delle aspettative, e dei suoi lavori passati. Aspetto che rende il flop di Ragnarok ancora più clamoroso e deludente.
3) The Last Kingdom
Con The Last Kingdom le cose si fanno complicate. Chiariamo subito: The Last Kingdom non è affatto una serie deludente, ed è piaciuta anche tanto al pubblico. Allora perché è in questo elenco?
Beh la risposta è semplice e ha un solo colpevole: Netflix. In questo caso la serie sulla mitologia norrena non ha tradito le aspettative, ma chi decide di vedere le serie di Netflix sa bene che la piattaforma streaming sia imprevedibile come Loki, cancellando serie che al pubblico piacciono davvero tanto.
Lo abbiamo visto di recente con la cancellazione di 1899 (l’attesissima serie tv dai creatori di Dark, la cui cancellazione ha creato una rivolta tra i fan che sono stati lasciati appesi a un filo di dubbi e domande), lo abbiamo visto anche in passato con Sense8 e con The Last Kingdom. Certo, la serie è giunta alla sua quinta stagione, cosa più unica che rara quando si tratta di Netflix, ma la cancellazione senza motivazione alcuna ci lascia comunque spiazzati.
Si vocifera che uno dei motivi alla base del mancato rinnovo sia stato proprio un calo di ascolti. La cosa certa è che il prodotto basato sui 13 romanzi di Bernard Cornwell avrebbe meritato molto di più.
4) Norsemen
Non abbiamo ancora capito se a Netflix la mitologia norrena piaccia, o se voglia infamarla per sempre. Ma eccoci di nuovo a parlare di una serie che porta la firma della piattaforma streaming. Con la serie tv Norsemen rispondiamo all’atavica domanda: gli scandinavi hanno senso dell’umorismo? Ovviamente sì, ma non so se siamo pronti per questa cosa.
Il New York Times ha inserito questa serie tv tra le migliori serie tv internazionali del 2017. In Norsemen ritroviamo mitologia norrena, comicità e paesaggi nordici. Norsemen significa proprio “norreno” ed è ambientata nella Norvegia dell’anno 790, dipingendo uno scorcio di vita quotidiana vichinga. Una serie che vale la pena recuperare, ma di cui non si parla assolutamente abbastanza.
Un gran bel flop di Netflix (a livello di ascolti) che, ancora una volta, ha tentato il colpaccio con la mitologia norrena ma non ci è riuscito.
5) Barbari
Indovinate chi ha prodotto l’ultima serie tv sulla mitologia norrena di questa lista? Sì, proprio Netflix.
In questo caso, Barbari è di origine tedesca e racconta dell’invasione della Germania da parte dell’Impero romano. Poteva essere la Vikings dei Germani, la prima stagione ce lo aveva quasi fatto sperare, poi è arrivata la seconda stagione. La serie tv si è a dir poco appiattita, mancando di una narrazione forte e accattivante.
L’idea di raccontare grandi eventi storici dalla prospettiva dei narbari era davvero interessante, ma non possiamo dire che Barbari abbia lasciato il segno su di noi spettatori. Il grande flop della serie è da attribuire principalmente alla seconda stagione che ha pienamente disatteso le aspettative degli spettatori.