Risata di sottofondo, bacon scoppiettante e una battuta aprono le colazioni nelle sit-com anni Ottanta. Lo spettatore dei tempi è legato alla famiglia nucleare (padre, madre e fratelli) e cerca nelle sit-com un luogo in cui riconoscere questo ramo d’appartenenza. Il pater familias Carl Winslow di Otto Sotto Un Tetto è un sergente che ci dà sicurezza e la moglie è la classica madre premurosa. Ma la famiglia evolve e quale serie tv rappresenta meglio questa evoluzione se non Modern Family, che non è solo il fulcro del mutamento, ma è anche un’opera che smuove gli attuali tabù?
Dei contributi che Modern Family ha apportato alla società e al palinsesto seriale se n’è discusso ampiamente (qui i 5 migliori personaggi della sit-com) ma in un’ottica del tutto ludica (e prospettica) ci si fa una domanda:
e se Modern Family fosse ambientato negli anni 80′, come sarebbe? Ho cercato di dare una risposta con una prospettiva vintage e insieme new age.
Old Family – Ep. 1
Sigla. Tutti siamo abituati alla sigla irriverente di Modern Family, ma se fosse ambientata negli anni 80′ avrebbe una sonorità molto più vintage. Non dico la lentezza de La Casa Nella Prateria, ma una musichina commovente come quella di Genitori In Blu Jeans. La prima (vera) puntata della sit-com inizia con una classica mattinata in casa Dunphy e rispetto a trent’anni fa ci sono i cellulari e le cucine incasinate. Ma siamo in Old Family per cui i Dunphy sono riuniti ad un tavolo anche se Alex e Luke si fanno comunque i dispetti (solo Luke non sta caricando un Ipod con la bocca, magari un walkie talkie?) e Haley è sempre un’adolescente in preda alle crisi ormonali, ma con ombretti più shimmer. I protagonisti di Modern Family sono tre diversi nuclei familiari legati dalla parentela: la famiglia Dunphy, la coppia Mitch e Cam e Jay Pritchett (padre di Mitch e Claire) con la sua giovane moglie colombiana Gloria, il figliastro Manny e il futuro figlio Joe.
Una sit-com irriverente come Modern Family che provocazioni farebbe negli anni del buonismo?
Modern Family rifiuta il concetto di famiglia come unico luogo di vita, ecco perché la narrazione si dipana lungo tre nuclei diversi. Ogni personaggio salta da un nucleo all’altro trovando conforto o conflitto perché la nostra vita è legata a molteplici esperienze. I temi caldi che affronta la sit-com sono rappresentativi di una necessità odierna che è quella di accettare le famiglie arcobaleno o anche famiglie imperfette con madri pessime in cucina e padri sensibili. Ma nonostante questa necessità sia attuale ci sono elementi che sono totalmente old. L’omosessualità , gli outsider, le adozioni e le famiglie disfunzionali sono temi che ritroviamo anche negli anni 80′ semplicemente vengono affrontati in chiave diversa, più filtrata. Ricordiamoci di Super Vicky, una bambina robot destinata a sentirsi diversa dagli altri bambini, il tema della diversità è un sempreverde e in Modern Family lo ritroviamo nel personaggio di Alex, molto intelligente (anche rispetto alla sua famiglia) e un po’ nerd. Se Alex fosse ambientata negli anni 80′ potrebbe benissimo essere una Vicky creata da Phil (così amante delle tecnologie) che trova soluzioni su quesiti esistenziali e pratici.
Claire sarebbe una casalinga e ottima cuoca?
In realtà in Modern Family è già una casalinga che poi ritorna a lavorare, ma con talenti domestici discutibili. La nostra Claire vintage sarebbe comunque una donna in cerca del suo successo personale. Guarda caso Claire de I Robinson è una madre di famiglia che fa l’avvocato, quindi riferimento materno ma anche donna in carriera a dimostrazione del fatto che negli anni 80′ le donne avevano pretese personali di larghe vedute. La nostra Claire Pritchett avrebbe quindi le stesse pretese anche trent’anni prima, solo si scontrerebbe con più pregiudizi e più ostacoli professionali. Come ad esempio il ruolo di capo reparto, il nostro Jay Pritchett le darebbe la guida della sua azienda di armadi anche nella sua versione vintage? Lo scopriremo nella prossima puntata
Mitch e Cam una coppia omosessuale anni 80′
E se infilassimo Mitch e Cam nella DeLorian e Marty McFly li trasportasse negli anni 80′? Le uniche serie tv del tempo che hanno introdotto il tema dell’omosessualità sono Tre Cuori In Affitto, in cui Jack si finge omosessuale per poter vivere con le sue coinquiline single, e poi c’è Dynasty in cui c’è Steven che riesce a trovare l’anima gemella. Nelle serie tv (familiari) del tempo l’omosessualità è un tabù e il tema della libertà sessuale in generale è solo accennato, ma il panorama musicale urla ribellione e Madonna (con Papa Dont’ Preach) graffia per il suo posto nel mondo a discapito del paternalismo. Nella versione anni 80′ Mitch e Cam ballano Vogue di Madonna e si truccano come David Bowie durante le serate creative di Cam. Non potrebbero adottare Lily, la legge americana consentirà l’adozione a coppie dello stesso sesso (e anche i matrimoni) solo nel 2015, ma li vediamo disegnare i primi cartelloni LGBT o tenere riunioni segrete in casa Dunphy.
Una cosa è certa: Mitch e Cam in Old Family non sono i personaggi secondari che servono a smuovere la trama per non annoiarci, un po’ come Steve di Otto Sotto Un Tetto. La coppia briosa è un caposaldo della famiglia e il loro riscatto sessuale è ugualmente importante a quello femminista di Claire o quello intellettuale di Alex. La vera differenza è che in Modern Family devono combattere contro alcuni retaggi, in Old Family dovrebbero farlo anche con la legge dovendo scalfire un mondo dalla base. E se dobbiamo iniziare dalla base un bel bacio tra Mitch e Cam lo metterei nella prima puntata. Perciò Smack!
Phil-osofie
Se ami qualcuno liberalo… a meno che non sia una tigre
Parliamo di lotte femministe, riscatto e libertà sessuale. Ma quali sono i conflitti di un sognatore? Phil è un uomo bianco, eterosessuale, cisgender e di classe media. Sembra non contraddirsi eppure è l’esatto opposto. Proprio perché Phil è il padre di una – apparentemente – classica famiglia americana non ci si aspetta chissà quale conflitto, invece è proprio da lì che parte il cambiamento. Phil è un padre di ampie vedute, un marito non imponente, è opposto al machismo ed è sognatore. Lui è in realtà il perno di tutte le altre battaglie perché se un uomo che ha tutti i benefici e non ha ostacoli (come li ha una donna o un omosessuale) mette in discussione tutto allora può avere un impatto enorme sulle altre battaglie. Ecco perché Phil-osofie il manuale di tutte le filosofie nate dalla sua testa dovrebbe essere scritto anche in Old Family scalfendo a piccole dosi i dogmi del tempo. E se ci fosse una Phil-osofia anni 80′ sarebbe ugualmente una lezione assurda ma dolce, tipo. .
Nessuno può mettere Phil in un angolo
Siamo giusti alla fine della prima puntata di Old Family e ne è uscita una serie patinata, ma i jingle musicali non possono nulla rispetto ai conflitti e ai sogni, quelli scalpitano anche negli anni 80′. E Old Family non è solo un caminetto acceso o una cucina apparecchiata, è anche un giardino, una strada, un ponte, una città e in ultimo un mondo che inizia a smuovere le idee per una Modern Family in un modern world.