Ogni serie tv ha al suo interno una mescolanza di personaggi archetipici, ad esempio cinici e sognatori, come in Modern Family. Possiamo trovare il nevrotico, l’eroe, il burlone, il mago, il ribelle oppure il cercatore. L’archetipo può essere uno stimolo narrativo di partenza, da cui un personaggio può evolversi, o viceversa, di arrivo. Le otto coppie che troverete in questa lista, in un modo più o meno sfumato, più o meno complesso, incarnano l’archetipo del sognatore, Phil Dunphy, e del cinico, Jay Pritchett di Modern Family. Tutte personalità diverse, multiformi, che riconducono però a due modi diversi, e antitetici, di vedere il mondo. Le otto coppie che abbiamo scelto hanno un rapporto di conflittualità, ma sono tutt’altro che nemiche. Le loro visioni così diverse li sottopongono a un continuo scontro costruttivo e rigenerante. Un percorso di crescita faticoso da cui l’uno impara dall’altro. E forse anche noi, guardandoli reagire e interagire, abbiamo imparato qualcosa. Ci basta pensare al tanto conflittuale, ma onesto, rapporto che unisce Phil Dunphy al suocero Jay Pritchett in Modern Family e a quelli di cui stiamo per parlare.
8 coppie di sognatori e cinici, come quella di Modern Family: personaggi opposti ma complementari.
Modern Family – Jay Pritchett Vs Phil Dunphy
Jay (Ed O’Neill) e Phil (Ty Burrell) sono due dei personaggi principali di Modern Family. Due persone che riescono anche ad andare d’accordo, a volte, pur incarnando due archetipi opposti. Il primo, Phil, è senz’altro un sognatore. Jay, dal canto suo, è un cinico patentato. Phil fa di tutto per impressionare suo suocero, ma il più delle volte i suoi sforzi finiscono per avere l’effetto opposto. Phil si descrive come un papa cool. Ha una visione idealizzata delle cose, che tenta di piegare come vorrebbe che fossero. Vuole essere a tutti i costi amico dei propri figli. E di suo suocero. Dunphy ha degli atteggiamenti infantili, tipici degli eterni Peter Pan. Inguaribile sognatore e ottimista, Jay mette sé stesso all’ultimo posto. Vive la vita con spensieratezza e mantiene un atteggiamento positivo davanti a (quasi) ogni situazione. Ama il divertimento, è sensibile e compassionevole.
Ora, prendete quanto abbiamo detto su Phil e ribaltatelo. Jay, ha un atteggiamento duro, severo e ostinato. Maturato a causa del suo passato da militare e dall’educazione ricevuta. Al contrario del genero, Jay colloca sé stesso al primo posto ed è pronto anche a manipolare il prossimo, quando serve. Il suo cinismo però non gli impedisce di voler bene alla sua famiglia. Anzi, sa perfino riconoscere i propri errori più di quanto faccia l’altro. Nonostante la scorza dura e i suoi valori, ogni tanto si rivela più tenero e aperto di quanto sembri. Mentre Phil non perde occasione per esprimere le proprie emozioni, Jay di Modern Family ha difficoltà ad aprirsi emotivamente. I due personaggi sono molto complessi e sebbene evolveranno molto – sia a livello personale che nel modo di relazionarsi l’uno con l’altro – rappresentano due visioni del mondo antitetiche, ma in qualche modo complementari.
How I Met Your Mother – Robin Scherbatsky Vs Ted Mosby
È vero, davanti a Ted anche il Papa appare cinico. Ted Mosby è un sognatore per eccellenza, qui non ci piove. Un romantico irrecuperabile, fastidiosamente ottimista, che vive di illusioni. Per questo subisce ogni evento che non va secondo i suoi piani. Crede nel destino, a cui ha affidato la sua felicità. La ricerca spasmodica di “quella giusta” è il carburante della serie, di cui i fallimenti sono sicuramente la componente più gustosa. Sognare fa bene all’anima, sì, ma ai livelli di Ted si rischia di diventare folli ed egoisti, o di passare per idioti. Sia chiaro. Gli vogliamo bene, ma questa sua ostinazione lo rende facile preda per cocenti delusioni, tanto che tutte le potenziali “The One”, a confronto con il suo candore, appaiono delle ciniche streghe.
È il caso di Robin Scherbatsky. Una persona realistica, obiettiva, introversa e con qualche trauma emotivo ad appesantirla. Ma paragonata a quell’inguaribile romantico di Ted, Robin sembra una persona senza cuore. L’ottimismo di Mosby è inversamente proporzionale a quello di Robin. Per questo formano una coppia equilibrata. Robin è un’ancora per il miope Ted, che lo tiene saldo a terra e gli impedisce di volare via. Il sarcasmo di Robin – come accade sempre – è un’arma di difesa. Sappiamo che sotto quella scorza dura si nasconde un buon cuore e un crogiuolo di insicurezza. È un libro chiuso, ma una volta aperto, vale la pena leggerlo. Questo Ted lo sa. Sarà per questo che la eleggerà a “The One” tra le “The One”. Il cinismo è la modalità che mette al sicuro Robin, che le permette di apparire forte. Mentre Ted, come un Don Chisciotte, si getta senza protezioni contro i mulini a vento, Robin li guarda da lontano e conclude che non vale la pena avvicinarcisi, per via del vento.
House – Dr. Gregory House Vs Dr. James Wilson
La relazione tra House (Hugh Laurie) e Wilson (Robert Sean Leonard) – Sherlock e Watson – è una delle più solide, complicate e meravigliose della serialità. Una storia d’amore profonda, dove ognuno cura l’altro. Il primo appare nichilista, orgoglioso, sardonico. L’altro appare candido, altruista, generoso che cerca di vedere il meglio nelle persone. Gregory, invece, riesce a vedere il peggio del mondo, e ne soffre. Il suo cinismo, infatti, non è da manuale. Non c’è nulla di prevedibile o di scontato nel modo in cui si relaziona con un mondo brutale, per niente interessante. Ha fatto terra bruciata intorno a sé stesso e tiene tutti a distanza. Tutti tranne Wilson (e le prostitute). House ha bisogno dell’ottimismo del suo migliore, e unico, amico. James è un “bravo ragazzo”, è puro, credulone e mette tutti gli altri al primo posto. Se potesse donerebbe tutti i suoi organi. House, a modo suo, lo protegge, mettendolo al riparo da un mondo brutto, che non merita la bontà del suo amico.
Wilson è l’unico che vede la smisurata umanità di House, che questo nasconde dietro un raziocinio a tratti sconcertante. James è la misura del buono, sebbene non sia sempre un boy scout. Il suo lato oscuro lo ha consegnato a House, con il quale può permettersi di lanciare cose durante un congresso medico. Greg, come tutti i geni, si annoia. Il cancro è noioso, pure le persone e il Lupus. Tutti sono noiosi, tranne il suo migliore amico. Gregory House, all’esterno, incarna tutti i tropi del misantropo antisociale. Wilson, sempre all’esterno, sembra un Patch Adams con il complesso messianico. Ma sappiamo che dietro la facciata, le loro personalità sono ben più complesse. Solamente insieme sono completi perché l’uno permette all’altro di entrare in contatto con un lato di sé altrimenti inaccessibile. Le azioni di House, agli occhi di chi non lo conosce, sembrano spietate ed egoiste. È solo attraverso il filtro candido di Wilson che acquistano un senso tutto nuovo.
New Girl – Nick Miller Vs Jessica “Jess” Day
Potrei fingere di essere più simile a te, Jess, e vivere su un arcobaleno scintillante e guidare un unicorno e cantare tutto il tempo.
Nick – New Girl
Quando il cinismo di Nick si scontra con l’ottimismo trasognato di Jess può accadere solo quanto è accaduto nel corso delle stagioni. Come abbiamo visto finora, cinici e sognatori sono più compatibili di quanto la logica suggerirebbe. Ogni buona storia si nutre di personaggi dalle qualità opposte e complementari. Ovviamente, la realtà è sempre più complessa. Nessuno è mai 100% puro cinismo, neanche Jay Pritchett di Modern Family o il dottor House. Jess, dal canto suo, potrebbe invece essere 100% sognatrice. A tal punto che molti spettatori ne sono infastiditi. Jess è forse il corrispettivo di Ted Mosby. Nick ha un cuore d’oro, ma ha degli atteggiamenti nichilisti e disfunzionali, proprio quelli che Jess vuole rimettere a posto. A volte l’avversione di Miller verso il mondo si trasforma in arroganza e maleducazione. È quell’amico che (quasi) ognuno di noi ha o ha avuto. Quello che ha lasciato l’università a pochi esami dalla laurea; che non vuole spendere soldi e trova sempre delle strampalate soluzioni fai da te per risparmiare. È tanto scettico da inseguire perfino delle teorie complottiste, come quelle che negano lo sbarco sulla Luna.
In fondo, siamo tutti Nick Miller, che fugge da ogni responsabilità con l’eleganza di un gambero. Jess, invece, sa essere così ingenua da risultare fastidiosa. Tanto che in numerose occasioni, qui su Hall of Series, abbiamo pensato che il vero protagonista di New Girl fosse Nick. Jess scrive fanfiction, ha un modo tutto suo di vedere e reagire alla situazioni, anche le più spiacevoli. Il suo coinquilino, invece, è immaturo, insicuro, imbronciato e sembra trascorrere le giornate ad auto sabotarsi. Non capiremo mai perché Jessica Day sia tanto odiata dai fan della sit-com. Forse perché non è così buona come vorrebbe farci credere? Forse la sua eccentricità nasconde un profondo egoismo? Il mondo colorato di Jess, a volte, sembra una maschera. Ha così tanta voglia di aiutare, e aggiustare, gli altri che risulta insincera mentre il cinismo e l’apatia di Nick, almeno, sono autentici.
Sex and the City – Samantha Jones Vs Carrie Bradshaw
Sul finire degli anni Novanta, Sex and The City ha chiamato a raccolta milioni di persone di tutto il mondo che si sono divertite a indentificarsi con le quattro amiche: Carrie, Charlotte, Samantha e Miranda. Mentre le prime due rappresentano delle variazioni sul tema “sognatrice”, le ultime due offrono dei ritratti differenti di realismo, talvolta cinico. Il gioco di identificarsi con le protagoniste non si è ancora fermato, soprattutto ora che la comedy di Darren Star è tornata con And just like that. Una nuova avventura in cui la maggioranza del pubblico ha sentito la mancanza di un pilastro fondamentale della storia: Samantha Jones. Forse il personaggio più amato dello show, proprio per il suo essere così onesta, spregiudicata, realistica e pragmatica. Il suo cinismo è invece da manuale. Per citare Treccani: ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso tutto ciò che è nobile e ideale.
Tutti hanno amato Samantha, una voce onesta, leale e determinata. Non sempre, invece, abbiamo amato Carrie. Una sognatrice autolesionista che rincorre un sogno a tal punto da ferire sé stessa e gli altri. La sua visione idilliaca del mondo la espone a cadute di ogni sorta, al punto da renderla ridicola in più di qualche occasione. Irresponsabile e insicura, cerca però di essere sempre positiva. L’ottimismo di Carrie, in questo caso, è la sua qualità migliore. Ciò che la salva dall’essere un personaggio totalmente detestabile. Questo la rende una buona amica e, sebbene a volte sputi sentenze non richieste, criticando lo stile di vita altrui (soprattutto quello di Samantha) alla fine trova sempre il modo di tornare sui suoi passi. Il cinismo è la qualità di Sam, ciò che le permette di essere libera da convenzioni sociali ipocrite: proprio quelle che hanno intrappolato Carrie.
Curb Your Enthusiasm – Larry David Vs Cheryl Hines
Ci vuole una dose estrema di coraggio, da vero sognatore, per scegliere di condivide la vita con un tipo come Larry David di Curb Your Enthusiasm. Il personaggio creato e interpretato dall’attore, sceneggiatore e co-genitore di Seinfeld è il suo alter ego. Un cinico per eccellenza. Larry ama giocare a golf, rincorrere progetti creativi e incontrarsi con gli amici. Vive secondo le sue regole a metà tra il cinismo e l’epicureismo. Il suo atteggiamento è proprio quello che lo espone alle situazioni parossistiche, e gustose, su cui è costruito lo show. Situazioni imbarazzanti, in perfetto stile cringe comedy, in cui viene smascherata l’ipocrisia di molte convenzioni sociali.
Eppure, per quanto sia una voce onesta e controcorrente, fa davvero venire i nervi. Larry è meticoloso, misantropo, critico e ottuso. Sua moglie Cheryl, invece, ha una pazienza smisurata (che però non è eterna!). Oltre a essere un’attrice, è un’attivista ambientale, fa beneficenza, ama le feste e vorrebbe condividere le sue passioni con Larry. Stargli vicino, scommettiamo, non deve essere una passeggiata. Più che la moglie, infatti, sembra la sua badante, colei che lo aiuta a ridurre i danni collaterali delle sue azioni eccentriche. Cheryl è l’esatto opposto di Larry. È estroversa, sensibile, ottimista e sostiene ogni azione filantropica. La causa umanitaria più grande che ha affrontato, forse, è proprio Larry e le idiosincrasie del loro rapporto.
BoJack Horseman – BoJack Vs Mr. Peanutbutter
BoJack Horseman ha guardato dentro il nostro pozzo di insicurezze e l’ha prosciugato. La dramedy animata di Raphael Bob-Waksberg è uno specchio nero su cui possiamo rifletterci. Un viaggio attraverso i risvolti più oscuri dell’animo umano. Il suo protagonista è un burbero “masochista che si autocommisera”, come lo descrive Princess Carolyn. Un cavallo cinico e ubriaco che vomita sul mondo le sue frustrazioni; la sua insicurezza, quel senso di solitudine che non sparisce nemmeno dopo quattro bottiglie di whisky; il disprezzo per sé stesso, i sensi di colpa e il disperato bisogno di approvazione. Un composto altamente instabile che sfocia in azioni autodistruttive, che cozzano contro quelle del suo “avversario”, Mr. Peanutbutter. L’attore scintillante, ricco e di successo che gli dà sui nervi non poteva non essere rappresentato dall’animale più fedele e bonario, il cane. Un concertato di ottimismo, vivacità ed energia che, sebbene dia a BoJack molta attenzione (come fa Todd), riceve in cambio solo insulti e disprezzo.
BoJack, come il dottor House o Jay di Modern Family, sotto la corazza nasconde un cuore buono e premuroso. Temendo che gli altri lo scoprano, si finge ostile e narcisista. Sarà per questo che i tipi come Mr. Peanutbutter lo spaventano. Simpatico, allegro, gentile e giocoso, il cane non perde occasione per entrare in connessione con BoJack, inseguendo il desiderio di diventare suo amico. La dramey però non si limiterebbe a un didascalismo così banale. Mr. Dog-Man non è poi così stupido come lasciano intendere le sue azioni ingenue. Ogni tanto, infatti, mostra perfino dei lati nascosti, oscuri, amari e nichilisti. Il suo ottimismo bonario, al contrario di quello di Carrie Bradshaw, è il suo difetto più grande, quello che lo rende egocentrico, insensibile e incapace di ascoltare gli altri leggendo tra le righe. Una dote che Bojack, invece, possiede più di quanto voglia farci credere.
Scrubs – Percival “Perry” Ulysses Cox Vs John Michael “J.D.” Dorian
Arriviamo all’ultima coppia di sognatori e cinici. Scrubs è l’esempio più riuscito di dramedy, forse la prima del suo genere, in cui troviamo personaggi solidi, archetipici eppure così sorprendentemente umani. Ci ha regalato fiumi di lacrime amare e risate sincere. L’evoluzione dei suoi personaggi, con i quali molti di noi sono cresciuti, è così accurata e reale che, a volte, sembra di sentirli commentare le nostre avventure quotidiane. J.D. e Perry Cox hanno molto in comune, ma lo esprimono in due modi antitetici. Il disprezzo per le ingiustizie e le gabbie sociali di Cox è ciò che lo ha reso cinico, freddo e distante. Sebbene desideri quell’abbraccio di J.D. più di quanto dica! Mentre Cox guarisce sé stesso con scotch on the rocks e football, Bamby ama gli appletini, i pirati, i suoi capelli e gli unicorni.
Dorian ha costruito un mondo fatato in cui rifugiarsi, Cox lo affronta a petto nudo. L’abitudine di sognare a occhi aperti è il tratto distintivo dello specializzando. Gli basta inclinare la testa e alzare lo sguardo per rifugiarsi nel suo personalissimo sgabuzzino mentale. Il dottor Cox – un mentore che professa di non voler essere tale, sebbene adori esserlo – è l’unico capace di riportalo alla realtà. Una realtà fredda e crudele da cui vuole proteggere gli specializzandi, soprattutto quelli meritevoli. Cox e J.D. hanno molto in comune, sono la versione dramedy di House e Wilson. E come questi ultimi, anche i primi hanno una personalità sfumata, fatta di zone d’ombra. J.D., infatti, non è solo fiori e arcobaleni. Così come Cox non è un burbero misantropo, ma un disilluso cronico. Sarà per questo che le sue persone preferite sono le più buone, quelle che riescono a tenergli testa, come Carla e Ben.
Cinici e sognatori sono un binomio perfetto, non solo all’interno di una storia di fantasia. La prima categoria ha bisogno della seconda, e viceversa, per sentirsi completa. Due modi opposti di vedere lo stesso mondo. Due atteggiamenti che banalmente incarnano il dilemma del “bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto”. Un cinico, come Cox o Jay di Modern Family, lo vedrebbe vuoto. Per questo ha fortemente bisogno di qualcun altro, di un sognatore, per vederlo pieno. Come vorrebbe che fosse, sebbene sia troppo disilluso per ammetterlo.