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10 Morti di personaggi marginali delle Serie Tv che ci hanno fatto soffrire come i cani

morti serie tv
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Sapete cosa differenzia i vari morti delle Serie Tv? Per alcuni piangiamo, per altri ci rattristiamo per tutti i personaggi che dovranno affrontare questo flusso infinito di tristezza. Empatizziamo con chi da quel momento in poi sarà costretto a vivere la tragedia del lutto, e per questo motivo soffriamo quasi come loro. Questi casi sono più ricorrenti di quanto voi immaginiate, e si verificano tutti quando a morire sono i personaggi secondari. In sintesi, per farvela breve, i personaggi secondari sono quelli a cui sono estremamente legati i protagonisti per i più diversi motivi. Noi nella maggior parte dei casi non siamo legati a loro, ma quando gli capita qualcosa e concretizziamo la sofferenza che porterà la loro mancanza, il nostro cuore si spezza completamente lasciandoci un vuoto che non credevamo di poter provare.

Gli esempi in questo senso non sono pochi, ma con ogni probabilità quelli che stiamo per riportarvi vi hanno uccisi quasi quanto hanno ucciso noi. State attenti: la vostra vulnerabilità sta per essere di nuovo distrutta. Non dite che non vi avevamo avvisati.

1) Il padre di Marshall, How I Met Your Mother

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Ecco: questo è uno di quei casi in cui il personaggio poteva anche non esserci mai presentato, avremmo sofferto comunque. Marshall e suo padre hanno quel rapporto che a volte si fatica a creare con un genitore, una complicità che non pensi mai di poter raggiungere per i più svariati motivi. I due erano un esempio concreto per tutto il resto del gruppo che, mentre li guardava, affrontava la consapevolezza di non aver in alcun modo nulla di simile da raccontare riguardo alla propria situazione familiare, riguardo ai propri rapporti con il proprio padre. Quando il dramma si è consumato e il padre di Marshall è andato via, tutti in un certo senso hanno perso un punto di riferimento, anche se nell’effettivo era ovviamente solo il padre del nostro Marshall. In quel momento non era importante perché tutti avevano perso il padre che avevano sempre voluto, quello che avevano sempre guardato con ammirazione, con la speranza che – chissà – magari un giorno si sarebbero riusciti a sentire come si sentiva Marshall in presenza del padre.

2) Laverne, una delle morti delle Serie Tv più drammatiche

Laverne Roberts è quello che si può definire un personaggio secondario che – di soppiatto – è riuscito a incarnare perfettamente il senso di Scrubs. Lo ha fatto senza mai prendersi la scena principale, lo ha fatto stando un passo indietro ma riuscendo comunque a dare quanto i protagonisti che, invece, erano sempre in primo piano. Il momento dell’addio, il momento in cui tutti la salutano definitivamente, è uno dei più strazianti di Scrubs e probabilmente lo è anche per via dell’assenza di Carla, troppo incredula per salutarla davvero. Questo è probabilmente quello che ha fatto la differenza: l’assenza di Carla è stata doverosa per far comprendere la realtà che nasconde questo momento e questa serie. Se non la salutava, forse non era ancora tutto reale quello che stava accadendo. Ed è così che la ragazza cerca di tenersi a distanza, di non accettare una realtà che nel frattempo stava dilaniando tutti, anche noi. A un certo punto, però, la realtà si palesa anche per lei e l’addio a Laverne si fa reale, concreto. Un addio che sa tanto di arrivederci, di non ti scorderemo mai.

3) Chris, una delle morti delle Serie Tv che ancora oggi non dimentichiamo

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La morte di Chris in Skins si insidia nella prima generazione con un solo obiettivo: farci capire che quello che stiamo guardando non sarà una passeggiata. Non abbiamo solo un teen drama di fronte a noi, abbiamo un’esperienza reale adolescenziale. La morte di Chris non era mai stata neanche immaginata, se avessimo dovuto puntare su qualcosa o qualcuno lo avremmo fatto su Tony che, a seguito di un incidente, stava vivendo un momento terribile. La sua possibile morte ci avrebbe sconvolti sicuramente, ma non ci avrebbe colti impreparati. Stessa sorte non è toccata invece a Chris che, da dietro le quinte, è andato via senza salutare. Proprio lui che parlava sempre un po’ meno, proprio lui che aveva una storia da raccontare ma che non raccontava mai, lui che non voleva essere il personaggio protagonista, ma solo una storia da capire. Le sue sorti sono state spietate, e nonostante il suo ruolo decisamente marginale, è lui quel personaggio che ancora oggi, se potessimo aver scelta, salveremmo senza pensarci due volte.

4) Jane, Breaking Bad racconta una delle morti delle Serie Tv più violente emotivamente

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Non possiamo sapere come sarebbe andata la relazione tra due persone autodistruttive come Jesse e Jane, non possiamo mettere la mano sul fuoco su un lieto fine. Ma questa impossibilità non ci ha di certo reso meno doloroso il momento in cui, come mai nessuno dovrebbe, Jane perde la vita. Straziante: ecco com’è quel momento. In quell’esatto momento non c’è solo una delle uniche cose belle che Jesse finalmente ha accanto a sé, c’è una ragazza di poco più di vent’anni che perde la vita nonostante il metodo per salvarsi ci sia eccome, e ha un nome. Non entreremo nel dettaglio, non parleremo di Walter White, ma parleremo sicuramente della sofferenza che il suo non gesto ci ha provocato. Non importa quanto tempo fa tu abbia visto Breaking Bad, quando Jesse riascolta la voce in segreteria di Jane tu piangi. E chi siamo noi per non comprenderti?

5) Fred Andrews, Riverdale

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La morte di Fred in Riverdale è una batosta a cui non eravamo pronti, soprattutto perché quello di cui stiamo parlando non è una fantasia. La reale motivazione dietro alla sua morte nella serie si trova purtroppo nella vita reale: l’attore che lo interpreta, Luke Perry, è drammaticamente mancato mentre girava la serie. A causa di questo evento il suo personaggio ha avuto la sua stessa sorte, volando via drasticamente. Per questo motivo inevitabilmente non solo i fan della serie, ma tutti, hanno vissuto questo episodio con una consapevolezza diversa rispetto al solito. Nessuno ha recitato, a nessuno è importato chi fosse all’interno della serie Luke Perry. Il suo era un personaggio secondario che si limitava a essere un meraviglioso padre, sempre pronto a dare il consiglio che Archie richiedeva in mezzo a tutto quel caos che non riusciva più a seguire. Ed è così che insieme a quei consigli, è andato via un animo buono, pieno di coscienza ed empatia, due cose che non sono semplici da trovare all’interno di Riverdale, e forse anche nella vita reale.

6) Stephen Bartowski, Chuck

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«Sei speciale, Chuck».

Queste sono le ultime parole che rimbombano nella testa di Chuck, e nella testa di qualsiasi fan dell’acclamata serie che prende il nome dal suo stesso protagonista. Tre sole parole, ma che con loro portano tutto: il rimpianto e il rimorso di un genitore che non sempre ha potuto agire come meglio credeva, che ha scambiato il bene con il male, che ha dato priorità a quello che il suo lavoro imponeva come necessario. Se fino ad ora abbiamo parlato di padri consiglieri, complici e innamorati dei propri figli, adesso parliamo di un padre che non ha avuto il tempo necessario per mettere in fila tutte quelle cose che avrebbe voluto fare, quelle cose che avrebbe voluto essere. Il rimpianto e il rimorso sono i veri protagonisti di una delle morti delle Serie Tv che, anche se secondarie, sono riuscite a imporsi sullo schermo con una potenza emotiva che ci ha dilaniati totalmente, riducendoci in lacrime con una sola consapevolezza: il tempo non è davvero mai troppo.

7) Il padre di Sid, Skins

Ti svegli una mattina, e tutto quello che credevi non potesse mai andare via ti lascia. Questo è stato il risveglio di Sid, questo è stato l’inizio della fine per uno dei personaggi che più in Skins ha dovuto lottare contro una serie infinite di sofferenze. Noi suo padre non lo conosciamo davvero, tutto quello che sappiamo di lui è che Sid non era pronto ad affrontare un eventi così drammatico. Nessuno è mai pronto a una cosa del genere, e Sid non avrebbe mai potuto fare eccezione a questa regola. Ed è così che, insieme a lui, rimaniamo imbambolati di fronte allo schermo quando scopriamo insieme al protagonista che il proprio padre non c’è più. Nella notte è andato via, e con lui ha portato quel rapporto che probabilmente stavano finalmente costruendo. Anche in questo caso il rimorso e il rimpianto si sono fatti grandi in questa storia, lasciandoci ancora la medesima consapevolezza che – per quanto pensiamo di si – non possiamo avere il controllo sulle cose. Anche quando ci sentiamo pronti per affrontare un nuovo capitolo, una batosta è pronta ad ammazzarci emotivamente riportandoci punto e a capo. Ed è così che insieme a Sid ci ritroviamo punto e capo, in un mare di sofferenza che ci ricorda di non perdere tempo.

8) Lisa, Six Feet Under

Esasperazione: ecco con che parola dovremmo descrivere quello che è successo a Lisa in Six Feet Under, protagonista di una delle morti delle Serie Tv che più ci hanno dilaniato. Conosciamo bene il malessere che la donna covava dentro di sé, la sua consapevolezza di non poter mai davvero avere quello che da sempre voleva, nonostante nell’apparenza sembrava fosse tutto suo. Lisa rappresenta l’insoddisfazione, il senso di vuoto, la tristezza di non riconoscersi neanche nelle cose apparentemente felici. Con lei sono volate via tutte le sue tristezze e le sue malinconie, ma diverso è ciò che invece ha lasciato: solo il suo bello. Si piange su un corpo che necessitava di stare dove lei aveva deciso, in mezzo alle radici, a contatto diretto con la terra. Il suo ultimo desiderio così viene esaudito con l’obiettivo di lasciarla andare definitivamente verso un destino sereno, che qui non ha mai potuto vivere davvero.

9) Attack Of Titan, Sasha

Una luce in mezzo al buio: ecco cosa è Sasha in Attack Of Titan. La consapevolezza che non esiste alcun limite alla sofferenza: ecco cosa è la morte di Sasha in Attack Of Titan. Indubbiamente quella che abbiamo di fronte è una delle morti delle Serie Tv più ingiuste, frutto di una guerra che non risparmia nessuno, neanche i giovani. Gli occhi che brillano di Sasha, la sua capacità di meravigliarsi di fronte a ogni cosa, la leggerezza con cui decorava qualsiasi dramma, il suo modo un po’ ingenuo di approcciarsi al mondo: tutto questo era necessario dentro questa storia che vive solo di conflitti, atti di guerra e ribellioni. Sasha è una luce che si è spenta, ma che in un certo senso riesce ancora a illuminare il mondo che ha lasciato. Dopo la sua morte niente, infatti, sarà più come prima. Un modo, forse, per farla essere ancora all’interno della storia, per dare un senso alla sua drammatica scomparsa.

10) Melendez, The Good Doctor

Nessuno si sarebbe mai aspettato una fine così per Melendez, un personaggio che inevitabilmente aveva ancora moltissimo da dire. Una delle morti delle Serie Tv, questa, che sicuramente ci ha sorpreso più di altre. Non ci aspettavamo che il dramma potesse arrivarci così velocemente, in modo così brutale dopo una serata passata fuori casa. Melendez stava facendo quello che gli riesce meglio: salvare le persone. Nonostante il suo personaggio ci sia stato presentato nel modo più brusco, quello che rimane di lui è questo: un medico che avrebbe fatto di tutto per evitare la morte. Ed è così che la sua fine arriva puntuale dopo aver salvato chiunque si potesse salvare, ed è così che moriamo un po’ anche noi. Melendez abbandona il campo e chiude gli occhi, fiero di quello che ha fatto, ma con il sicuro rimpianto di chi avrebbe ancora potuto salvarne tanti altri.

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