Nelle ultime settimane il mondo seriale è stato scosso da una morte inaspettata di un personaggio controverso eppure iconico, tornato sul piccolo schermo soltanto per abbandonarlo in una bara pochi minuti dopo. Stiamo parlando di And Just Like That e di un protagonista morto in maniera assolutamente ridicola alla fine del primo episodio della nuova serie. Non si tratta di un caso isolato, perché ormai anche le serie migliori ci hanno abituato a grandi scivoloni quando si tratta di eliminare alcuni dei propri protagonisti. Che si tratti di ripicche nei confronti degli attori, di svolte narrative mal pensate o di errori grossolani a livello di sceneggiatura, accade sempre più spesso che personaggi amatissimi e fondamentali per la trama delle rispettive serie vengano fatti fuori attraverso morti ridicole che hanno l’effetto di fare arrabbiare lo spettatore piuttosto che suscitare tristezza. Abbiamo raccolto 5 delle morti più ridicole di protagonisti delle serie tv, alcune delle quali recenti, altre ormai datate ma ancora vive nella memoria del pubblico, che fatica a perdonare gli autori per le loro scelte.
Attenzione, l’articolo contiene spoiler su: The 100, And Just Like That, Grey’s Anatomy, House of Cards, Two and a Half Men
1) The 100 _ Bellamy Blake
Se ti mancano solo tre episodi per concludere di una serie che ormai è diventata la barzelletta di se stessa, perché non sorprendere gli spettatori con un colpo di scena assolutamente inutile e ridicolo per distrarli da una trama che fa acqua da tutte le parti? Gli sceneggiatori di The 100 non se lo sono fatti ripetere due volte ed ecco che così, de botto, senza senso, Clarke Griffin prende una pistola e uccide il suo migliore amico Bellamy Blake, il suo compagno di vita a cui deve letteralmente la sua stessa esistenza. The 100 ci ha abituati alla morte improvvisa di molti dei suoi protagonisti fin dalla primissima stagione, ma il punto di forza della serie è sempre stato quello di essere sì brutale ma mai senza una ragione, eliminando i personaggi in una maniera coerente con la trama e con la sua ambientazione apocalittica. La morte di Bellamy e soprattutto la reazione dei protagonisti davanti al suo omicidio appaiono invece insensati, completamente estranei alla trama della serie e frutto piuttosto di una ripicca del creatore della serie Jason Rothenberg nei confronti dell’attore Bob Morley, colui che interpreta Bellamy Blake.
La morte del personaggio risulta ancora più ridicola quando nel finale della serie viene rivelato che Bellamy, a cui Clarke e gli altri protagonisti si stavano opponendo per una divergenza di opinioni sulla possibilità di una vita migliore, aveva ragione fin dal primo momento e che la sua uccisione, già incomprensibile, era di fatto assolutamente priva di senso.
2) And Just Like That/ Sex and the City – Mr Big
La morte di Mr. Big è ancora una ferita aperta per i fan di “Sex and the City”, che non hanno nemmeno potuto godersi una puntata del revival “And Just Like That” prima di vedere il marito di Carrie Bradshaw ansimare morente tra le braccia dell’amata.
Il revival di Sex and the City poteva essere un flop, complice l’assenza di Kim Cattrall nei panni di Samantha Jones, e così gli autori hanno pensato bene di inserire nel primo episodio un evento così sconvolgente da far sì che per settimane intere il mondo della serialità televisiva non parlasse d’altro che di Mr. Big (e delle accuse di molestie sessuali nei confronti del suo interprete Chris Noth). Siamo agli ultimi momenti del primo episodio di And Just Like That e Mr Big sta pedalando di gran lena sulla sua cyclette Peleton, quando ecco che Carrie entra in casa e lo vede accasciato addosso al muro mentre si stringe il braccio sinistro. Sconvolta dal dolore la nostra eroina si lancia sul marito e lo abbraccia, portandolo sotto la doccia dove continua imperterrita a stringerlo al petto per circa due minuti, centoventi preziosi secondi nei quali a lei o a Mr. Big, ancora vigile, sarebbe potuto venire in mente di chiamare i soccorsi e invece no, l’idea non passa nemmeno per l’anticamera del cervello della coppia d’oro di Sex and the City. Quando lo schermo diventa nero e Carrie pronuncia la sentenza “E fu così che Mr Big morì” non ci resta che urlare contro la televisione tutta la nostra rabbia nei confronti della totale mancanza di senso pratico dei due protagonisti e della scrittura pigra che accompagna la morte di un personaggio iconico come Mr Big.
3) Grey’s Anatomy – Derek Shepherd
Quando si tratta di morti tragiche, rocambolesche, improvvise e assolutamente non necessarie Grey’s Anatomy sa sempre dare il meglio di sé e ci ha abituati a vedere i protagonisti morire così spesso che ormai gli spettatori si divertono a giocare al toto-morto all’inizio di ogni nuova stagione. Tuttavia c’è un personaggio la cui uscita di scena non è mai stata perdonata dal pubblico, non soltanto perché improvvisa e frutto di una vendetta personale di Shonda Rhimes nei confronti dell’interprete (ne abbiamo parlato nei dettagli qui), ma soprattutto perché assurdamente ridicola.
Stiamo parlando della morte di Derek Shepherd, il dottor Stranamore che con quel suo sguardo sognante ci aveva conquistati già nel primo episodio della serie, nonchè – proprio come Mr Big – interesse amoroso principale della protagonita di Grey’s Anatomy, Meredith. Durante l’undicesima stagione, Derek viene coinvolto in un incidente stradale con diverse auto e, uscitone illeso, si preoccupa di mettere in salvo le altre vittime fino all’arrivo dei soccorsi, che tuttavia non riesce a contattare per assenza di campo e anche perché sulla strada dove è avvenuto l’incidente non passa nessuno per ore. Dopo che finalmente è riuscito a salvare la giornata e gli altri sopravvissuti all’incidente, Derek risale in automobile e si distrae per un secondo per rispondere a una telefonata (anche se fino a pochi secondi prima sembrava chiaro a tutti che non ci fosse campo), una distrazione fatale perché proprio in quell’istante nella strada fino ad allora più deserta d’America passa un camion che centra in pieno il nostro eroe. Derek rimane cosciente ma incapace di comunicare con i medici che lo prendono in cura, che infilano una sequenza di errori da principianti che porteranno infine alla sua morte quando la moglie Meredith deciderà di staccare il supporto artificiale che lo mantiene in vita. Una morte che nessuno si aspettava, ma che più che spezzare il cuore degli spettatori ha suscitato la loro ira per via della mancanza di rispetto che è stata riservata a un personaggio così importante per la serie.
4) House of Cards – Frank Underwood
La morte del protagonista assoluto di House of Cards ha fatto seguito alle accuse di molestie sessuali nei confronti del suo interprete Kevin Spacey, che lo hanno travolto a cavallo tra la fine della quinta e l’inizio della produzione della sesta e ultima stagione della serie. Escluso immediatamente l’attore dal capitolo finale, gli autori di “House of Cards” si sono trovati a dover scrivere in modo coerente la sua uscita di scena, un’impresa a dir poco impossibile se si considera l’importanza di Frank Underwood e il suo ruolo assolutamente centrale per la trama del political drama fino a quel momento. Una morte dunque prevedibile per lo spettatore a cui le vicende giudiziarie di Spacey erano note, che tuttavia ha suscitato diverse polemiche non tanto per il trattamento riservato all’attore, ma soprattutto per quello riservato a uno dei personaggi meglio scritti degli ultimi anni. Infatti Underwood viene eliminato off-screen, ma le circostanze della morte non vengono chiarite se non più avanti nella stagione, quando viene rivelato che Frank è stato assassinato dal braccio destro della moglie Claire, convinto che stesse per ucciderla. La sesta stagione di House of Cards, all’unanimità considerata molto al di sotto delle precedenti a livello qualitativo, si regge allora intorno alla morte misteriosa e senza senso del suo protagonista, ridicola perché mai del tutto contestualizzata e perché risulta inorganica rispetto allo svolgimento di una storia che fino ad allora aveva brillato per la scrittura spietata ma eccezionale dei suoi personaggi e delle vicende narrate.
5) Two and a Half Men – Charlie Harper
Charlie Harper, il protagonista di Two and a Half Men interpretato da Charlie Sheen, viene ucciso in maniera ridicola non solo una volta, ma addirittura due. La tensione tra l’attore e il creatore della serie Chuck Lorre era infatti tale che quest’ultimo, anche a distanza di anni dalla prima morte di Charlie ha voluto riportarlo invita tramite una controfigura nel finale di serie soltanto per ucciderlo di nuovo, stavolta in modo ancora più plateale e volontariamente ridicolo.
La prima morte di Charlie Harper avviene off-screen ed è raccontata allo spettatore e agli altri protagonisti dalla sua ex- stalker e fidanzata Rose, che lascia intendere di averlo ucciso nonostante ufficialmente riporti che sia stato colpito da un treno dopo essere inciampato mentre si trovavano a Parigi. Sebbene già questa prima uscita di scena risulti alquanto assurda, affrettata e poco rispettosa nei confronti di un personaggio che fino ad allora era stato l’anima di Two and a Half Men, quella rappresentata nell’episodio conclusivo della serie lo è ancora di più, perché portata sullo schermo solo ed esclusivamente per vendetta nei confronti dell’attore Charlie Sheen. Nelle scene finali Charlie, che si è scoperto essere ancora vivo e desideroso di vendetta, viene colpito dal suo stesso pianoforte, che un elicottero stava trasportando lontano.