Quando si tratta di Serie Tv, non sempre il discorso che facciamo può vantare una certa linearità. Quante volte, parlando di una produzione, abbiamo detto <<sì, è bella, ma solo la prima stagione, dopo peggiora>>? Non tutto funziona come Breaking Bad o I Soprano. Non tutto ci conquista dal primo all’ultimo momento tanto da farci decidere di arrivare alla fine definitiva della storia. In alcuni casi deponiamo le armi prima. Lo facciamo perché quel che vediamo non ci sembra corrispondere all’idea che ci eravamo fatti durante il grande esordio o perché, già in quel momento, nutrivamo dei dubbi come nel caso di Legion, una Serie Tv diversa dalle altre che – per le sue particolarità – ha allontanato diversi telespettatori fin dall’inizio. Questo destino così amaro è toccato perfino alla grande Serie Tv Mr. Robot, la produzione statunitense che, a seguito della prima stagione, venne considerato un vero e proprio fenomeno mediatico, ma che con la seconda mise in serie difficoltà molti telespettatori. Ma la colpa, dobbiamo dircelo, non sempre è delle Serie Tv. A volte siamo noi che, succubi della nostra impazienza, decidiamo di interrompere una determinata visione per le più svariate ragioni. In particolar modo, a causa della nostra fretta, abbiamo perso l’opportunità di guardare una grande seconda stagione tra le più iconiche e discusse Serie Tv. Non ci avevano conquistati all’inizio o, come nel caso di Mr.Robot, ci avevano così tanto presi durante la prima stagione da farci rimanere perplessi durante l’inizio di quella successiva a causa della nostra voglia di risentire subito la stessa sensazione, senza però dar modo alla serie di rientrare nel vivo della storia. Così abbiamo deciso di allontanarci definitivamente, perdendo l’occasione di vivere un secondo atto capace di superare le aspettative e, semplicemente, meravigliarci.
E’ successo con Mr. Robot, ma anche con Westword e Legion. E’ successo soprattutto con queste, ma anche con altre. E forse adesso è arrivato il momento di capire e concedere finalmente il giusto riconoscimento a queste seconde stagioni ingiustamente snobbate
1) Mr. Robot
La prima stagione di Mr. Robot è iniziata nel modo migliore di sempre. Tutti, di fronte al suo grande esordio, rimasero sbalorditi da questa nuova grande storia. Paranoia, ansia, atmosfere soffocanti: ognuna di queste cose trovava spazio negli occhi persi di Elliot, complice anche la grande interpretazione di Rami Malek. La prima stagione della serie era così cominciata in modo sorprendente, quasi perfetto. La storia messa in atto aveva una naturale tendenza alle complicazioni, ma nulla di incomprensibile o inafferrabile. Era una storia che richiedeva attenzione e, una volta data, tutto sarebbe stato più che chiaro per lo spettatore. Ma la sua immediatezza fu presto sostituita durante le prime puntate della seconda stagione. In quel caso le cose andarono più caoticamente per i telespettatori che, innamorati della prima stagione, nutrivano grandi aspettative per la seconda, ma se avessero avuto più pazienza avrebbero potuto vedere quanto queste sarebbero infatti state rispettate.
E’ un dato di fatto: la seconda stagione di Mr. Robot inizia in modo più complesso, ed è proprio questa complessità ad aver fatto arrendere molti fan della prima stagione, ma sarebbe bastato andare avanti di qualche puntata per scoprire le meraviglie che anche questa seconda stagione avrebbe riservato. La serie aveva alzato il tiro dal punto di vista qualitativo, ma era anche presto diventata più complessa soprattutto durante le prime puntate ambientate nel carcere. Ma tutto ciò che in quel momento risultava più difficile da comprendere, avrebbe presto trovato una risposta. La lotta tra un uomo diviso in due e combattuto sarebbe prevalsa nuovamente, e tutto quello che la prima stagione aveva riservato sarebbe presto arrivato. Quel trip, così difficile da seguire, aveva le ore contate. La seconda stagione riprende a fatica il ritmo della prima, ma riporta in scena la storia che abbiamo amato con nuovi espedienti che ci consentiranno di entrare, ancor di più, dentro la mente del protagonista, prendendo così parte a una nuova lotta con il proprio io. Peccato, però, che non tutti siano a conoscenza di questo meraviglioso secondo atto.
2) Westworld
Westworld è stata cancellata solo qualche mese fa, e forse i motivi sono da rintracciare nel momento che segnò l’ingresso in scena della sua seconda stagione. In quell’istante le cose per la produzione HBO cominciarono infatti a crollare puntata dopo puntata, e – come abbiamo potuto vedere solo qualche mese fa – senza mai alcuna possibilità di ripresa totale. La prima stagione, in modo molto simile a Mr. Robot, era riuscita a ottenere grandi plausi sia da parte della critica che del pubblico. Sapeva cambiare le carte in tavola da un momento all’altro riuscendo a farci vivere la storia dei protagonisti proprio attraverso la loro prospettiva. Ogni cosa in questo racconto è già scritta, decisa e controllata, motivo per il quale il libero arbitrio non trova qui alcuna sede. Questa narrazione dai tratti distopici e fantascientifici ha fin da subito attirato l’attenzione dei telespettatori che vedevano nella serie un gran potenziale per il futuro, e soprattutto la certezza di una grande storia. Ma le cose sono andate perdendosi dopo la prima stagione.
Il secondo esordio di Westworld ha infatti preannunciato il suo crollo definitivo. Le cose, in quel momento, sono subito parse più complesse e inafferrabili. Molti, a quel punto, hanno deciso di interrompere la propria visione della serie per poi non tornare più indietro. Ma il punto è proprio questo: che Westworld si sia persa a un certo punto è innegabile, ma non era quello il momento. La seconda stagione preanuncia di certo una trama ancor più complessa che ha spaventato i telespettatori, ma possiede ancora dentro di sé quella natura vincente che l’ha resa, all’inizio, un capolavoro HBO. Adesso la serie non esiste più, e la sua cancellazione – causata dai bassi ascolti ma dagli elevati costi – è arrivata due stagioni dopo il saluto di molti fan. Ha resistito quanto ha potuto, ma poi è crollata. Anche se la sua seconda stagione è stata ingiustamente sottovalutata.
3) American Gods
Tratta dall’omonimo romanzo di Neil Gaiman, American Gods è una Serie Tv che non ha mai goduto davvero del successo che forse avrebbe meritato. La prima stagione, infatti, anche in termini di ascolti aveva certamente faticato, alla fine era riuscita a portarsi a casa le sue soddisfazioni. Complice un cast d’eccezione, American Gods era riuscita infatti a non passare inosservata. La cura maniacale data a tematiche come la mitologia e le tradizioni dei popoli era riuscita a rendere la serie una produzione sofisticata capace anche di criticare tra le righe la società contemporanea, e il tutto senza mai diventare stucchevole o retorica. Insomma, elementi chiave che di certo l’hanno aiutata nell’esprimersi al meglio del suo potenziale. Ma, nonostante le soddisfazioni, American Gods è anche una Serie Tv che ha faticato perché considerata dal grande pubblico a volte troppo difficile da seguire. Le cose sono andate perdendosi ancor di più quando durante la seconda stagione il cambiamento dello showrunner è stato avvertito in negativo tanto da far pensare alla maggior parte dei telespettatori che American Gods avesse perso la sua identità e la sua naturalezza. Tutto però acquisisce un senso soprattutto durante la fine della seconda stagione. Ciò che non piaceva ai telespettatori era legato all’utilizzo di più trame che, per un certo momento, sembravano staccate e senza obiettivi. Ma sono proprio questi telespettatori a non sapere che in realtà tutto ha trovato una propria collocazione durante gli episodi finali della stagione quando, nel dettaglio, tutti i personaggi si ritrovano sotto lo stesso tetto. C’era soltanto bisogno di un po’ di tempo, e tutto avrebbe trovato ragione. American Gods non si era persa, era ancora la stessa. Era ancora ironica, caotica, ruggente e scomoda come l’avevamo conosciuta, e stava preparando il terreno a una nuova folle terza stagione.
4) Legion
Legion è fin da subito stata una Serie Tv estremamente ambiziosa e carica di significato, ma questo lo sanno davvero in pochi. In termini di successo, Legion ha spesso catturato un pubblico ben selezionato, diventando così una Serie Tv – come si dice spesso – per pochi. Ogni cosa all’interno di questa storia è collegata a un’altra anche perfino attraverso l’utilizzo dei colori. I continui parallelismi tra colori primari e secondari (blu, giallo, verde, rosso, viola) rendono Legion una Serie Tv estremamente curata che riesce a trattare l’argomento dei supereroi in un modo praticamente mai visto ed estremamente raffinato. Come nel caso di Mr. Robot, anche il protagonista di Legion porta avanti una lotta con se stesso, una lotta che molti di noi non conoscono perché troppo spaventati da questa produzione così complessa e piena di lati inediti. Non avevamo mai visto un supereroe come David, e non avevamo mai visto una vulnerabilità così raffinata in produzioni come queste. E’ stato forse questo il motivo per cui diversi telespettatori non hanno continuato questa così diversa storia che forse in apparenza può spaventare, ma che in realtà nasconde il meraviglioso e intricato racconto di una mente umana che – travolta dagli eventi – cerca di capire quale sia il proprio posto nel mondo provando anche ad affrontare i propri incubi in una seconda stagione che non sarebbe mai dovuta passare così tanto inosservata.
5) Solar Opposites
Forse oscurata dal successo di Rick e Morty (con cui condivide gli stessi autori), Solar Opposites è una delle Serie Tv d’animazione più bistrattate degli ultimi anni. La sua prima stagione è stata inutilmente paragonata troppo alla prima grande produzione degli autori facendo intendere velatamente che Solar Opposites cercasse di essere grande quanto Rick e Morty ma che in realtà non riuscisse nel suo intento. Questo è un concetto che deve presto essere dimenticato perché non fedele alla realtà. Solar Opposites forse comincia in modo più lento, ma la seconda stagione prende totalmente il volo, anche se di questo ne sono a conoscenza pochi selezionati. Cinica, fuori dalle righe e politicamente scorretta: Solar Opposites è questo e molto altro. Al centro della storia, nel dettaglio, troviamo una famiglia di alieni che cerca di ambientarsi nel pianeta terra. Ogni puntata è autoconclusiva e questo permette a chiunque volesse recuperarla su Disney+ di guardarla in modo occasionale senza troppo impegno, ma con la possibilità di cogliere finalmente quella genialità che forse non avevano colto durante la prima stagione e che, invece, rende Solar Opposites una grande Serie Tv ingiustamente ignorata che prende la sua rinvincita definitiva nel suo secondo atto.