10. Peaky Blinders (Netflix)
Birmingham, 1919. Dopo la Grande Guerra, veterani ed ex-combattenti, una volta tornati in patria, si rimettono in affari: scommesse, gioco d’azzardo,scazzottate, pizzo e pub.
La storia è vera, ispirata ai fatti di cronaca dell’epoca e la famiglia Shelby è esistita davvero. Anche la gang criminale dei Peaky Blinders non è un’invenzione e il suo nome proviene, stando alla leggenda, dalla lama di rasoio cucita sulle visiere dei loro cappelli, usata come arma nelle molteplici risse da strada. Impeccabili nello stile egocentrico, anche per questo i Peaky non passavano inosservati nei poveri quartieri che sono soliti frequentare, con una ricerca maniacale dell’eleganza in ogni occasione.
Il capo della stessa gang, Tommy Shelby, che è interpretato da un magistrale Cillian Murphy, è senza ombra di dubbio un leader carismatico, pragmatico, lungimirante e attento ad ogni cosa.
Inoltre, con l’ingresso in scena di Tom Hardy nella seconda stagione, nei panni di un enigmatico e sentenzioso Alfie Salamon, la serie raggiunge livelli altissimi.
Un’attenzione ai dettagli (che è un po’ il segreto di questa serie), non tanto materiali e scenici quanto psicologici e caratteriali, garantita dalla scrittura di Steven Knight, uno degli autori inglesi più apprezzati, e dalla natura inglese della serie: un aspetto da sottolineare, dato che conosciamo bene le serie inglesi per la loro cura nei dettagli, alcuni dei quali tanto minuziosi da risultare impercettibili alla prima visione.
I pochi momenti statici, con i loro monologhi e i loro fittissimi dialoghi, funzionano sempre, poiché preannunciano rigide svolte o grandi decisioni che porteranno alle ancora più riuscite scene d’azione, dove ci sentiamo sempre in prima linea grazie anche ad un’attenta scelta musicale.
Se siete amanti dell’egocentrica e ricercata eleganza vittoriana, delle storie d’onore e rispetto, degli intrecci più improbabili, di storie di uomini dai soltanto apparenti nervi d’acciaio e delle scariche adrenaliniche, non vi resta che buttarvi subito tra le note rock di “Red Right Hand”, che si abbina perfettamente al clima di tensione e di suspense prevalenti nell’intera gestione della trama.