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Le 5 Serie Tv più imbarazzanti di Netflix

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Non vorremmo mai affibbiare ad una serie tv la parola “imbarazzante”: dietro ogni prodotto televisivo vi è lavoro ed impegno che non vogliamo sminuire né deridere, ma non sempre questo porta ad una qualità eccelsa. E Netflix ne sa qualcosa. Che sia per scene non necessarie, battute che non riescono nel loro intento o tentativi di imitare colossi ormai cult nella storia del piccolo schermo, in questo pezzo vi porteremo in un viaggio in cui prenderemo il toro per le corna e affronteremo tutto.

Cinque prodotti che potranno anche essere partiti con idee positive e voglia di raccontare qualcosa, ma che per altri motivi non sono riusciti nel loro intento.

Forse non saranno le peggiori serie mai prodotte da Netflix, ma di sicuro sono quelle per cui abbiamo avuto reazioni di imbarazzo più forti.

Per cui partiamo in questa lista, e cerchiamo di vedere dove crediamo che il colosso dello streaming abbia floppato. D’altronde, succede anche ai migliori.

1) Baby

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Baby è una delle serie più discusse del panorama televisivo italiano. Una prodotto che, una volta iniziato, ti immerge all’interno delle vicende raccontate, anche se noi spettatori ci aspettavamo qualcosa di diverso.

Lo show ha fatto scalpore per diversi momenti che hanno lasciato gli spettatori paralizzati davanti allo schermo, spesso purtroppo non in positivo: in attesa di come la scena sarebbe andata avanti, anche se con timore e un pizzico di preoccupazione.

Certo, la recitazione della prima stagione era rimasta nei nostri occhi con il balletto di Chiara sotto le notte di Da sola / In the night, ma è stata la seconda stagione di Baby a lasciare perplessi la maggioranza degli spettatori.

Tra relazioni insegnante-alunno e test di gravidanza non particolarmente realistici, la reazione degli spettatori davanti a Baby è stata una frequente e confusa espressione indecifrabile.

In compenso, se qualche fan dei Cesaroni nel corso degli anni avesse sviluppato il sogno di vedere Ezio Masetti in un ruolo più accattivante rispetto a quello della Garbatella: avete trovato la serie perfetta.

2) Insatiable

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Netflix ha preso un argomento importantissimo e di stretta attualità (disturbi alimentari e bulimia) ma non è riuscito a trattarlo nei giusti modi, inserendolo al centro di un prodotto che ha deluso le aspettative.

Abbiamo provato a chiudere un occhio sulla prima stagione, in qualche modo introduttiva: Insatiable, sotto tutti gli strati di cringe e le assurdità sembrava voler trasportare un messaggio positivo sull’accettare il proprio corpo e la propria persona.

Il problema è che il tutto diventa incredibilmente esagerato, fin troppo. Il triangolo amoroso che include Bob è reso in modo poco credibile. La comicità non riesce nel proprio intento e non tratta gli argomenti come dovrebbe. Non siamo contro il black humor quando fatto bene, ma in questo caso è risultato un po’ troppo fuori luogo.

E vogliamo dire qualcosa del cambio di atteggiamento di Patty, che diventa una serial killer e capisce che le piace uccidere? Di certo è uno sviluppo inaspettato, e non crediamo che nessuno se lo aspettasse, ma non sappiamo quanto questa sia una cosa positiva.

3) The I-Land

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Ci sono quelle frasi nel mondo delle serie tv che ritornano, ciclicamente. Ma una più di tutte gira in questo ambiente da anni e ogni volta è un bruttissimo segno.

“La nuova Lost

In soli sette episodi Netflix ha creato una delle peggiori serie che hanno ottenuto questa nomea: The I-Land. (E forse abbiamo trovato qualcosa dal lato totalmente opposto)

Una sceneggiatura banale e una narrazione per niente avvincente, lontana parente dall’iconico prodotto che dovrebbe ricordare. La miniserie di Neil LaBute è molto distante da Lost.

Non bastano guerriglie tra naufraghi, strani misteri e violenza per creare un prodotto avvincente, anzi. Un cast abbastanza inadatto ha reso il tutto ancora meno avvincente di quanto avremmo mai potuto pensare, anche a causa di personaggi che mancano di caratterizzazione e personalità.

Con The I-Land sono naufragate le nostre speranze di una nuova Lost.

4) Luna Nera

luna nera

Luna Nera vuole, ma non può. Il prodotto Netflix parte con un’idea buona, il messaggio che vuole trasmettere ai fan è bello: è una serie sulla sorellanza, a difesa del femminismo, e che racconta l’importanza di combattere contro le ingiustizie e per difendere ciò in cui si crede.

Il problema è che… non è la sola a farlo. È un concept già visto, per cui il desiderio di vederlo trattato in modo diverso da un prodotto italiano ci affascinava
Ci abbiamo creduto tanto, avevamo un sacco di hype e speranza per la serie, eppure non ne siamo usciti troppo soddisfatti.

L’attesa ed il desiderio non sono stati ripagati, ed è un forte dispiacere criticare un prodotto così vicino a noi. La trama non è a prova di bomba, anzi: incongruenze e buchi di trama costellano il racconto, con tagli di scene che non riescono a valorizzare la narrativa.

Se poi lo show viene etichettata come fantasy da Netflix e il fantasy di per sé si vede poco… pensiamo che forse una presenza più massiccia di questa componente avrebbe giovato al prodotto.

5) Iron Fist

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La Marvel non è mai stata perfetta nella produzione di serie tv: ha avuto prodotti di alta qualità e altri decisamente deludenti.
Purtroppo Iron Fist si prende il posto sul gradino più basso della graduatoria Marvel.

La serie Netflix ha gravi problemi anche nel concept alla base: l’idea del ricco miliardario che viene scelto per ricevere il potere del Fist non riesce a reggere ed attirare i fan. La serie non riesce ad apparire realistica neanche dove dovrebbe.

Quelli che lui chiama famiglia continuano a tradirlo a ripetizione, ma la cosa è fatta in modo talmente casuale da non permetterci di empatizzare con lui.
Probabilmente il prodotto era già partito da un’idea debole: ai tempi anche i fumetti originali non avevano avuto un gran pubblico, e il personaggio scaturito da essi appare non proprio come un genio per gran parte del tempo, ricordandosi di ragionare solo nei momenti necessari alla trama.

Se poi aggiungiamo il finale della seconda stagione, quando lui cede tranquillamente il potere del Fist alla ragazza senza che lei fosse mai stata scelta, a quel punto Netflix ci confonde ulteriormente, lasciandoci ancora più dubbi su ciò che ci è stato raccontato nella serie.

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