5) Élite – Cayetana
Quinto posto necessario per un personaggio che – in Élite, ma in realtà anche nella generale piattaforma Netflix – ci ha fatto venire a patti con ipocrisia e falsità: Cayetana, un percorso in salita verso ciò che sappiamo non vorremmo mai essere.
Cayetana è un personaggio che si veste di tutti i preconcetti e i pregiudizi della società, se li cuce addosso sperando di venire accettata a costo di denigrare la sua vera essenza. Diventa – in mezzo alla gente – ciò che umilia la sua famiglia e lo fa senza mai un tintinnio, un passo indietro o un segnale da parte della sua coscienza. Se mettessimo a paragone i gesti compiuti da Cayetana scopriremmo che – per assurdo – quello che più sembra avere un senso sia l’aver aiutato Polo a scarcerarsi. Ovviamente è un gesto che ci ha infastiditi e non poco, ma riusciamo a trovargli una logica all’interno: lo amava e lo voleva aiutare.
Quello che proprio non possiamo comprendere sono tutti quei gesti di umiliazione nei confronti della madre: una donna che per sfamarla ha cercato di fare l’impossibile in modo onesto e senza sotterfugi. Cayetana decide di ricambiare tutto questo umiliandola e disconoscendola. Nessuno a scuola deve sapere che le due sono madre e figlia perché questo significherebbe vergogna per la giovane. Queste scene che vedono coinvolte le due sono sempre state le più difficili da sopportare per i fan di Élite che mai hanno giustificato l’ipocrisia di Cayetana confondendola con la debolezza. Non è debole, è solo ingrata.