Quando pensiamo agli archetipi televisivi, le prime categorie che ci vengono in mente sono quelle dell’eroe e del cattivo, il villain della situazione. Di villain le serie tv sono certamente piene e ci vengono subito in mente vari esempi, spesso diversi per ognuno di noi. Questo per le diverse sfaccettature che comporta la categoria! Inoltre, per entrambe, abbiamo ben chiari quali siano i tratti distintivi. Da un lato, quelli che rendono un personaggio il buono della storia, dall’altro quelli che lo rendono il suo acerrimo nemico e antagonista. Nel corso degli anni, tuttavia, i confini netti di queste due categorie si sono sfumati.
Sono infatti comparsi i grey characters, personaggi ambigui, nettamente più sfaccettati e che, molte volte, non sono per nulla facili da amare. Se serie come Ted Lasso sono ricche di personaggi per i quali tifiamo in maniera incondizionata, altre hanno una varietà di insopportabili protagonisti. Uomini e donne che vorremmo davvero veder fallire.
Dagli anni ’90 in poi, la serialità ha accolto nelle sue file personaggi che non sono villain in senso stretto, eppure ne posseggono alcune qualità. Abbastanza da renderli davvero detestabili. Se non ci credete, continuate a leggere questo articolo, vi parleremo di 10 serie tv piene di personaggi che amiamo disprezzare!
Ecco 10 Serie Tv piene di personaggi che amiamo disprezzare
1) House of Dragon
Con House of the Dragon, la GOT-mania è tornata a infestare il web. Lo show creato da Ryan Condal e basato sul materiale letterario di George R.R. Martin rientra a pieno titolo nella lista delle 10 serie tv piene di personaggi che amiamo disprezzare. Ancor più di Game of Thrones, lo show prequel sulla famiglia Targaryen presenta diversi personaggi che non rientrano facilmente nella categoria di buoni o cattivi.
C’è solo l’imbarazzo della scelta: l’affascinante Daemon Targaryen (Matt Smith), nuova crush del web, ma le cui azioni sono moralmente discutibili. Non si può non parlare della scalata di Alicent Hightower (Olivia Cooke), miglior amica di Rhaenyra (Emma D’Arcy). Questo prima di diventare poi sua acerrima nemica e il cui destino è stato fortemente manipolato dal padre Otto Hightower (Rhys Ifans). Chi è Otto? Naturalmente, uno tra i personaggi più detestabili della serie. Anche se, probabilmente, nessuno batte Sir Criston Cole (Fabien Frankel), il cui ego ferito lo porta a diventare davvero odioso.
2) Succession
Recentemente premiata ai Golden Globe, Succession è tra le migliori serie tv arrivate sul piccolo schermo negli ultimi anni. E non può non essere citata nella nostra lista: trovateci, infatti, una serie più piena di questa di personaggi moralmente ambigui e interessati al potere. Partiamo dal patriarca della famiglia Roy, Logan (Brian Cox). Un padre manipolativo e uno spietato affarista e maniaco del controllo. La sua progenie non scherza, per lunghi tratti della serie, prima di scoprire poi le profonde debolezze che li caratterizzano. Aspetti che offrono uno sguardo più umano su tutti i personaggi che fino a quel momento non vedevamo l’ora di veder fallire. Tra Kendall, Connor, Shiv e Roman, ma anche Tom e altri personaggi che orbitano attorno al fulcro del potere, troviamo personaggi detestabili ognuno a modo proprio. Quasi alla pari con Logan Roy.
3) I Soprano
Caposaldo della serialità, I Soprano ha rivoluzionato il mondo delle serie tv negli anni ’90. Senza alcun dubbio parliamo di uno dei primi esempi ad aver portato la figura dell’antieroe in tv. In uno show che ha come contorno (e solo contorno, perché I Soprano parla di tutto fuorché di mafia) il contesto mafioso, è naturale non trovare personaggi moralmente onesti. Ma il confine tra bene e male è molto più sfumato. Tony Soprano (l’indimenticabile James Gandolfini), un boss mafioso soggetto ad attacchi di panico, sfida proprio queste leggi. Mentre non si può dire lo stesso della cinica e crudele Livia Soprano (Nancy Marchand). Lei potrebbe davvero vincere il titolo di madre peggiore delle serie tv… nonché di una delle più temute villain delle serie tv!
4) The White Lotus
Con 2 stagioni all’attivo, The White Lotus è diventata già un cult della serialità. Lo show creato da Mike White fa proprio al caso nostro, perché abbonda di personaggi spregevoli e davvero realistici. Nessuno si salva e anche in quelli meno odiosi lo show evidenzia comportamenti tossici e crudeli. Tuttavia, amiamo disprezzare personaggi così svampiti come Tanya (la meravigliosa Jennifer Coolidge). E persino l’Armond di Murray Bartlett, che ne ha combinate di cotte e di crude, finisce per rientrare nelle nostre “simpatie”. Nonostante rientri nella categoria villain delle serie tv.
5) Mad Men
Altro gioiellino delle serie tv, Mad Men ha uno dei protagonisti più odiosi e moralmente ambigui della serialità. Già, parliamo di Don Draper (Jon Hamm). Certamente non un canonico villain delle serie tv, ma certamente una figura grigia per la quale da spettatori si finisce in una zona d’ombra. Quel limbo in cui si comprendono le sue debolezze ma si odiano le sue azioni, sempre più deprecabili. Anche l’intero cast è popolato da figure ambigue, carismatiche e che amiamo disprezzare. Complice anche l’ambiente tossico in cui è ambientata la serie – un’agenzia di marketing degli anni ’60 – in Mad Men nessuno si salva. Molti sono arrivisti, senza scrupoli e hanno un comportamento deplorevole. E noi li amiamo proprio per questo.
6) La caduta della casa degli Usher
Mike Flanagan si è votato, momentamente, al mondo delle serie tv. Il regista ha sfornato per Netflix La caduta della casa degli Usher. Una serie che possiamo riassumere con Edgar Allan Poe (da cui è tratto il materiale letterario di base dello show) che incontra Succession. L’impero farmaceutico della famiglia Usher, gestito dai fratelli Roderick e Madeline, è a rischio. Tutto accade quando i possibili eredi della fortuna di famiglia iniziano a morire in maniera brutale e misteriosa. Ma sono tutti personaggi così odiosi, che è quasi naturale tendere a favore delle loro sventure.
7) It’s Always Sunny in Philadelphia
C’è un’errata convinzione secondo cui le sit-com siano piene (soltanto) di personaggi positivi e facili da amare. Per fortuna, da anni, non è più così. Tra gli esempi più noti c’è It’s Always Sunny in Philadelphia, comedy del 2005 e ancora in corso. Una serie incentrata su quattro amici che sgestiscono un pub a Philadelphia. Lo show, che vede protagonista anche Danny De Vito, ha quattro protagonisti manipolatori, scorretti ed egoisti. Personaggi che, fra una bevuta e l’altra, chiacchierano di tematiche estremamente delicate. Temi come il razzismo o l’omofobia. Gli aspetti più grigi vengono fuori dalle situazioni che vedono i personaggi dichiarare senza tanti filtri tutto ciò che pensano. Decisamente poco politically correct rispetto ai protagonisti di Friends o New Girl.
8) Curb Your Enthusiasm
Ideata, sceneggiata e interpretata da Larry David, Curb Your Enthusiasm è un altro esempio di sit-com che porta sullo schermo le vicende di una versione fittizia del protagonista (che nella vita reale è anche sceneggiatore). Testardo e pignolo, Larry si mette spesso nei guai e in situazioni davvero imbarazzanti. Questo perché è incapace di non dire ciò che pensa, attirandosi le antipatie della gente. Inoltre, non esita a mettere da parte i suoi principi morali per ottenere ciò che vuole. Decisamente uno degli show da inserire nella lista delle 10 Serie TV piene di personaggi che amiamo disprezzare, fosse appunto già soltanto per Larry.
9) Elite
Arrivata a 7 stagioni, la serie spagnola Elite è un crogiolo di adolescenti superficiali, viziati e potenzialmente pericolosi. I protagonisti della serie non si fanno scrupoli nel piegare le regole della scuola Las Encinas (e della società) per il loro tornaconto. Lo fanno arrivando persino all’omicidio, pur di raggiungere i loro scopi. I personaggi provengono quasi tutti da famiglie benestanti, la cui ricchezza è stata però più un danno per loro che un beneficio. E si vede. I personaggi sono continuamente spinti a cercare di ottenere affetto e attenzioni (assenti in famiglia) comportandosi in maniera molto discutibile. E noi non vediamo l’ora di vedergli pagare le giuste conseguenze per le loro azioni.
10) The Boys
Con The Boys il genere supereroistico si è arricchito di una delle serie tv più controverse, violente e ben scritte degli ultimi anni. Un vero punto di rottura della serialità. Dimenticatevi Captain America. Il vero eroe volto dell’America è Patriota (Anthony Starr). Il narcisistico, manipolatore e psicopatico leader della squadra di supereroi della Vaught, forse tra i peggiori villain delle serie tv. Ma nel mondo di The Boys, non sono solo i supereroi a essere moralmente discutibili. La serie, infatti, mostra quanto siano sottili i confini che separano bene e male. Persino il buon Hughie (Jack Quaid) finisce per piegarsi alle regole crudeli del mondo in cui vive.