Non uccidere puntata extra: l’assassino “seriale”
Valeria Ferro cammina nervosa per la stanza degli interrogatori. La luce nebbiosa che traspare a malapena dalla finestra è del classico colore grigio stinto del suo maglioncino e le occhiaie che le solcano il volto sono ancora più viola del solito.
D’un tratto scatta in avanti e sbatte i pugni sul tavolo con violenza
«Perchè hai ucciso la mia serie tv?»
«Ma dai Valeria, gli ascolti sono stati quelli che sono, non sei mai andata oltre – quanto? – il 3%, 4%? Come potevo mantenerti?». A parlare è nientepopodimeno chè la Rai in persona, inchiodata dopo un pedinamento lungo 12 puntate e interrotto solo a Natale «Inoltre abbiamo già presentato il piano fiction per l’anno prossimo e tu non sei prevista, a meno di un miracolo… »
«PERCHÈ HAI UCCISO LA MIA SERIE TV?»
Valeria sbatte ancora più forte i pugni sul tavolo e pianta gli occhi fissi, gelidi e vacui in quelli del suo interlocutore. Sa che funzionerà, ha sempre funzionato: ripeti una domanda fino a chè non ti rispondono quello che vuoi sentirti dire. L’hanno fatto tutti, sono crollati tutti, a volte è stato anche fin troppo facile ma pazienza
La Rai abbassa gli occhi, incrocia le braccia come per difendersi e stringe le gambe come se dovesse trattenere improvvisi e improvvidi gettiti di paura. Il pantalone sgualcito sembra umidiccio, la divisa col cavallino di Saxarubra che non è mai stato così mogio, quasi infeltrita
«Senti Valeria…» come sempre, come tutti, anche la Rai cade «La verità è che non potevamo mantenere una serie del genere, tu eri troppo, troppo per noi, NON POTEVAMO PERMETTERCELO!»
Dice le ultime parole quasi sfogandosi e al di là del vetro tutti i colleghi di Valeria Ferro in “Non uccidere” si indignano di rabbia: Andrea Russo, Gerardo Mattei, Luca Rinaldi, perfino il capo e compagno, Giorgio Lombardi. Si indignano ma non fanno niente, non hanno mai fatto niente o quasi, non si muove foglia che Valeria non voglia, in Non Uccidere
«Che cazzo stai dicendo??? Spiegati o da qui non esci, te l’assicuro!»
Una scena paradossale, la Rai alzata da terra per il bavero della giacca da un’ex miss Italia con due palle quadrate
«Lasciami…. lasciami spiegare….. Forse capirai anche tu, è stata legittima difesa, tu…. tu… volevi violentarmi!»