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Voglia di una nuova serie? Cinque motivi per iniziare “Revenge”

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C’è un momento terribile nella vita di ogni fan girl o fan boy: quando la serie preferita finisce e si va in cerca di un’altra per colmare immediatamente il vuoto insopprimibile e necessario. Siamo bambini mai troppo cresciuti e senza la nostra favola della buonanotte non riuscirete a farci dormire, MAI! E nel mare magnum di serie a portata di mano, provo a darvi io la mia personale bussola, col nord sostituito dal simbolo dei due infiniti incrociati: spiegate le vele verso Revenge!

In America (e su Sky) siamo giunti alla quarta stagione, in Italia, in chiaro, siamo fermi alla seconda, in dvd è già pronta ed acquistabile la terza stagione.

Pronti, partenza, via e dopo neanche pochi secondi un uomo cade su una spiaggia di sabbia finissima, colpito da due proiettili e col mare (anzi oceano) unico testimone dell’omicidio. Eppure a pochi metri da lui c’è una lussuosissima festa con molti invitati. Si festeggia un fidanzamento ma tra i celebrati le tensioni sono palpabili. Forse è meglio fare un passo indietro, a sei mesi prima, quando una sconosciuta e all’apparenza senza passato Amanda Clarke (Emily Vancamp), sotto le mentite spoglie di Emily Thorne, compra una casa accanto alla lussuosissima residenza dei Grayson, una delle famiglie più ricche della east coast americana, governata dalla madre matrona Victoria (Madeleine Stowe). Emily è bellissima e ha uno charme infinito: impossibile per il figlio maggiore dei Grayson, Daniel, non innamorarsene. Peccato che il viziatissimo fanciullo non sappia ancora che Amanda, (cioè Emily) è lì per consumare una sanguinosissima vendetta proprio contro la sua famiglia.

Non vi basta l’incipit? Bene, ecco allora cinque motivi per non perdervi neanche una puntata di Revenge e riprendervele tutte

5) PERCHE’ E’ CONSIGLIATO DA DUMAS E NIETSZCHE – Revenge è la ripresa del capolavoro di ogni epoca di Dumas padre “il conte di Montecristo”, in salsa modernissima e femminile. E se dovesse essere definito da una sola frase, “basterebbe” scomodare Friederich Nietzsche: Nella vendetta e nell’amore la donna è più barbarica dell’uomo

4) PERCHE’ E’ SCONSIGLIATO DALLA TV GENERALISTA ITALIANA – Questo consente di non avere censure o pessimi doppiaggi con traduzioni pessime dei giochi di parole: in Italia Revenge è ed è rimasto un prodotto di nicchia, a tutto vantaggio della qualità della versione italiana. Deejay TV, che ha preso le prime due stagioni, ha avuto tutto l’interesse a mantenere il miglior adattamento possibile per dare un prodotto alla portata degli appassionati e non di tutti. Questo si nota soprattutto nelle voci del doppiaggio. Qualche esempio? Alessia Amendola (miglior doppiaggio femminile nel 2008), Franca d’Amato (voce nastro d’argento nel 2001) Perla Liberatori (vincitrice 2006 e 2008 nel Gran Galà del doppiaggio), ma tutti hanno un curriculum spaventoso, simbolo dell’eccellente scuola italiana.

3) PERCHE’ PECUNIA OLET…CERTO CHE OLET – Pecunia non olet vuol metaforicamente dire che non importa da dove vengano i soldi, basta che ci siano. Invece Revenge fa i conti in tasca ad ogni protagonista, come nella vita reale ed ognuno prima o poi deve fare i conti con ciò che ha ottenuto. Uni dei taciti patti tra protagonista e spettatore è che il personaggio è, e nasce come noi lo vediamo. In Revenge questo patto non esiste, perchè “niente è come sembra”. Una volta arrivati in alto, si può solo cadere: i Graysons (e tutti i personaggi che si muovono intorno al loro mondo) sono già al loro apice, mentre Emily ha appena iniziato la sua ascesa

2) PERCHE’ RISULTA INCREDIBILMENTE ATTUALE IN OGNI TEMPO – Al centro della serie c’è (anche) un terribile incidente aereo e i rapporti tra gli americani e il terrorismo. Non vi ricorda proprio niente? E l’ascesa dei Graysons, con scandali annessi può essere quella di ogni famiglia influente in giro per il mondo. Infine, Revenge, come poche altre serie, collega perfettamente passato, presente e futuro. Non solo nella storia di Amanda Clarke.

1) PERCHE’ E’ NATA UNA STELLA CHE CONTINUERA’ A BRILLARE – Dopo anni di coprotagonismo (Everwood e Brothers and Sisters) Mike Kelley, ideatore di Revenge, decide di dare ad Emily Vancamp l’opportunità di essere protagonista assoluta. Scelta azzecatissima, l’attrice canadese si dimostra semplicemente perfetta, aiutata in italiano anche dal doppiaggio di Alessia Amendola che la conosce benissimo. Non incanta solo tutta la famiglia Grayson ma lascia attaccato allo schermo il telespettatore che ne ammira la sensuale freddezza, la femminile forza di volontà e la fantastica “recitazione americana”, in cui il primo messaggio non arriva dalle parole ma dal corpo. Grazie a Revenge è arrivata al grande cinema (Captain America: the winter soldier) e nessuno nella serie saprebbe fare a meno di lei. Un esempio? Mercoledì è uscita la notizia che Revenge sarebbe continuato, ma senza Emily Vancamp. Rivolta enorme tra i fan: fortuna che fosse sono un pesce d’aprile…

E voi, siete pronti ad assaporare la vendetta?