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10 Serie Tv da vedere assolutamente anche solo per la spettacolare interpretazione del protagonista

orphan black (640x360)
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In una Serie Tv conta tutto. Conta la trama, conta il comparto registico e fotografico, contano i dialoghi. Contano perfino i piccoli particolari, quella tazza sul tavolo abbandonata che nasconde un concetto di quotidianetà. Tutto è importante, perfino tutto quello che non è necessario. Allo stesso modo, sono fondamentali le interpretazioni degli attori che prendono parte a una determinata produzione. Il loro talento, come abbiamo visto in alcuni casi, riesce a salvare una Serie Tv dalla qualità debole restituendole comunque una splendida interpretazione che faticheremo a rimuovere. Quello che raccontavano era opinabile, ma il modo in cui lo facevano valeva tutto. In altri casi, invece, la grandezza della serie è andata di pari passo con il talento dell’attore/attrice protagonista, restituendoci così una Serie Tv completa su tutti i fronti. Lo abbiamo visto con Orphan Black, con Chernobyl, con Breaking Bad e con quasi tutte le serie di questa lista. Lo abbiamo visto attraverso alcune perle che hanno regalato una storia mastodontica che è andata di pari passo con la magistrale interpretazione di uno vero mostro sacro della serialità. Che siano le migliori di sempre oppure no non importa: alcune Serie Tv vanno viste anche solo per la grandissima prova attoriale dei loro protagonisti.

Da Orphan Black a Breaking Bad, Better Call Saul e Chernobyl: ecco 10 Serie Tv da vedere anche solo per la spettacolare interpretazione del protagonista (oltre che per tanti altri motivi, ma oggi vogliamo concentrarci su queste splendide interpretazioni)

1) Breaking Bad – Bryan Cranston

Bryan Cranston in Breaking Bad
Breaking Bad (640×360)

Aveva ragione Anthony Hopkins: Bryan Cranston è l’anima di Breaking Bad, l’interpretazione che non ti aspetteresti mai da qualcuno che aveva preso parte a Serie Tv comedy come Malcolm in the Middle. Abituati a vederlo come un padre mediocre di mezza età che tira a campare, abbiamo letteralmente sussultato quando Breaking Bad ha fatto il suo esordio. Bryan Cranston è stato il perfetto Walter White, il perfetto Heisenberg. Con la rabbia negli occhi e lo sguardo prosciugato da qualsiasi tipo di empatia, il protagonista di Breaking Bad era emotivamente non disponibile. Nel registro appare assente. Cranston, per questa ragione, ha dovuto confrontarsi con l’animo umano di un uomo in piena contraddizione dominato dall’istinto di sopravvivenza e da un egocentrismo alla lunga rivelatosi autodistruttivo. Dal suo arrivo nel 2008 ad ancora adesso, Breaking Bad rimane una delle Serie Tv più importanti mai messe in atto, una produzione in cui l’interpretazione è andata di pari passo con la grandezza della storia.

2) I Soprano – James Gandolfini

I Soprano (640×360)

Era il 1999, e il mondo della serialità per la prima volta diventava qualcosa di simile al mondo del cinema. Era tutto merito de I Soprano, era tutto merito di James Gandolfini. Non è un caso che Breaking Bad sia così spesso considerata come la figlia di questo eterno cult, non è un caso che il lavoro portato avanti da Cranston sembri quasi simile a quello di Gandolfini. Entrambi, d’altronde, mettono in atto l’interpretazione magistrale di un uomo diviso in due dall’anima e dagli affari, da quello che vorrebbero essere e da quello che invece diventano, dai rapporti faticosi, dall’insoddisfazione che li mangia vivi. James Gandolfini è stato il primo grande attore della serialità, il motore che ha acceso la critica nei confronti delle Serie Tv rivelando finalmente tutto il loro altissimo potenziale. James Gandolfini ci ha fatto scoprire l’America con il suo Tony Soprano, ci ha fatto capire cosa voglia dire godersi una mastodontica prova attoriale per quaranta o cinquanta minuti a episodio. Ci ha fatto da Virgilio nel mondo degli antieroi, diventando l’apripista di una generazione di personaggi.

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