È ormai agosto, fa caldo, troppo caldo. Quel caldo che costringe a un numero di almeno otto docce alla giornata. Che si soffra o meno la bollente temperatura da allerta, d’estate si cerca sempre un po’ un rifugio dalla monotona realtà da spiaggia e dall’appiccicoso contatto fisico. Se come me rientrate in quella sventurata categoria disumana di individui non ancora muniti di aria condizionata (e quando va male neanche di un ventilatore funzionante), una via di fuga o di alleviamento dal caldo può essere ricercata nel sempre confortante mondo seriale. Dalla calda Carolina del Nord di Outer Banks fino agli immensi fiordi norvegesi di Ragnarok, la televisione è in grado di proiettarci in scenari da temperature e dinamiche differenti in qualche modo capaci di alleggerire almeno in una certa misura la sofferenza che il costante stato di fusione che ogni membro del corpo vive puntualmente a ridosso del solito piovigginoso ferragosto. Ebbene, basta sognare una via di fuga dispendiosa, di seguito ecco cinque serie tv con cui provare a scongiurare l’ennesima estate da record tra viaggi attraverso lo schermo e avventure tra i climi più disparati.
Istruzioni per l’uso: poche aspettative, del tempo da ingannare e qualche ghiacciolo.
1) Outer Banks
La divisione sociale tra i benestanti Kooks e i disadattati Pogues in una sperduta isola del North Carolina conduce alla storia di John B, JJ, Pope e Kiara, adolescenti annoiati e dal futuro poco brillante che partono in una pericolosa missione. Alla ricerca del padre scomparso del protagonista e di un misterioso tesoro che pare aver lasciato alle proprie spalle, il gruppo si muove in un contesto che sembra non lasciare scampo. Intinto costantemente in una gradazione di colori estremamente caldi e dai toni gialli sovrasaturati, Outer Banks sfrutta la propria fotografia per dipingere uno scenario appiccicoso, tropicale e asfissiante. Sin dalle prime sequenze è chiaro che Outer Banks proponga un racconto con adolescenti apparentemente bloccati per sempre nel luogo in cui sono cresciuti: ci sono poche speranze per i quattro di reinventarsi e trovare un futuro migliore altrove. Vivendo alla giornata in un contesto fatto di ipocrisia e povertà, i protagonisti cercano il riscatto e fanno venir voglia di lamentarci un po’ meno.
Outer Banks è una storia semplice e disimpegnata che è paradossalmente molto tangibile. Episodio dopo episodio è impossibile non immergersi e sentire sulla propria pelle il clima secco e tropicale percepito dai personaggi in un ambiente sporco, malsano e sudicio.
2) The Summer I Turned Pretty
D’estate tutto vale e di certo questo è quello che ha imparato Belly, la protagonista di The Summer I Turned Pretty. Il periodo estivo non è fatto solo di un’afa assurda e di un sudore che mai se ne va via. In un’età in cui tutto sembra più semplice, anche il caldo è più tollerabile quando si è adolescenti. Estate significa vacanze e non c’è modo migliore di viversele quando si è un giovane senza problemi. The Summer I Turned Pretty è un racconto senza pretese che riesce in quello in cui la nostrana Summertime non è mai riuscita: proporre una storia confortante sui soliti intrecci estivi pieni di cliché in cui riconoscersi in qualche modo, o quantomeno utile a staccare la spina per qualche istante con un intrattenimento strutturato. Ebbene, nella serie tv di Prime Video seguiamo l’avventura estiva della complessata protagonista Belly. A differenza di noi spettatori ormai completamente squagliati dal caldo, l’ingenuamente fortunata adolescente trascorre annualmente le estati nella sua casa vacanze sulla spiaggia in cui si diletta col fratello Steven e i due amici di sempre Conrad e Jeremiah.
Tra cotte estive e esperienze di crescita che ti cambiano per sempre, The Summer I Turned Pretty ci ricorda nostalgicamente anche un periodo in cui il caldo significava anche libertà, amore e bagni in giornate interminabili, e non soltanto ciniche lamentele.
3) Snowpiercer
Se quello che serve invece è un glaciale clima di tensione pronto ad esplodere, Snowpiercer è la giusta serie tv per affrontare un’estate più rovente dello stesso portatile surriscaldato da cui accedere a Netflix. Il remake seriale dell’omonimo film del 2013 di Bong Joon-ho cala in un contesto distopico e post-apocalittico in cui quel che resta dell’umanità è costretto a viaggiare su un treno senza sosta in moto per tutto il globo. A seguito di un tentativo fallito di porre fine al surriscaldamento globale, il mondo esterno si è trasformato in una landa deserta e ghiacciata che lascia poche vie di scampo. Nel 2026 il mezzo che preserva la vita è ancora in viaggio e al suo interno la divisione tra le caste abbienti e quelle più povere è agli stremi e pronta a infuocare le dinamiche del treno con una rivolta senza eguali. Pur non essendo un capolavoro, Snowpiercer è in grado di intrattenere coi suoi densi intrighi da sci-fi e alleviare il patimento anche delle giornate più asfissianti con giochi di potere e scenari glaciali mozzafiato e inquietanti da osservare di passaggio dai vagoni. Se fossi nei panni dei passeggieri di Snowpiercer, una passeggiata all’esterno me la farei volentieri ora. Anche se durerebbe una manciata di secondi e sarebbe indubbiamente l’ultima della vita.
4) Acapulco
Con le serie tv è possibile viaggiare in giro per il mondo in maniera più semplice e rapida di una noiosa fila qualunque all’imbarco di un volo Ryanair. Ebbene, Apple Tv+ ci proietta nel colorato e lussuoso resort messicano de Las Colinas. In uno scenario dai colori pastello, vividi e saturati che già sanno tanto di vacanza, è possibile assistere a una favola comedy che segue la scalata sociale del giovane Maximo. Partito da una famiglia umile e genuina, il protagonista decide di intraprendere una strada che la madre gli ha sempre sconsigliato. Immischiarsi nei peccaminosi e corrotti ambienti del resort americano più lussuoso del posto fa attrito con l’educazione e i valori che Maximo ha da sempre ricevuto. Attirato dal denaro, il giovane sognatore diviene impiegato nella struttura e, coi caldi toni da telenovela, muove i primi timidi e impacciati passi in un mondo lontano. Acapulco è la storia di rivalsa, amore, crescita e scoperta di Maximo: tra spiagge dorate, canzoni anni Ottanta, divise sgargianti e cocktail dai mille colori, la storia assume le sembianze di un sogno a occhi aperti. Un’oasi in cui rifugiarsi e lasciarsi coccolare da un racconto disimpegnato, leggero, e intelligente. Acapulco fa saggio tesoro dei cliché più confortanti del mondo delle soap latine per offrire un racconto moderno sul passato che fonde con ingegno uno stile narrativo attuale che si rifà a quanto c’è già stato.
Sognare è possibile e Maximo ce lo ricorda con una serie tv capace di intrigare anche gli impiegati estivi.
5) Ragnarok
Su Netflix si nasconde Ragnarok, una serie tv di origine scandinava che, nonostante l’imperfezione che possa caratterizzare un prodotto di dimensioni ridotte rispetto a quelli di immensa portata internazionale, ci proietta negli sconfinati paesaggi montuosi norvegesi. Nel corso delle due stagioni siamo calati nel rinfrescante e misterioso contesto della cittadina Edda, letteralmente in mezzo al nulla più assoluto della grande Norvegia. Nella piccola Edda fanno in principio ritorno Turid, Magne e Lauritis a seguito della morte del padre di famiglia. Una volta sul luogo, il giovane Magne inizia a percepire una strana mutazione fisica che lo porta ad acquisire una forza spropositata: l’adolescente capace di atti di forza invincibile e sovrumana inizia a indagare sulla inquietante multinazionale che sfrutta e inquina il territorio circostanze. Le Jutul Industries sono in realtà gestite da una potente famiglia di antichi giganti. In una lotta degli scenari montuosi più maestosi, Magne assume in sé i poteri del dio Thor che cerca di imparare a sfruttare per scongiurare la storica minaccia che mette a rischio la cittadina, il relativo ecosistema e la possibile vita sulla Terra.