A chi non è mai capitato guardando una serie di provare una sensazione di profondo odio nei confronti di un personaggio, senza riuscire a capire esattamente il perchè? Chi, seguendo le puntate di Ozark, non si è ritrovato almeno una volta a provare odio per Wendy Byrde?
Qualsiasi amante delle serie tv sa che in ogni show che si ritroverà a seguire troverà personaggi da amare follemente e altri su cui riversare tutto l’odio di cui è capace. L’empatia, il coinvolgimento e l’emozione che una serie riesce a procurarci, d’altronde, si misura anche nella sua capacità di farci sentire talmente vicini ai protagonisti da sviluppare per loro dei sentimenti veri e propri, sentimenti che non sempre e non solo saranno positivi.
Spesso queste sensazioni sono guidate da ragionamenti oggettivi: amiamo il protagonista o l’eroe, odiamo l’antagonista. Ma tante altre volte il pathos che si viene a creare diventa molto più complesso e incapace di rientrare in schemi così riduttivi.
Ci sono antagonisti che amiamo alla follia e personaggi estremamente positivi che non riescono proprio ad andarci a genio. A dimostrazione del fatto che ciò che cerchiamo nell’altro, ciò che ci attrae e ci permette di apprezzare o meno qualcuno è qualcosa di molto più profondo di un ideale confine tra bianco e nero, bello e brutto, che proviamo a imporre alle nostre menti.
L’odio è un sentimento complesso e come tale non segue regole prestabilite, non segue la ragione. Sarebbe facile pensare a un mondo in cui a venire odiati siano solo i cattivi, mentre i buoni fossero amati e adorati da tutti, ma quel mondo non è reale.
Ed è allora che le serie tv, fedeli specchi della nostra realtà quotidiana, ci permettono di rivivere la complessità di un sentimento come l’odio, presentandocelo con le stesse contraddizioni tipiche della vita vera.
Così, talvolta, capita che guardando uno show come Ozark diversi fan si ritrovino a demolire personaggi che come Wendy non hanno mai fornito delle vere ragioni per meritarsi il nostro astio, ma che nonostante ciò vengono odiati lo stesso. Casi non isolati, ma anzi molto frequenti, di cui oggi vi vogliamo fornire 10 esempi, per andare a capire insieme fino a che punto il nostro odio verso alcuni personaggi possa ritenersi veramente meritato.
1) Wendy Byrde – Ozark
Moglie del protagonista di Ozark, Marty Byrde, Wendy è un personaggio spesso odiato dai fan dello show.
Donna forte e determinata, capace di mostrarsi spietata quando serve, Wendy non è esattamente l’ingenua moglie di un criminale che avevamo pensato di avere di fronte all’inizio di Ozark.
Complice astuta del marito, Wendy si rivela essere un personaggio pieno di malizia, un vero e proprio villain sotto molti aspetti, sicuramente meritevole di disapprovazione per molte azioni compiute nel corso di Ozark.
Ma a guardare con onestà a tutta la sua storia in Ozark, Wendy è anche e soprattutto una donna trascinata dal marito all’interno del mondo criminale, una madre e una moglie che cerca in ogni suo gesto di proteggere la sua famiglia, di tenerla al sicuro.
Per quanto opinabili e spesso autodistruttive, le sue decisioni hanno sempre lo scopo di proteggere i suoi cari, mostrandoci nel complesso un personaggio che, seppur non positivo, non meriterebbe forse di essere odiato.
Dopo aver parlato della protagonista di Ozark, non possiamo che citare una donna che è forse l’icona dell’odio ingiustificato: Skyler White.
2) Skyler White – Breaking Bad
Esattamente come Ozark, anche Breaking Bad ci mostra attraverso Skyler l’esempio di una donna trascinata dal marito in un mondo criminale pronto a sconvolgere la sua esistenza.
Durante le prime puntate di Ozark, facendo la conoscenza del personaggio di Wendy, molti fan di Breaking Bad avevano pensato di poter ritrovare nella donna una copia di Skyler. Ma i due personaggi, in realtà, hanno ben presto iniziato a mostrare le loro differenze, prendendo due posizioni completamente diverse nei confronti delle attività dei mariti.
Seppur non identiche, però, le storie delle due donne presentano qualche similitudine. Sia Ozark che Breaking Bad, infatti, ci mostrano due personaggi estremamente odiati dai fan, due mogli e madri che dopo essersi ritrovate contro la loro volontà in un mondo lontano dal loro, hanno cercato di dare il loro meglio per sopravvivere, proteggendo le persone più care.
Rispetto a Wendy, Skyler mostra un percorso meno controverso: la donna non cederà mai davvero al fascino del potere, continuando a rimanere un personaggio saldamente legato ai suoi valori e alla sua morale.
Eppure, nonostante ciò, Skyler White risulta ancora oggi essere uno dei personaggi più odiati del panorama televisivo. Considerata pesante, petulante e spesso pazza, Skyler viene generalmente criticata per il suo atteggiamento, divenendo di fatto un’incompresa.
Lei che è il personaggio forse più vicino a noi, vera vittima del marito, vera bussola morale della famiglia, una madre che ha veramente a cuore il bene dei suoi figli, riesce a diventare il perfetto esempio di come l’odio, come ogni altro sentimento, non sia molto spesso legato a nessuna logica, seguendo piuttosto un istinto e un ragionamento tutto suo.
3) Jessica Day – New Girl
Ok, lo ammettiamo: Jess non è esattamente un personaggio facile da digerire. Eccentrica e con un modo di fare talvolta irritante, la protagonista di New Girl riesce a suscitare facilmente dei sentimenti di fastidio negli spettatori della serie, tanto da essere considerata da alcuni come il vero punto debole dello show.
Un giudizio che è obiettivamente facile condividere, ma che eppure non risulta in concreto fondato su nessun motivo valido. Per quanto fastidiosa, infatti, Jess è un personaggio profondamente buono e complessivamente molto positivo all’interno della serie.
Sempre allegra e solare, disposta ad aiutare chiunque la circondi, ingenuamente e onestamente buona, Jess non si può definire di certo come un’antagonista, né come un personaggio negativo.
Se dovessimo provare a cercare delle valide ragioni per giustificare il nostro odio nei suoi confronti potremmo forse citare proprio quell’ingenuità e quell’aria un po’ svampita che talvolta circondano i suoi gesti, ma trovare delle serie motivazioni a sostegno della nostra antipatia nei suoi confronti risulta essere un lavoro veramente arduo da compiere, perchè non c’è nulla nella storia di Jess che possa veramente spiegare il perchè del nostro astio.
4) Peter Campbell – Mad Men
Fastidioso, arrogante, spesso maschilista, Pete non è un personaggio che si ama facilmente. Pieno di difetti e spesso troppo immaturo, l’uomo attira su di sé tanto odio, finendo per non essere compreso a pieno nella sua vera essenza.
Certo, Peter Campbell non è sicuramente un personaggio da amare alla follia, ma forse l’odio che riceve è spesso privo di reali ragioni e frutto di una mancata volontà di andare più a fondo nel suo vissuto.
Fortemente annientato dal costante confronto con Don Draper, Pete desidera ardentemente diventare simile a lui. Annoiato da un vita che non lo soddisfa, le sue azioni sono dettate più dalla voglia di dare una svolta alla sua esistenza che non da cattiveria.
Pete è vittima delle sue stesse debolezze, vittima di un tempo storico che gli impone una visione distorta della realtà, vittima di un pregiudizio che non gli permette di dimostrarsi per l’uomo dedito al lavoro e in gamba che è.
Ed è proprio alla luce di queste motivazioni, provando a entrare in empatia con il suo trascorso e con la sua sofferenza, che possiamo meglio renderci conto di come l’odio ricevuto dal personaggio possa talvolta essere stato eccessivo.
5) Britta Perry – Community
Presentata nel pilot come uno dei personaggi potenzialmente più affascinanti di Community, Britta ha finita con il passare del tempo per diventare la figura meno tollerata dello show.
Intelligente, femminista, arguta, socialmente attiva: Britta aveva tutte le carte in regola per entrare di diritto nella schiera degli ottimi personaggi, ma non è riuscita a guadagnarsi questa stima da parte degli spettatori.
I suoi tratti positivi, confusamente presentati all’inizio delle stagioni, hanno fatto diventare il personaggio una sorta di caricatura di sé stessa, rendendo nel complesso Britta insopportabile e difficile da digerire.
Eppure non esiste davvero nulla in concreto che possa spiegare il perché di tanto odio. Nonostante una scrittura talvolta poco generosa nei confronti del personaggio, Britta è e rimane una figura sostanzialmente positiva, una donna combattiva e determinata, intelligente e fiera che si impegna per proteggere chi le sta intorno, dimostrando una crescita e un’evoluzione nel corso delle stagioni.
6) Dawn Summers – Buffy l’Ammazzavampiri
Apparsa dal nulla e subito fonte di innumerevoli problemi per la sorella Buffy, Dawn è la tipica adolescente petulante che talvolta fa venir voglia di urlare a squarciagola per amore di farla smettere di parlare.
Un personaggio che fin dall’inizio non ha raccolto l’amore dei fan, ma che ha senza dubbio guadagnato un odio fin troppo immeritato.
Certo, il suo essere costantemente insoddisfatta e la sua capacità di cacciarsi continuamente nei guai, non hanno certamente aiutarla a sviluppare amore nei suoi confronti. Ma alla fine di tutto Dawn è solo una ragazzina che ha dovuto affrontare nella sua breve vita verità e situazioni fin troppo grandi per lei.
Costantemente messa in ombra dal fascino della sorella eroina, distrutta dalla scoperta della sua vera natura di chiave magica, Dawn ha dovuto combattere una crisi di identità e una confusione che probabilmente nessuno di noi avrebbe saputo reggere con la sua forza di volontà, riuscendo comunque a crescere e maturare, fino a diventare una vera spalla per la sorella e una guida fondamentale nella battaglia contro il male.
Meriti troppo poco spessi riconosciuti, ma che è bene ricordare per provare a rivalutare un personaggio che forse non era poi così odioso come abbiamo voluto credere.
7) Liz Parker – Roswell
Ciò che più comunemente viene incolpato a Liz Parker è la sua incapacità di porsi veramente da leader della sua vita. Indolente, asettica, spesso incapace di esprimere ciò che tiene dentro, Liz è una ragazza incline a lasciarsi andare in balia degli eventi, poco capace di prendere in mano la sua vita.
Un atteggiamento che senza dubbio può generare fastidio, forse anche rabbia, perchè espressione di una qualche forma di debolezza che ci spaventa e non ci permette di vedere in lei un esempio da seguire.
Ma seppur imperfetta, Liz non può certamente essere definita come un personaggio negativo. Di indole buona, sempre disposta a mettere il bene degli altri davanti al suo, Liz è al contrario una donna incapace di concepire il male, altruista e gentile, intelligente ed equilibrata.
Una protagonista tutt’altro che negativa, che forse non può essere amata, ma certamente non ci fornisce valide ragioni per odiarla.
8) Owen Hunt – Grey’s Anatomy
Con il suo modo di fare che spesso dimostra l’insofferenza che ogni giorno caratterizza la sua vita, Owen è riuscito in poco tempo a diventare un personaggio sgradevole agli occhi dei fan, odiato forse proprio per quel suo modo di prendere la vita sempre nel modo più negativo possibile.
Spesso considerato eccessivamente rigido nel modo di fare, un po’ arrogante ed eccessivamente critico e testardo, Owen riesce con fatica a rendere sopportabili le scene che lo vedono protagonista in Grey’s Anatomy.
Ma anche nel caso di questo iconico personaggio, trovare delle valide ragioni a sostegno dell’odio diffuso nei suoi confronti non pare essere un’impresa particolarmente semplice.
Per quanto vero, infatti, che molti lati del suo carattere risultano spigolosi e difficili da accettare, Owen è nel complesso un uomo dalle mille sfaccettature, vulnerabile e capace di grande amore.
Un sopravvissuto, un lottatore, che svolge con passione e talento il suo lavoro, riuscendo a trovare sempre spazio per un po’ di umanità nei confronti dei suoi pazienti. Un uomo con un forte desiderio di famiglia, pieno di valori e sostanzialmente buono, che per quanto criticabile in alcuni aspetti merita in toto la nostra comprensione.
9) Shannon Rutherford – Lost
Odiata principalmente per i suoi modi da donna superficiale e per un certo egoismo che talvolta contraddistingue i suoi gesti, Shannon non è nel complesso un personaggio così terribile come spesso viene considerata.
Merito anche della sua relazione con Sayid, che gli permette di emergere nei suoi lati più profondi e di limare i tratti più egocentrici, Shannon fa un salto evolutivo importante nel corso di Lost, rivelandosi sostanzialmente come un personaggio diverso da ciò che appariva all’inizio.
Complessivamente innocua e protagonista di una storia e di un passato pieni di umanità e trascorsi, Shannon merita di essere valutata in modo meno superficiale, mettendo da parte quell’odio forse ingiustificato che spesso sorge a primo impatto nei suoi confronti.
10) Karen Filippelli – The Office
Vittima involontaria della ship dei fan verso la coppia formata da Pam e Jim, Karen finisce per essere odiata più per il suo ruolo di ostacolo al progredire della relazione che non per motivazioni legate al suo modo di essere o di comportarsi.
Ambiziosa ed emotivamente matura, Karen è una donna sicura di sé e in gamba, un personaggio che non ha davvero nulla di odioso o irritante.
Seppur la sua presenza possa essere stata di disturbo per quanti hanno sempre tifato per la coppia formata da Jim e Pam, Karen non ha concretamente nessuna colpa per tutto ciò che ha reso difficile quella storia d’amore, finendo per essere odiata più per pregiudizio che per reali e motivate ragioni.