Nell’estate del 2021 venne annunciato che, a partire dal 2022, Paramount+ sarebbe sbarcata anche nel vecchio continente. In primis la piattaforma è stata resa disponibile nel Regno Unito, dallo scorso giugno, per poi sbarcare in Italia il 15 settembre e conquistare pian piano l’intera Europa. In questo articolo proveremo ad analizzare la proposta di Paramount+, tenendo conto del suo enorme potenziale internazionale e confrontandolo con le abitudini del pubblico italiano, per capire dove possa effettivamente arrivare, perlomeno sul territorio nostrano.
Paramount+ in Italia: è già tempo di alleanze
Di certo a Sky Italia non si sono fatti trovare impreparati, cogliendo l’occasione per siglare un accordo che prevede l’abbonamento gratuito alla piattaforma ai già clienti di Sky Cinema, cosa che denota già di per sé un forte interesse di Paramount+ per il mercato del nostro paese, al quale è storicamente legata da una lunga tradizione cinematografica. A ciò va aggiunto il fatto che Paramount abbia già annunciato o addirittura pubblicato diversi contenuti ad hoc per il mercato italiano, come per esempio il biopic su Oriana Fallaci, Quattordici giorni di Ivan Cotroneo e la serie Circeo con Greta Scarano. E stando alle parole dei principali esponenti della piattaforma, l’entusiasmo nei confronti dello sbocco sul mercato italiano è solo agli inizi, con la promessa di realizzare ben presto contenuti per tutti, bambini e famiglie comprese. Altro aspetto interessante è dato dall’acquisizione dei diritti per la serie Vita da Carlo, la cui prima stagione venne realizzata da Amazon, ulteriore esempio di come in casa Paramount siano attenti ad ogni tipo di possibilità. Analogamente a Disney+, la piattaforma dispone di un catalogo molto vasto, che ingloba la produzione originale di MTV per quanto riguarda l’intrattenimento, oltre che quella di Nickelodeon per la fascia teen, due canali decisamente conosciuti in Italia. Inoltre, la piattaforma starà attenta a curare anche il lato intrattenimento, con factual che hanno riscosso un discreto successo nel nostro paese, come Ex on the Beach, altra dimostrazione dello studio svolto per presentarsi al meglio al pubblico. Sicuramente ci vorrà ancora parecchio lavoro per smuovere adeguatamente il mercato italiano, storicamente “pigro” e abitudinario, difficile da colpire, ma senza ombra di dubbio ci sono le giuste premesse, oltre che la voglia di vincere questa grande scommessa.
La forza di un catalogo sconfinato
Paramount è solo l’ultimo dei tanti colossi del mondo dell’audiovisivo che ha deciso di abbracciare la rivoluzione dello streaming, puntando fortissimo sui nuovi metodi di fruizione, tanto che, qualche mese fa, l’omonimo canale del digitale terrestre ha chiuso i battenti congelando una library decisamente importante, per poterla sfruttare sulla nuova piattaforma. L’archivio di Paramount+ gode di grandissimi titoli che hanno fatto la storia del cinema, basti pensare ai film di Sylvester Stallone, un vero e proprio culto per i nostalgici dell’era dei Blockbuster; ma soprattutto concentriamoci sulla trilogia de Il padrino, da cui è stata tratta la apprezzata serie The Offer, incentrata sul “backstage” della lavorazione al leggendario film. Questo è un esempio molto interessante di produzione di proprietà intellettuale autonoma, ovvero proporre un contenuto che discende direttamente da uno dei più importanti prodotti in catalogo, come una sorta di finto revival che sfrutti l’usato sicuro per proporre qualcosa di innovativo e, al contempo, invogliare i fan a immergersi nuovamente nell’universo del film, per poi andare immediatamente a recuperare l’intera trilogia (come da consueto). Ovviamente non si tratta di una strategia vera e propria intesa come totalizzante, quanto più di una concreta dimostrazione di forza che renda evidente fin da subito l’originalità della produzione di Paramount. Altra arma importante è rappresentata dal catalogo di Showtime, che in quanto a serialità è decisamente uno dei fiori all’occhiello della piattaforma, potendo contare su titoli come Dexter e Your Honor. Ma ad ogni modo, per quanto la filmografia disponibile sulla piattaforma faccia invidia a tutto il mondo, è davvero emblematico il modo in cui Paramount+ abbia cominciato fin da subito a proporre contenuti innovativi, con l’obiettivo di ritagliarsi uno spazio nel già affollatissimo panorama audiovisivo delle piattaforme.
Paramount+: istruzioni per l’uso
E’ pur sempre vero che, data la già citata ampiezza di scelta nel mondo delle piattaforme, gli utenti devono spesso fare alcune scelte in termini economici, a seconda dei gusti. Paramount+ è una piattaforma che, almeno in questa fase embrionale, sembra destinata ad un pubblico più adulto, che abbia familiarità con i grandi cult americani dello scorso secolo e che si lasci convincere dall’effetto nostalgia. Il prezzo dell’abbonamento si posiziona sulla media del mercato, a metà strada tra i ricchi possedimenti di Netflix e i modestissimi prezzi di Prime Video e compagnia bella. Come abbiamo capito, il catalogo della Paramount è di ottimo livello, e dato che si tratta di una svolta epocale per la storica casa di produzione, il fatto che si vada fin da subito a stabilire un prezzo concorrenziale è indice di grandi ambizioni e piani a lunghissimo termine. Ci sarà di certo bisogno di un approfondito adattamento alle abitudini dei vari mercati, sempre tenendo conto dell’identità del marchio Paramount, che se negli Stati Uniti non ha difficoltà ad essere riconosciuto, deve trovare il modo per imporsi oltre confine.