Da oramai diversi mesi, il mercato italiano dei contenuti in streaming si è arricchito di un altro importante player, che è entrato con forza nel panorama e si è immediatamente ritagliato il suo posto accanto agli altri giocatori principali che da tempo popolano il mercato. Stiamo parlando di Paramount+, piattaforma che ha fatto il suo esordio in Italia il 15 settembre 2022 e che oggi è già una realtà molto ben consolidata e strutturata. Di per sé l’ingresso sul mercato nostrano di questo nuovo protagonista è stato fragoroso, con una grande campagna pubblicitaria che si è arricchita di volti importanti e di grandi strategie comunicative, che sono poi state reiterate in questo primo anno di vita in Italia della piattaforma streaming.
Paramount+ ha applicato una strategia aggressiva, necessaria per affiancare player storici come Netflix, Prime Video e Disney+, ormai da tempo attivi in Italia con successo, e questa spregiudicatezza in fin dei conti sembra aver pagato. Per capire l’efficacia delle mosse di Paramount+ basta pensare ad alcuni esempi, come la geniale campagna pubblicitaria allestita in occasione del Festival di Sanremo, oppure alla sponsorizzazione sulla maglia dell’Inter, avviata nelle finali di Coppa Italia e Champions League disputate dal club nerazzurro. Paramount+ in nemmeno un anno di vita si è fatta conoscere dagli italiani grazie a efficaci strategia comunicative, ma poi si è consolidata con un ricco catalogo, che ha fatto sì che gli spettatori approdassero in massa sulla piattaforma e vi rimanessero. Andiamo, dunque, a soppesare come sta andando questa esperienza italiana di Paramount+, puntando il mirino sul catalogo dopo aver introdotto il grande lavoro fatto in fase di promozione e pubblicità.
Paramount+ tra numeri e catalogo
Un buon punto di partenza per valutare l’andamento della piattaforma è, ovviamente, procedere con l’analisi dei numeri che la contraddistinguono. Gli ultimi dati che si trovano in rete, in tal senso, sono quelli relativi all’ultimo trimestre del 2022, quando è avvenuto il lancio in Italia di Paramount+, e quelli di quel periodo sono numeri pazzeschi per la piattaforma, che ha visto crescere la propria quantità di abbonati di circa l’81% in tutto il mondo. Buona parte del merito di questo boom sta proprio nell‘espansione territoriale di Paramount+, che dopo essere sbarcata a giugno nel Regno Unito è arrivata come abbiamo visto in Italia e poi a seguire in Francia, Germania, Svizzera e Austria.
A questa straordinaria crescita, dunque, ha contribuito in maniera significativa anche l’Italia, attratta da questa nuova piattaforma per diverse ragioni. Oltre a una strategia comunicativa molto efficace, Paramount+ ha messo a disposizione un catalogo importante, dove è possibile trovare grandi classici che non sono disponibili su altre piattaforme. In tal senso, uno dei punti di forza è rappresentato dalla sezione Showtime, che presenta le serie prodotte dal celebre network statunitense. Qui troviamo, dunque, capolavori come Californication, Dexter, Billions e Penny Dreadful e a queste si aggiungono altre serie storiche come Twin Peaks: anche solo da questi titoli capiamo quanta attrattiva possa esercitare il catalogo di Paramount+.
Il servizio streaming, dunque, ha avuto in primis il merito di portare in Italia delle serie cult difficilmente reperibili e questo ha chiaramente attratto molti spettatori, soprattutto quelli specializzati, creando un primo approdo sulla piattaforma. Quest’offerta di classici ha costituito una sorta di base, su cui Paramount+ ha costruito poi la propria rassegna di contenuti originali, che ad oggi rappresenta, insieme al catalogo di Showtime, il grande punto di forza della piattaforma streaming.
I contenuti originali e il fenomeno From
Andiamo ora a parlare di quello che, in fondo, è il cuore dei vari player che si contendono il mercato dell’intrattenimento in streaming: la sezione dei contenuti originali. Si tratta chiaramente dell’aspetto più cruciale perché in grado di garantire longevità a una piattaforma, visto che per dominare il mercato bisogna inserirsi nel dibattito contemporaneo e prendersi la scena proprio con i contenuti originali, gli unici in grado di garantire una risonanza reiterata nel tempo. In tal senso, Paramount+ in Italia ha adottato una doppia strategia: da una parte lo sfruttamento di asset già noti, come ad esempio Yellowjackets e Vita da Carlo, distribuiti originariamente da Sky e Prime Video e tornati ora a casa, dall’altra il canonico lancio di prodotti originali, in contemporanea o comunque in linea con le tempistiche americane.
Anche qui, il lavoro di Paramount+ è stato eccellente e l’Italia ha potuto, sostanzialmente, godere di quei contenuti pensati per l’intero mercato globale. Da Tulsa King a 1923, da Star Trek: Strange New Worlds a titoli come Rabbit Hole e The Family Stallone, Paramount+ in questi mesi ha sfornato contenuti di alto profilo e sta continuando a farlo e proprio grazie a questi successi si è inserita a pieno sulla scena, riuscendo a dire la propria in un contesto decisamente competitivo. Non sono mancati passaggi a vuoto, come Rise of the Pink Ladies, ma il bilancio complessivo è ampiamente positivo.
Un capitolo a parte, poi, merita From, vero e proprio fenomeno mediatico degli ultimi tempi, che è diventato il prodotto di punta di Paramount+. Non si tratta di una produzione originale, ma in Italia la piattaforma ha la distribuzione esclusiva della serie e questa è stata una grande svolta per l’avventura nella penisola del servizio streaming, perché From è uno di quei titoli trainanti, capaci di portare utenti sulla piattaforma e di far così conoscere ancora meglio il catalogo. Sotto questo punto di vista, dunque, Paramount+ in Italia ha tutto: vecchie pietre miliari, nuovi prodotti importanti e una serie iconica capace di diventare il simbolo della piattaforma. Ma che dire, invece, della produzione italiana vera e propria?
Paramount+ e le produzioni italiane
Qui giungiamo a quello che, almeno il momento, è il punto più debole della piattaforma, anche se non mancano gli elementi positivi. Al suo lancio in Italia Paramount+ ha presentato diversi titoli originali interessanti, come Circeo e Corpo Libero, e in questi mesi non sono mancati anche altri format, dagli spettacoli come Il Cantico delle Creature di Benigni, ai film come Ti mangio il cuore, fino ai reality come You Are The One ed Ex on the Beach Italia. È mancato, però, finora il caso mediatico, quella serie capace di diventare un successo popolare e mainstream. Quello che è stato From per intenderci. Circeo e Corpo Libero sono due ottime produzioni, ma non hanno avuto, anche per ragioni tematiche, quell’ampio respiro che caratterizza un prodotto di punta. In futuro arriveranno altri titoli, come Miss Fallaci e la seconda stagione di Vita da Carlo, e sarà interessante capire se finalmente Paramount+ potrà ottenere quella consacrazione che merita anche con la produzione italiana.
Stilando un bilancio generale, dunque, l’esperienza italiana di Paramount+ finora sta andando alla grande. Al lancio della piattaforma era difficile immaginare che il servizio streaming potesse ottenere una risonanza così ampia in tempi così brevi, ma come detto il nuovo player è stato bravissimo a sfruttare i propri asset e a diffonderli con grandi strategie comunicative. Manca il salto di qualità in Italia, ma questo è anche un ostacolo fisiologico, che hanno vissuto anche altre piattaforme, perché inserirsi in una produzione locale e comunque ricca come quella italiana non è semplice. In attesa del fenomeno mediatico anche in questo campo, Paramount+ può godersi i propri grandi risultati in nemmeno un anno di vita in Italia e all’orizzonte c’è un futuro ancora più luminoso.