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5 interessanti Serie Tv che presentano episodi da meno di 20 minuti

passeggeri notturni
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É possibile sviluppare una storia in meno di 20 minuti a episodio? Evidentemente sì e Passeggeri Notturni è una di quelle serie tv che ci ha provato e ci è riuscita.

In un mondo che corre con lo streaming sempre a portata di mano, gli sceneggiatori si adattano e creano prodotti fruibili anche da chi non ha troppo tempo da dedicare alla sua passione: guardare le serie tv.

Non solo comedy con episodi da 20 minuti, ma anche serie animate, serie sentimentali, persino serie che trattano argomenti delicati come quello della disabilità, ad oggi è possibile trovare fiction di diverso genere con episodi brevi da guardare in pausa pranzo o in fila dal medico di base, serie che potrebbero essere guardate tutte in poche ore.

Oggi vi proponiamo 5 interessanti serie tv che presentano episodi da meno di 20 minuti e siamo certi che troverete quella che fa per voi.

1. Il tempo che ti do

La Spagna ci regala la seria perfetta per quelle sere in cui si ha voglia di guardare qualcosa di profondo, ma allo stesso leggero, di breve ma intenso, niente di già visto ma facile da seguire: “El tiempo que te doy“.

La miniserie, nel vero senso della parola, con dieci episodi da undici minuti ciascuno si trova su Netflix.

La serie parla della fine di una storia d’amore e l’arco narrativo parte dal presente per poi riguardare al passato: il terribile litigio tra Lina Ruiz (interpretata da Nadia de Santiago, già vista in “Le ragazze del centralino” e qui anche creatrice e produttrice della serie) e Nico Torres, interpretato da Alvaro Cervantes (che, fan fuct, è stato protagonista dei remake spagnoli di “Tre metri sopra il cielo” e “Ho voglia di te“, e già capiamo tante cose). Il momento della fine di una storia d’amore dopo dieci anni è chiaramente drammatico e la protagonista cerca di attenuare le sue sofferenze ricordando i momenti iniziali della relazione, tutte le loro prime volte.

La cosa interessante di questa serie è che i titoli specificano quanto durano gli episodi e anche il progredire della storia, per esempio la prima puntata si chiama “Un minuto nel presente e dieci minuti nel passato”, la seconda “Due minuti nel presente e nove nel passato”, e così via fino all’ultimo episodio intitolato “Dieci minuti nel presente e uno nel passato” che segna la fine delle sofferenze della protagonista che riesce piano piano a vivere nel presente e ad abbandonare ricordi del tempo che fu.

Il tempo che ti do” potrebbe fungere anche da terapia se si sta passando un brutto momento in campo sentimentale, insegnando ad andare avanti per scoprire cosa ha in serbo il destino per noi. Rischierebbe di essere una serie un po’ pesante se non fosse per la scelta degli episodi “brevi” che l’alleggerisce e si dimostra vincente.

2. Passeggeri Notturni

La Rai ultimamente ci sta stupendo con prodotti innovativi e lontani dalle vecchie fiction “sole, cuore, amore”, ne abbiamo parlato per esempio a proposito di Blanca e lo ribadiamo in questo articolo con “Passeggeri Notturni”.

Cos’ha di speciale questa serie?

Il suo regista, Riccardo Grandi, dice: “È un formato sperimentale e anche coraggioso, è l’episodio breve tipico delle piattaforme digitali, uno spazio narrativo diverso per cui creare storie e creare una linea orizzontale che le unisce tutte quante, oltre a mantenere l’autoconclusività del singolo racconto“.

In Passeggeri notturni si vede il tentativo di andare oltre la classica fiction Rai per avvicinarsi al linguaggio delle piattaforme di streaming, ogni episodio dura 13 minuti e racconta una storia.

La scelta di un formato così breve è voluta e serve a rendere la serie più accattivante anche se lascia lo spettatore con un peso sullo stomaco.

L’impianto thriller e la suspense che pervade la storia raccontata da Passeggeri notturni spinge al binge-watching.

La serie è una storia che abbraccia altre storie, brevi e intense: Claudio Gioè interpreta Enrico, conduttore radiofonico, che raccoglie le storie di chi telefona in diretta scegliendo di volta in volta le canzoni più appropriate per accompagnare i racconti e proprio Enrico si troverà coinvolto in una indagine di polizia per essere stata l’ultima persona con cui ha parlato la vittima.

Il racconto si muove su diversi piani temporali, con l’utilizzo quasi costante del flashback.

Passeggeri notturni è adatta a chi non disdegna thriller dalle atmosfere cupe e drammatiche e a chi piace la tensione che ne scaturisce.

3. Il leader (crime veloce come Passeggeri Notturni)

Il Leader è una serie crime perfetta per il binge watching che scorre veloce grazie ai suoi 10 minuti a puntata.

Realizzata usando la tecnica del found footage, grazie alla quale gli eventi sullo schermo sono visti attraverso la telecamera di uno o più protagonisti coinvolti negli avvenimenti, che spesso parlano fuori campo, “Il Leader” è capace di trasportare lo spettatore nelle vicende vissute da Frank e Thomas, i due videomaker protagonisti della serie che pensano di star facendo il loro solito lavoro quando in realtà si ritrovano invischiati in una situazione ad alto rischio che in poco tempo diventerà pericolosa. Episodio dopo episodio, lo spettatore cercherà di scoprire in che modo i due reporter proveranno ad evadere da una situazione spinosa.

Il Leader” è sicuramente coinvolgente per la sua capacità di ingenerare una tensione crescente dovuta alle situazioni in cui si ritroveranno i personaggi.

Perfetta per chi è curioso e vuole subito avere la soluzione.

4. It’s Bruno

it's Bruno!

Bruno è l’adorabile cagnolino (un mix tra un beagle e un carlino) protagonista di una serie super veloce, con episodi di 15 minuti (in media) di Netflix.

Il suo padrone, Malcom, è il rapper Slovan “Slick” Naim che della serie è anche sceneggiatore, regista e autore di alcuni pezzi rap della colonna sonora.

“It’s Bruno” è sì la storia di un rapporto speciale tra padrone e cane ma è anche la storia di un quartiere con vari personaggi stravaganti che rappresentano, per la maggior parte, versioni esagerate di veri e propri lavoratori di New York.

“It’s Bruno” è divertente per il modo in cui le piccole beghe di quartiere vengono raccontate in maniera eccessivamente drammatica.

Una serie perfetta per chi vuole sorridere con leggerezza.

5. Bonding

In quindici minuti a episodio Bonding ci presenta una dark comedy sulla vita di una Mistress.

Ogni episodio è facile da seguire, scorre velocemente e ti spinge a guardare il successivo.

La trama è molto semplice e va diritta al punto, i protagonisti sono Pete (Brendan Scannell) e Tiffany (Zoe Levin).

Lui è un aspirante stand up comedian che però non riesce a guadagnare abbastanza per pagare le bollette e lei è una studentessa di psichiatria che la notte fa la dominatrice.

Per pagarsi da vivere Pete accetta di fare da assistente alla sua amica Tiff e dal mondo del BDSM trarrà ispirazione per i suoi sketch comici.

La storia, a tratti surreale, in realtà vuole dirci qualcosa in più di quanto potrebbe sembrare: ci mostra come ogni personaggio indossi una maschera che toglie man mano che si procede nella narrazione e come ognuno di essi sia complesso e fragile.

Avete messo queste serie nella watchilist?