4) Sons of Anarchy
Ancora una volta troviamo sul piccolo schermo un gruppo di malavitosi, questa volta armati di casacche di pelle e motociclette. I Sons of Anarchy combattono la loro guerra quotidiana sull’asfalto rovente, in una serie tv che intreccia sapientemente l’amore e la morte come due facce della stessa medaglia.
Tutti i membri dei SAMCRO sono cresciuti nella violenza. La violenza è l’unica legge che riconoscono, ma nella tragedia della solitudine non possono fare a meno di odiarsi. Per questo è difficile identificare un vero e proprio villain. Anche se spesso ci ritroviamo a tifare per il travagliato Jax Teller, sappiamo bene quanto quest’ultimo sia fragile e veniamo posti di sovente di fronte all’oscurità che lo affligge.
5) Vikings
Passiamo dal caldo della California al gelo della Scandinavia. Vikings ci riporta indietro nel tempo, tra le fila dei leggendari guerrieri vichinghi, e ci lascia appassionare a quella popolazione tanto violenta quanto affascinante.
Si tratta indubbiamente di una serie suggestiva, in cui la colonna sonora e la caratterizzazione dei personaggi sono di fondamentale importanza. Proprio la caratterizzazione a tutto tondo fa in modo che non ci sia la semplice contrapposizione tra personaggi antipatici e simpatici, buoni e cattivi. Forse la protagonista è nient’altro che la guerra vera e propria e la geniale commistione tra la cultura norrena e quella cristiana.
