8) Halo
Nel corso degli ultimi anni, le trasposizioni e riattamenti sono andati oltre libri e fumetti, aprendo le porte anche allo sviluppo cinematografico e seriale di videogiochi dal grandissimo successo. Lo abbiamo visto con il capolavoro HBO The Last of Us, e lo abbiamo visto anche con Fallout, la Serie Tv Amazon Prime Video che, al netto di qualche difetto più che perdonabile, è riuscita a imporsi come una delle migliori Serie Tv del 2024 secondo la nostra community. Dall’arrivo di The Last of Us si è dunque ben compreso che i videogiochi possano trovare uno spazio nel piccolo o grande schermo, che creare un capolavoro grafico e narrativo è possibile anche senza l’ausilio di un joystick. Per questo motivo, qualsiasi riadattamento non ha più giustificazioni per la sua non riuscita. Si può eccellere. E’ una cosa possibile, che però non avvenuta nel caso di Halo.
E’ arrivata per la prima volta nel 2022 e, nel 2024, è tornata con la sua seconda stagione. Il compito era chiaro: cercare di migliorare quel che era andato storto durante la prima stagione. L’obiettivo però non è stato raggiunto secondo Hall of Series – Comunità di Recupero, che ha deciso di inserirla tra le peggiori Serie Tv del 2024. Il terreno in cui ci imbattiamo in questo ottavo punto è però molto più complesso di quanto si immagini. Halo deve infatti fare i conti con le critiche dei fan del videogioco che, nella serie, hanno dovuto fare i conti con una narrazione che – a detta loro – non ha rispettato alcune linee guida fondamentali dell’opera madre.
E’ indubbio che, da un punto di vista grafico, l’opera Paramount sia stata un vero e proprio trionfo. La fedele ri-costruzione delle battaglie spaziali, dei mondi alieni e delle tecnologie futuristiche non lasciano infatti spazio ad alcuna critica. Il problema però sorge quando si tocca un altro aspetto: quello narrativo. E’ a quel punto che Halo mostra tutte le sue debolezze, macchiandosi di un peccato non da poco: fa fatica a coinvolgere. Lo sviluppo dei personaggi è rivedibile, il poco bilanciamento tra azione e narrazione è evidente, e diverse trame e sottotrame si sono presto rivelate non determinanti per la trama generale.
Anche la figura del personaggio principale non ha entusiasmato troppo i fan del videogioco, che qui si sono detti disorientati dalla forzata complessità emotiva che gli è stata restituita. Noi, dal canto nostro, abbiamo deciso di fare un passo indietro e non inserire Halo tra le peggiori Serie Tv del 2024, riconoscendole pregi tecnici e un grande lavoro grafico che di certo non può passare inosservato. Allo stesso modo, però, non ne abbiamo parlato come una delle migliori. Halo aveva una grande opportunità tra le mani, ma l’ha giocata con troppa incostanza. Forse, se avesse bilanciato meglio le cose, Hall of Series – Comunità di Recupero l’avrebbe perdonata. Ma così non è stato, e infatti eccola qui con un ottavo posto che la vede come una delle peggiori Serie Tv del 2024.
7) Echo
Settimo posto per Echo, la Serie Tv Marvel che sembrava pronta per rivoluzionare il panorama seriale di un universo che, salvo qualche eccezione come nel caso di WandaVision, ha lasciato sempre un po’ perplessi sia critica che pubblico. Come se camminasse con il freno a mano tirato. Come se si sentisse ospite in una dimora di cui non conosce ancora le stanze. Ed effettivamente è così che Echo si dimostra: perennemente spaesata, incapace di mostrarsi davvero come una Serie Tv. Anche a causa del suo scarso minutaggio, infatti, Echo dimostra di non saper sfruttare il format seriale, non utilizzando a proprio favore i vantaggi che una Serie Tv restituisce in termini di tempo.
Sembra sempre che corra, corra, corra. Come se i titoli di coda la seguissero in ogni dove minacciandola di dover stringere i tempi. Ma così non è. Ed è un peccato, perché in termini narrativi Echo non è affatto male. Se avesse restituito il giusto tempo alle cose, forse Hall of Series – Comunità di Recupero avrebbe evitato di inserirla in una classifica così infausta. Ma correre è la cosa peggiore che si possa fare, e poco importa quanta intenzione ci fosse di scrivere davvero un nuovo inizio. Perché che le intenzioni fossero queste era chiaro, e lo si intende anche grazie alle piccole premesse sparse tra la trama e il personaggio di Maya Lopez.
Con la sua complessità, i suoi sensi di colpa e la paura dell’abbandono, il personaggio principale sarebbe potuto essere un nuovo punto di partenza per la Marvel che, con lei, avrebbe potuto spingersi oltre dando vita a una narrazione più intima. Ma anche in questo caso si torna al punto di partenza: troppo poco tempo a disposizione per riuscire a sviluppare fragilità e peculiarità. Lo stesso problema si ripete, ovviamente, al momento dei saluti finali, quando la Serie Tv giunge al termine con una frettolosità che – ancora una volta – chiude in modo sommario una narrazione promettente, ma senza risultati effettivi. Di Echo ci restano solo le buone intenzioni e la volontà. E, purtroppo, queste non bastano mai per vincere la propria partita. Lo sapete come si dice, no? E’ intelligente, certo, ma non si applica.