4) Il Patriarca
Marco, Mimmo e adesso anche Giulio Cesaroni. Niente da fare: la famiglia più famosa di Roma ha preso strade davvero opinabili, e anche questa produzione ne è la conferma. Raccontando la storia di Nemo Bandera, la serie narra le vicende di un imprenditore e narcotrafficante costretto a convivere con l’Alzheimer. Le potenzialità di un buon prodotto in questi casi c’erano tutte: tematica delicata, storia interessante. Insomma, qualcosa si poteva fare. Il problema però è che anche il caviale è un cibo di qualità, ma se lo metti su una scatoletta di tonno perde tutto il suo effetto. Nello stesso modo, Il Patriarca racconta una storia dal buon potenziale in modo mediocre e superficiale, mandando definitivamente a quel paese qualsiasi tipo di buon proposito. Come faremo noi l’1 gennaio.