Vai al contenuto
Home » Serie TV

9 Serie Tv che hanno una valutazione clamorosamente bassa su IMDb

The Defenders

Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di alcune serie che IMDb ha giudicato come alcune tra le peggiori serie tv

Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. È arrivato Hall of Series Discover, l'abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi, direttamente sulla tua email. Avrai anche accesso a un numero WhatsApp dedicato per parlare con il team di Hall of Series, disponibile 7 giorni su 7 per consigli e indicazioni sulle tue visioni.

Certe volte i gusti non incontrano la critica, e certe volte ancora la critica non incontra i gusti delle persone. Nel mezzo, ci sono i prodotti che mettono d’accordo tutti: quelli che, più o meno, non piacciono a nessuno. La cosa assurda è che tante volte non è nemmeno colpa del prodotto in sé. Spesso fattori come la tempistica, il contesto culturale o il cast che viene scelto, possono influire sul successo ottenuto dal pubblico e dalla stampa. Quello che è sicuro è che esistono dei prodotti che per un motivo o per un altro, non sono riusciti a ottenere quello che cercavano, né dal proprio pubblico (anche laddove sia ben selezionato) né da chi di dovere e sono diventate alcune tra le peggiori serie tv. IMDb, che è una fonte di ricerca in questo senso più che affidabile perché basata su reali visualizzazioni, ha stilato una lista di prodotti che hanno una valutazione talmente bassa da essere quasi ridicola. Non perché non l’abbiano meritata (anche se magari per qualcuno vale anche questo) ma perché pare essere troppo bassa per qualunque prodotto così noto, anche per le peggiori serie tv. Eppure, come sappiamo, non basta la notorietà del cast o della piattaforma distributrice per salvare quello che, spesso, è insalvabile.

1. The I-Land (4.2)

peggiori serie tv
credits: Nomadic Pictures Entertainment

Disponibile su Netflix dal 2019, The I-Land è un prodotto che potremmo definire ambiguo, se non una delle peggiori serie tv. Non certo per i temi, che in realtà possono sembrare anche appassionanti, quanto per la sua indecisione. Come se si trattasse di un misto tra Lost e un reality scritto male, The I-Land forse non riesce a centrare il beneplacito del pubblico per una questione di poca chiarezza. Il presupposto di base è che dieci persone di risvegliano su un’isola e non ricordano né le loro identità né in che modo siano arrivati dove sono. Un gruppo, insomma, di sconosciuti che cerca di sopravvivere e di capire delle cose, su un’isola che nasconde misteri e che non sembra così ospitale. Impossibile non pensare immediatamente a Lost, se non fosse per la qualità molto più scadente. Ed è qui che entra in ballo un falso reality, che è quello che la serie sembra emulare. Il problema più grande di una delle peggiori serie tv come The I-Land, come si diceva, è la confusione a monte. Perché nel pacchetto ci si inseriscono anche elementi di fantascienza e di tentato horror che non risultano troppo coerenti con il resto di quello che vediamo. O col resto di quello che probabilmente gli autori avrebbero voluto farci vedere.

2. La La Land: The Series (4.2)

peggiori serie tv
credits: BBC Studios

Se state pensando che sia una serie tv remake del film Premio Oscar, siete sulla strada sbagliata. Niente di strano, ci abbiamo pensato tutti anche solo leggendo il titolo. La La Land: The Series è invece uno strampalato mockumentary creato e interpretato da Marc Wootton, comico e scrittore inglese. La trama di base parte da tre personaggi che lo stesso Wootton interpreta (tutti e tre) e che, ognuno a suo modo, vogliono sfondare nel mondo del teatro e della recitazione. Da qui nasceranno una serie di mirabolanti avventure in una Los Angeles piena di insidie. Quello che forse non ha funzionato in La La Land: The Series (che è un prodotto del 2010, che quindi esce ben sei anni prima del film) è la poca compattezza della trama di base. Sicuramente l’espediente di interpretare tutti i personaggi principali, per Wootton è un modo di creare una certa ironia che si basi anche sulla demenzialità e sulla leggerezza. Ma il problema è che non arriva in maniera immediata e spesso tende ad annoiare. Anche solo per il fatto che il volto di Woottom è quasi l’unico che vediamo, in continuazione. Forse potremmo semplicemente catalogarlo come un progetto troppo ambizioso che non ha saputo sfruttare il suo potenziale e che è poi stato inevitabilmente messo in ombra dal film omonimo.

Pagine: 1 2 3 4 5