3. Cursed (4.4)

È disponibile su Netflix dal 2020, data di uscita della prima e unica stagione. Cursed è la rivisitazione, dal punto di vista di Nimue, della saga arturiana. La protagonista è interpretata da Katherine Langford (volto noto di Netflix soprattutto per la serie evento Tredici) al fianco, tra gli altri, di Daniel Sharman nei panni di Lancillotto. I presupposti, quindi, sono quelli di una rilettura di uno dei miti più riletti in assoluto in televisione e al cinema. Questa volta, come dicevamo, il punto di vista è quello di Nimue, che pare diventare più avanti la famosa Dama del Lago, e che ha il compito di trovare Merlino per una misteriosa spada. Sappiamo tutti dove dobbiamo andare a finire, quello che cambia leggermente è che Nimue, nel suo cammino, si farà accompagnare proprio da Artù. Che ovviamente non è ancora chi è destinato a diventare. Cursed sarebbe anche una buona serie, sicuramente indirizzata al pubblico interessato a questo tipo di rivisitazione o comunque appassionato del mito. Se non fosse che, forse, è proprio il mito fin troppo rimaneggiato, ad annoiare e a fare di Cursed una delle peggiori serie tv votate su IMDb. Come spesso succede, infatti, quando si parla di miti, bisogna essere molto cauti sia a non riprodurre cose già fatte sia a non offendere chi di quel mito può esserne un fanatico. Insomma, un’operazione sempre molto rischiosa che difficilmente vince le aspettative (o almeno non ha grandi chance di funzionare).
4. Life on Mars (4.4)

È una serie tv del 2006, quando i prodotti non solo erano molto meno di oggi, ma soprattutto c’era molta meno concorrenza anche in merito ai temi affrontati. Life on Mars, che prende ovviamente il titolo dalla canzone di Bowie in voga nel 1973, anno in cui è ambientata la serie, è un prodotto che va contestualizzato negli anni in cui esce. Potremmo definirlo un poliziesco ma anche una serie di fantascienza, poiché vede al centro della trama i viaggi nel tempo. Sam Tyler è un poliziotto, nel 2006, che a causa di un incidente si ritrova catapultato nel 1973. Come è palese, dovrà affrontare svariati ostacoli culturali per poter fare al meglio il suo lavoro in polizia ma affronterà anche degli enigmi riguardanti il suo steso incidente e il suo stesso stato di salute. Cosa non funziona in Life on Mars? Davvero è una delle peggiore serie tv? Al netto del fatto che non le si possa imputare di trattare in modo superficiale i viaggi nel tempo, proprio per il discorso del contesto dell’anno in cui la serie è stata partorita, quello che sembra non funzionare è la poca accuratezza di dettagli. Tanto che lo stesso finale della seconda stagione, anche finale di serie, rimane troppo aperto e lascia con delle domande ma anche con dei veri e propri buchi di trama.