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8 personaggi delle Serie Tv che forse non sono mai riusciti a farsi voler bene del tutto

The Walking Dead
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Ci sono serie tv in cui alcuni personaggi riescono a catturare immediatamente l’affetto del pubblico, diventando icone amate e ricordate anche molto tempo dopo che la serie in questione è terminata. Ma non sempre questo succede. E non sempre il contrario risulta in personaggi totalmente detestati e odiati dalla community. Una terza opzione prevede, infatti, che certi protagonisti delle serie tv rimangano in una zona di grigio. Un limbo in cui non sappiamo se ci piacciono o meno. Una situazione davvero scomoda e che rende questi personaggi delle serie tv dei dimenticabili. Ma perché succede? O meglio, quando succede?

Per esempio, quando un personaggio mostra tratti di personalità contrastanti senza una motivazione chiara. Gli spettatori possono quindi trovarlo confuso e poco realistico. Un esempio classico è Skyler White di Breaking Bad. La sua ambivalenza e le sue azioni percepite come contraddittorie hanno fatto sì che molti spettatori non riuscissero a empatizzare con lei, nonostante le sue motivazioni fossero comprensibili. Oppure quando un personaggio non mostra una crescita o un’evoluzione coerente nel corso della serie. In tal modo, può risultare stagnante e poco interessante. Come nel caso di Piper in OITNB o di Marnie in Girls. Insomma i casi possono esseri vari.

Ecco quindi 8 personaggi delle serie tv che avremmo voluto apprezzare di più ma qualcosa ce l’ha sempre impedito. Voi chi avreste aggiunto?

1) Sookie Stackhouse- True Blood

personaggi delle serie tv, Anne Paquin con Sookie (640x440)
Anne Paquin

C’è stato un periodo particolarmente florido per il genere vampiresco. Un periodo che ricorderemo per sempre come il dominio di Twilight e compagnia bella. In mezzo alle storie YA di vampiri luccicanti e protagonisti tormentati, una storia come quella di True Blood si distingueva sicuramente per il suo carattere adulto e crudo (ecco perché la serie tv rappresenta il ritratto più provocante dei vampiri). Basata sui romanzi “The Southern Vampire Mysteries” di Charlaine Harris, la serie tv vedeva protagonista Sookie Stackhouse, una cameriera telepatica che vive nella piccola città di Bon Temps, Louisiana. La sua capacità di leggere la mente degli altri la rende diversa e le provoca non poche difficoltà nelle relazioni interpersonali. Ed è quindi tra le braccia del vampiro Bill Compton, di cui non riesce a leggere la mente, che si sente paradossalmente se stessa come mai nella vita.

Sin dalla prima stagione della serie tv, però, Sookie è spesso percepita come un personaggio troppo innocente e ingenuo.

Nonostante sia circondata da pericoli costanti, continua a fidarsi di persone e creature che spesso non meritano la sua fiducia. Tra cui lo stesso Bill. Nel corso della serie, Sookie viene spesso ritratta come una vittima di malaugurate circostanze in cui è lei stessa a infilarsi senza pensarci due volte. Sebbene molte delle sue disavventure rimangano fuori dal suo controllo, la sua tendenza a lamentarsi e a sentirsi perseguitata ha stancato una buona parte del pubblico. Le relazioni amorose di Sookie, che sono una parte centrale della serie, sono altresì fonte di grande frustrazione per molti fan. Come se non bastasse, il finale porta Sookie in una direzione inaspettata, forzata e ridicola per la storia raccontata fino a quel momento (personaggio totalmente snaturato in nome del lieto fine come questi 7 qui).

La protagonista, molto lontana dal carattere determinato di Elena Gilbert e da quello docile di Bella Swan, spesso assume un atteggiamento moralista. Giudicando, così, le azioni degli altri personaggi e cercando di mantenere una sorta di superiorità morale. Un atteggiamento ipocrita soprattutto considerando le sue stesse azioni e scelte discutibili. Anche per questo motivo, alcuni spettatori trovano il personaggio di Sookie irritante. La sua tendenza a piangere, urlare e reagire in modo melodrammatico in situazioni di stress, dopo sei stagioni, stanca e annoia.

In virtù di queste caratteristiche negative si è spesso portati a dimenticare i lati positivi del personaggio.

Sookie è in fondo un personaggio estremamente coraggioso. Affronta minacce sovrannaturali e mette spesso a rischio la propria vita per proteggere coloro che ama. La sua capacità di leggere la mente degli altri la rende incredibilmente empatica, permettendole di comprendere e aiutare coloro che la circondano in maniera disinteressata. Nonostante tutte le avversità, Sookie mostra una forte determinazione a vivere la sua vita alle proprie condizioni affrontando il giudizio degli altri. Persino quello del fratello e degli amici più cari. Nonostante i suoi difetti, quindi, Sookie rimane una protagonista complessa e sfaccettata, capace di crescere e di adattarsi alle situazioni in continua evoluzione del suo mondo.

2) Piper Chapman – Orange is the New Black

personaggi delle serie tv, Taylor Schilling con Piper (640x426)
Taylor Schilling

Forse non tutti sanno che Orange is the New Black è stata una delle serie tv Netflix originali. Nel senso che faceva parte di quella triade sacra che ha dato avvio alla fortunata carriera della piattaforma streaming. Accanto alla dramedy, basata sulle memorie di Piper Kerman, c’erano House of Cards ed Hemlock Grove (una delle migliori serie tv urban fantasy di tutti i tempi insieme a queste 9 qui). Tre show molto diversi l’uno dall’altro, distinti per genere e stile, che sono, nella loro unicità, diventati delle piccole pietre miliari della televisione. La protagonista principale della serie Orange is the New Black è Piper Chapman. Una donna di classe media, proveniente da un contesto privilegiato, che finisce in una prigione federale femminile per aver trasportato denaro per conto della sua ex fidanzata coinvolta in attività di traffico di droga molti anni prima.

Piper incarna la figura della donna bianca e privilegiata che si trova improvvisamente in un ambiente completamente diverso, la prigione, dove deve affrontare realtà e difficoltà che non aveva mai considerato prima. Questa prospettiva limitata e il suo intrinseco privilegio la rendono spesso difficile da prendere in simpatia rispetto ad altri personaggi che hanno vissuto vite molto più difficili e marginalizzate.

Piper viene percepita come uno dei personaggi delle serie tv che maggiormente prende spesso decisioni egoiste che mettono a rischio se stessa e gli altri.

Per esempio, le sue relazioni romantiche, con Larry prima e con Alex poi, sono complicate e dannose per tutte le parti coinvolte. Il suo atteggiamento può essere visto come manipolativo e insensibile alle esigenze e ai sentimenti degli altri. In più occasioni, poi, Piper mostra un senso di superiorità rispetto alle altre detenute. Un atteggiamento che la rende antipatica agli occhi del pubblico, portato a tifare per personaggi che mostrano maggiore umanità e solidarietà.

Dobbiamo però spezzare una lancia in favore della protagonista. Nel corso della serie, Piper cerca infatti di comprendere meglio se stessa e gli altri, mostrando talvolta una genuina volontà di migliorarsi e di fare la cosa giusta. Il ruolo di narratrice di Piper Chapman contribuisce a mettere in luce le ingiustizie e le dinamiche di potere all’interno delle prigioni, anche se lei stessa non è sempre il messaggero più simpatico per queste storie. Si tratta, in sostanza, di una protagonista polarizzante che, nonostante la sua posizione centrale nella serie, non riesce sempre a guadagnarsi il benestare del pubblico a causa del suo egoismo e di comportamenti spesso problematici.

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