7) That ’70s Show

Tra i personaggi delle serie tv che più ci hanno confuso
Cosa c’è di più adolescenziale di scrivere una storia sul tuo ex e pubblicarla sul giornale scolastico? Esatto: niente. In That ’70s Show, episodio “Donna’s Story”, vediamo una delle reazioni più creative – e un tantino passive-aggressive – alla fine di una relazione. Donna scrive un racconto romanzato della sua storia con Eric, pieno di metafore, gatti morti e recriminazioni mascherate da “fiction”. Eric, ovviamente, la prende benissimo. Si infuria e, in un momento di rara stupidità (anche per lui), risponde scrivendo la sua versione dei fatti. Il tutto diventa una guerra fredda letteraria a suon di battutine e sottintesi.
I personaggi delle serie tv ci insegnano che la comunicazione è importante, ma anche che usare la stampa scolastica come vendetta sentimentale non è proprio elegante. Tuttavia, è anche vero che entrambi i ragazzi sono feriti, e ognuno cerca di elaborare il dolore come può. Donna esagera? Sì. Eric è troppo permaloso? Anche. Ma sono due adolescenti innamorati che si sono spezzati il cuore. E allora va bene anche far fuori un gatto immaginario per elaborare il lutto amoroso.
8) Doctor Who

In Doctor Who, episodio “The Waters of Mars”, il Decimo Dottore si prende una libertà temporale di quelle che fanno tremare il continuum spazio-temporale. La regola è chiara: ci sono punti fissi nel tempo che non vanno toccati, tipo la morte dell’equipaggio della base spaziale su Marte. Ma quando il Dottore ci si affeziona (specialmente alla tosta Adelaide Brooke), decide che no, stavolta non si rispetta nessuna regola.
Così li salva. Tutti. Li teletrasporta sulla Terra come se niente fosse, con aria da supereroe… ma senza considerare le conseguenze. Adelaide però non è tipo da farsi salvare senza batter ciglio. Capisce che il Dottore ha appena fatto una delle cose più arroganti e pericolose mai viste: ha deciso chi vive e chi muore. Così, per ristabilire l’ordine, prende una decisione drastica. I personaggi delle serie tv raramente ci fanno riflettere sul concetto di “destino” come accade qui. Adelaide sa che la sua morte ha un senso nella storia dell’umanità, e decide di onorarlo. Il Dottore, invece, si scontra con il peso di essere “l’ultimo dei Signori del Tempo” e forse… di sentirsi un po’ troppo Dio. Finale amaro, ma indimenticabile.