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5 iconici personaggi delle Serie Tv che (forse) oggi sarebbero stati messi alla gogna

Friends
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Le serie tv possono regalare tanto, a ogni livello: da semplici momenti di distrazione a storie da fare proprie, passando per personaggi da amare e in cui riconoscersi. I personaggi sono fondamentali, è grazie a loro – e ai loro interpreti – che riusciamo ad appassionarci ai racconti seriali e alcuni di loro sono diventati talmente iconici da restare ben vivi nell’immaginario collettivo anche anni dopo la conclusione delle serie di cui facevano parte. È anche vero, però, che le serie tv sono strettamente connesse al contesto storico, sociale e culturale nel quale vengono create, e che quando le si riguarda cinque, dieci, venti o più anni dopo alcune gag e storyline possono risultare fuori luogo. Può succedere con serie davvero iconiche – se ne è parlato spesso per quanto riguarda Friends – e può succedere dunque anche con i personaggi altrettanto iconici che ne fanno parte. Pur essendo tuttora amati, alcuni personaggi del passato (forse) oggi sarebbero messi alla gogna dalla visione politically correct nelle serie tv.

E noi parliamo proprio di loro, sottolineando però che, per quanto da interpretare con le lenti giuste, conservano sempre un posto in prima fila nei nostri cuori.

1 – Joey Tribbiani (Friends)

Politically correct nelle serie tv
Joey Tribbiani (640×411)

Cominciamo subito questa lista con un personaggio che è nel cuore di tutti coloro che hanno visto Friends tra gli anni Novanta e i primi Duemila, ma anche di chi lo ha recuperato nel tempo: Joey Tribbiani. Attore che non riesce mai a raggiungere una vera e propria fama – se non grazie alla soap opera I giorni della nostra vita -, Joey non è certamente il personaggio più sveglio di Friends, vive in un mondo tutto suo e in numerose occasioni risulta un bambinone più che un uomo adulto. Il suo modo di fare è molto puro, spesso non si accorge di dire o fare cose che agli occhi degli altri risultano sconvenienti, e forse questo è ciò che gli ha permesso di essere così amato e di far così tanto ridere il pubblico. D’altra parte, però, non si può negare che il suo modo di fare con le donne forse oggi lo renderebbe molto meno amato alla luce del politically correct nelle serie tv, se non proprio da mettere alla gogna. Joey Tribbiani conquista un numero di donne inquietante con il suo celebre “How you doin’?” per poi andarci a letto e il più delle volte non ricordare nemmeno il loro nome il giorno dopo, cosa che lo rende l’unico tra i protagonisti di Friends a non aver avuto nel corso delle stagioni neanche una storia stabile e duratura. Joey è buono, ma il suo modo di porsi a volte non lo fa sembrare tale, e lo porta a sembrare una di quelle persone piene di sé dalle quali, soprattutto con la consapevolezza di oggi, stare alla larga.

2 – Barney Stinson (How I met your mother)

Barney Stinson (640×360)

Se Joey Tribbiani forse oggi sarebbe messo alla gogna, di certo questo destino spetterebbe a Barney Stinson, la cui costruzione vede proprio in Joey una fonte di ispirazione. Non si può negare che How I met your mother sia un po’ l’erede del nuovo millennio di Friends, e che come tale da questa abbia ereditato alcuni elementi fondamentali. Uno tra questi è l’amico donnaiolo – per l’appunto in questo caso Barney Stinson – ma in versione pro: Barney non è solo un uomo che ha molto successo con le donne, perché conquistarle è praticamente il suo obiettivo di vita. Il Codice dei Fratelli – il suo codice di comportamento – è basato in larga parte su ciò che si può e non si può fare con donne in qualche modo connesse ai propri amici (codice che lui per primo infrange), per non parlare poi del Manuale di Rimorchio nel quale inserisce le variegate strategie utilizzate con le oltre 200 donne che si è portato a letto o dell’umorismo a sfondo sessuale che è una parte importante della sua essenza. E anche se nelle ultime stagioni lo vediamo abbandonare questo stile di vita e mettersi alla conquista dell’amore vero, non si può negare che un personaggio che per buona parte di How I met your mother si comporta così oggi non sarebbe amato come un tempo.

3 – Howard Wolowitz (The Big Bang Theory)

Politically correct nelle serie tv
Howard Wolowitz (640×360)

Quando parliamo di umorismo con continui riferimenti alla sessualità non possiamo che parlare di Howard Wolowitz, tra i personaggi principali della celebre The Big Bang Theory. Tra i quattro scienziati attorno ai quali ruota la serie Howard è senza ombra di dubbio – soprattutto prima di incontrare Bernadette – quello che pensa in modo più ossessivo al sesso: ne parla in continuazione, fa battute su battute e addirittura arriva a costruire un braccio robotico con uno scopo non propriamente scientifico. Howard fa molta difficoltà a conquistare non solo per una questione legata al suo aspetto fisico, ma soprattutto per il suo modo di porsi, spesso fuori luogo proprio a causa delle sue continue battute. Ma essere nerd e innocuo lo ha reso (insieme ai suoi compagni ma un po’ più di loro) il personaggio perfetto per quella che è stata definita adorkable misogyny: le sue affermazioni spesso sessiste e misogine risultano divertenti proprio perché è uno come lui a pronunciarle. Insomma, se le sue battute fossero state affidate a un personaggio bello e di successo, magari il quarterback di un liceo, avrebbero avuto tutt’altra accoglienza. Ma se nel 2007, all’inizio di The Big Bang Theory, l’ironia del nerd Howard Wolowitz era più che accettata, forse con la sensibilità e il politically correct nelle serie tv di oggi gli autori ci penserebbero due volte a creare un personaggio come lui.

4 – Jim (La vita secondo Jim)

Jim (640×360)

Restiamo nel mondo delle sitcom con un altro personaggio che forse oggi non sarebbe amato quanto lo è stato dal 2001 al 2009, gli anni durante i quali è andata in onda La vita secondo Jim. Sto parlando ovviamente di Jim, il suo protagonista, una sorta di Homer Simpson in chiave umana. Il personaggio interpretato da Jim Belushi è – come si riconosce sempre alla fine di ogni puntata – un uomo buono e innamorato di sua moglie e della sua famiglia, ma racchiude in sé tutti gli stereotipi del capofamiglia pigro, bambinone e tradizionalista, poco propenso al cambiamento dal punto di vista tanto pratico quanto socio-culturale. Nelle sitcom familiari nate tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila non era per niente raro ritrovare un modo di fare così ironico e contemporaneamente conservatore tra i protagonisti, ma Jim è forse colui che lo porta avanti con maggiore convinzione, pur essendoci tra gli intenti della serie quello di sdoganarli. Jim dà vita con il suo umorismo e i suoi comportamenti a delle dinamiche che oggi sono considerate da abbattere molto più di quanto lo fossero all’epoca. E per quanto lo si ami ugualmente se contestualizzato, oggi sarebbe facilmente messo alla gogna.

5 – Chuck Bass (Gossip Girl)

Politically correct nelle serie tv
Chuck Bass (640×360)

Ultimo nome in questa lista, di certo non per minore importanza, è quello di Chuck Bass. E in questo caso non si tratta nemmeno di una “semplice” questione di politically correct nelle serie tv, quanto più di consapevolezza e amor proprio. Tra i protagonisti di Gossip Girl, Chuck è di certo quello che più assomiglia al classico stereotipo del “bello e dannato”: è affascinante, inquietantemente ricco e ha una lunghissima serie di problemi familiari che lo portano a essere non proprio tra le persone più mentalmente stabili che si possano incontrare. Quando Gossip Girl è andata in onda, con il suo modo di fare (e anche il suo aspetto, ovviamente) Chuck Bass ha fatto innamorare chiunque posasse gli occhi su di lui per più di cinque minuti, e questo per anni lo ha reso uno dei personaggi più desiderati della serialità di quel periodo. Ma col senno di poi forse l’amore nei suoi confronti oggi sarebbe ben più che ridimensionato. Per quanto sia a suo modo sinceramente innamorato di Blair, sono fin troppo numerose le occasioni nelle quali si comporta orribilmente con lei: la tradisce, arriva a essere violento, addirittura la vende per un albergo. Dire che è troppo sarebbe riduttivo. E se quindici anni fa tutto ciò era accettato e alla fine tutti volevamo il lieto fine per lui, ad oggi forse uno così lo preferirei dietro le sbarre.