Le migliori serie tv sono quelle che non si limitano a caratterizzare bene i loro protagonisti, ma ci regalano una descrizione dettagliata e a tutto tondo anche di quei personaggi secondari, come CeCe Drake di Pretty Little Liars, che riescono ad avere un ruolo fondamentale nonostante appaiano in un numero limitato di scene e occasioni.
Questo articolo è dedicato proprio a loro, i personaggi secondari delle Serie Tv che non si vedono, ma si sentono eccome, iniziando proprio da CeCe di Pretty Little Liars.
1) CeCe Drake – Pretty Little Liars
Attenzione: spoiler su Pretty Little Liars, avventuratevi nella lettura a vostro rischio e pericolo
Riamanere nell’ombra è senza dubbio una delle specialità di CeCe Drake, il volto che si cela dietro l’identità di A, e che ci ha tenuto con il fiato sospeso per ben sei stagioni prima di rivelare la sua identità (non senza una buona dose di trash).
Ma, parliamoci chiaro, Pretty Little Liars ci ha fatto impazzire anche per questo.
CeCe ha una storia turbolenta alle spalle, non a caso viene continuamente internata a Radley. È quasi impossibile descrivere in poche righe la personalità di CeCe e la sua storia, ma la cosa certa è che, anche se non l’abbiamo sempre vista sullo schermo, la sua presenza si è fatta sentire chiara e forte.
2) Bertram Cooper – Mad Men
Bert Cooper è uno dei soci della Sterling Cooper, un personaggio che in Mad Men appare poco, ma la cui presenza è imprescindibile come CeCe in Pretty Little Liars.
In un mondo in bilico sulle illusioni, Bert è l’uomo che riesce nel difficile compito di fare da ago della bilancia tra l’imprevedibilità di Roger Sterling (qui trovate 10 buoni motivi per amarlo) e la creatività senza regole di Don Draper.
Nel suo ufficio dalle tinte bohémien bisogna sempre lasciare fuori le scarpe e i preconcetti. Bert è un uomo buono, che sa bene quando stare nel dietro le quinte e quando, invece, intervenire con fermezza e a ricordarci che nella vita le cose migliori sono gratis.
3) Astrid – Fringe
In Fringe i protagonisti hanno un carisma ben distinto con cui è difficile competere. Ancor più difficile è gestire la personalità infantile e volubile di Walter. Ma c’è una persona che, ancor più di Peter, è sempre in grado di prendere in mano la situazione con risolutezza ma in punta di piedi.
Astrid è sempre lì, ma è una donna di poche parole e a volte quasi ci dimentichiamo della sua presenza, nonostante sia imprescindibile. Astrid ci insegna, con la dolce delicatezza che la contraddistingue, che si può fare la differenza anche rimanendo un passo indietro dalle luci della ribalta.
4) John Teller – Sons of Anarchy
A differenza di Astrid e CeCe di Pretty Little Liars, John Teller non appare (quasi) mai nello show, anche perché al tempo della narrazione il personaggio è già deceduto da tempo.
Ma il suo fantasma non ha mai smesso di infestare la mente di Jax, e la sua eredità morale è presente e tangibile nel club dei SAMCRO.
Il rapporto tra padre e figlio è uno dei cardini di Sons of Anarchy, non solo in relazione a Jax e suo figlio, ma anche e soprattutto tra John e Jax. Quell’ombra che segue Jax come una maledizione, quel suo essere così simile a suo padre e quella necessità impossibile di liberarsi da una prigionia che i suoi stessi geni gli hanno imposto.
5) Silvio Dante – I Soprano
Silvio Dante è uno dei miei personaggi preferiti de I Soprano, nonostante non sia uno dei personaggi principali.
Analogamente a Bert in Mad Men, anche lui è sempre un po’ nell’ombra, ma è la persona di cui Tony si fida maggiormente. Anche se la tempra di Silvio, con il suo grilletto facile e la sua passione per la gestione di denaro sporco, è ben diversa da quella di Bert. Ma, nonostante questo, si rivela l’uomo più affidabile del clan di Tony.
Proprio la sua personalità più bilanciata fa sì che il personaggio venga fuori lentamente, lontano dal pittoresco e appariscente carisma di Chris e Paulie.
Pensare che i piani iniziali prevedevano che l’attore e musicista Steven Van Zandt interpretasse proprio Tony Soprano, ruolo affidato poi all’indimenticato James Gandolfini.
6) Billy Chenowith – Six Feet Under
Billy Chenowith è un personaggio complesso, come tutti in Six Feet Under. Alan Ball è un genio assoluto, e con questa serie capolavoro ce ne ha dato ulteriore prova. Ogni personaggio è caratterizzato nei minimi dettagli, anche quando non si tratta di uno dei membri della famiglia Fisher.
È il caso di Billy, fratello di Brenda, con cui condivide il peso di avere due genitori che non hanno mai imparato a crescere dei figli. Billy è mentalmente ed emotivamente instabile, e anche se non è sempre presente nei vari episodi il suo personaggio ha un impatto importantissimo.
Soprattutto in relazione a Nate e Claire: nel primo caso come riflesso del suo rapporto ossessivo con Brenda, e nel secondo caso per la sua relazione tossica con Claire, che finisce per danneggiare entrambi sotto tanti punti di vista.
7) Harry Morgan – Dexter
In questo caso il discorso è analogo a quello fatto parlando di Jax e John Teller. Anche Harry, infatti, non è in vita al tempo in cui avvengono le vicende. Per Dexter, però, il fantasma assume concretezza.
Dexter è impegnato a gestire i suoi demoni, e l’unico metodo che conosce per farlo è quello insegnatogli da suo padre Harry. Ha imparato a indirizzare i suoi istinti oscuri verso la feccia del mondo, per ripulire la società da quegli esseri umani che di umano non hanno più niente.
Senza Harry Morgan Dexter non sarebbe Dexter.
8) Katherine – The Vampire Diaries
Katherine è la donna che ha dato inizio a tutta la storia. Amante dei fratelli Salvatore è colei che li trasforma in vampiri anni prima, nonché copia spiccicata di Elena. Nella serie compare solo occasionalmente, ma quando lo fa è sempre puro caos.
Ha una forte influenza sulla mente di Elena, vittima del suo carisma irresistibile. Non a caso la stessa Nina Dobrev dà il suo meglio quando veste i panni di Katherine.
9) Bob – Twin Peaks
Bob è uno dei personaggi più inquietanti delle serie tv. È un’entità malefica che si impossessa delle persone facendogli compiere ogni tipo di atrocità.
Rappresenta la malvagità allo stato puro, e a rendere il tutto ancora più terrificante c’è l’attore Frank Silva, che al tempo non era propriamente un attore.
Robert aka Bob è il re della Loggia Nera, il covo del Male. È il personaggio perfetto, nato dal puro caso. Anche se questa volta il Caso ha il nome di David Lynch e il volto di Frank Silva, il quale al tempo stava semplicemente arredando la camera di Laura Palmer, da buon scenografo qual era.
Pensandoci adesso, cosa mai sarebbe stato Twin Peaks senza il suo Bob?!