Non sempre si trovano persone disposte a parlare dei loro periodi più bui. Eppure spesso raccontare agli altri la propria esperienza può essere un ottimo modo per aiutare chi sta passando ciò che noi abbiamo provato sulla nostra pelle. Un discorso che vale in molti ambiti, compreso quello dei disturbi alimentari. Alcuni attori, come la protagonista di Pretty Little Liars, Troian Bellisario, hanno deciso di condividere la loro storia, eliminando dei tabù troppo spesso diffusi riguardo a questa patologia.
I 10 attori presenti in questa lista sono riusciti a mettersi a nudo davanti ai loro fan e, senza alcun timore, hanno condiviso anche le parti meno belle della loro vita, lanciando un importante messaggio di sensibilizzazione verso una patologia che oggi colpisce numerose persone, soprattutto donne, e che è tanto diffusa soprattutto all’interno del mondo dello spettacolo, dove lo stress legato al bisogno di apparire sempre perfetti si rivela essere un fertile terreno per disturbi di questo tipo.
Leggere la storia della protagonista di Pretty Little Liars e degli altri attori che hanno scelto di raccontarsi a tutto tondo, può allora essere un ottimo modo per conoscere e combattere il mostro dei disturbi alimentari.
1) Demi Lovato
Dei suoi disturbi alimentari Demi Lovato non ha mai fatto mistero. L’ex star Disney, infatti, ha sempre parlato apertamente del suo problema con la bulimia, scegliendo di condividere fin da subito la sua esperienza.
La fama raggiunta quando era ancora solo una ragazzina e le pressioni di un lavoro che la tenevano sempre sotto i riflettori non sono stati facili da affrontare per l’attrice, che è caduta anche nell’abuso di droghe e farmaci.
Eppure la donna non si è mai arresa, continuando a combattere per imparare ad amare se stessa. Nel 2010 la prima vittoria, una guarigione purtroppo però non definitiva. Ancora oggi Demi Lovato affronta ricadute e periodi difficili, ma continua a farlo a testa alta, senza mai arrendersi.
Proprio sui disturbi alimentari si incentrerà la nuova serie della NBC, Hungry, di cui Demi Lovato è produttrice esecutiva e protagonista. La sua arte, così, diviene un mezzo per diffondere un messaggio di speranza e di incoraggiamento a tutti i giovani che come lei affrontano ogni giorno una dura battaglia per imparare ad accettarsi e a prendersi cura di sé.
2) Christina Ricci
L’anoressia l’ha colpita durante l’adolescenza, ma Christina Ricci è riuscita a vincere la sua battaglia. Ora, con la sua testimonianza, vuole dare un importante contributo nella lotta contro questo male.
Se si comincia a pensare ossessivamente al proprio corpo e a come ti vede la gente, allora sicuramente è il momento di cercare velocemente qualche tipo di terapia o di aiuto.
Ospite nel programma televisivo The Talk, l’attrice si racconta. Parla dell’importanza di cercare aiuto, di cogliere subito i primi segnali. Spiega che parlarne e condividere la propria esperienza è un aiuto importante, soprattutto in un mondo che tende a normalizzare ciò che invece non dovrebbe essere considerato sano.
Lei, d’altronde, è l’esempio vivente di come un supporto adeguato e una terapia immediata possano portare a una guarigione totale. La sua storia è un invito ad abbattere le barriere del silenzio, a non avere vergogna.
Sono stata fortunata. Ne ho sofferto per circa un anno e mezzo. Ma sono stata in terapia molto presto e sono riuscita a superarla.
3) Troian Bellisario
Anche la star di Pretty Little Liars, Troian Bellisario ha sofferto di disturbi alimentari
La Bellisario ha voluto raccontare la sua storia tramite un lungometraggio, Feed, dai lei prodotto e recitato. Un progetto difficile da realizzare, per via del fortissimo coinvolgimento emotivo della donna che, tramite la sua arte interpretativa, ha voluto ripercorrere il suo passato.
L’anoressia l’ha colpita quando era ancora una studentessa delle superiori, aveva iniziato a smettere di mangiare, a non volersi bene.
In quel periodo qualcosa stava cambiando, è come se avessi improvvisamente provato un’incapacità di prendermi cura di me stessa. Quando soffri di anoressia ti presenti come se tutto è perfetto, ma in realtà ti stai uccidendo piano piano.
Fondamentale il supporto degli amici e dei familiari che hanno permesso alla Spencer di Pretty Little Liars di imboccare la strada della terapia. Ma il vero punto di svolta è stato l’incontro con un alcolista che l’ha aiutata a comprendere il vero motivo del suo disturbo.
Soffocare i propri sentimenti, seppellire i problemi: è questo ciò che molto spesso tenta di fare chi soffre di anoressia. Capire questo è il primo passo per affrontare la malattia.
4) Jane Fonda
Una vera e propria combattente, un’attivista politica e una celebrità a tutto tondo: Jane Fonda è un’icona nel mondo dello spettacolo.
Eppure per la star la vita non è stata tutta rose e fiori. La sua storia è la dimostrazione che tutti, famosi e non, possiamo affrontare paure, mancanza di autostima e periodi bui e che solo in noi stessi possiamo trovare il salvagente in grado di tenerci a galla.
Non solo ricchezze e momenti di gloria, la strada del successo è costellata anche da innumerevoli ostacoli, stress e tanta fatica. La ricerca costante di una perfezione apparente spinge a trascurare il benessere più vero e intimo, la felicità si trasforma in un sorriso in una foto anche quando dentro tutto sembra appassire.
Quando, poi, si vive in una famiglia come quella Fonda, in cui il padre è una celebrità e la madre affronta gravi problemi personali che culminano in un tragico suicidio, lo stress arriva a raggiungere livelli impensabili. Ecco, allora, che si rischia di cadere in comportamenti scorretti, in abitudini autodistruttive che sembrano diventare l’unico mezzo per esternare il dolore che si ha dentro.
Anche una battagliera come Jane Fonda è caduta in questo pericoloso gioco, arrivando ad essere un’adolescente bulimica e ossessionata dall’aspetto. Ad alimentare il suo disturbo fu proprio il padre, che non mancava mai di criticare il suo fisico.
Gli anni, però, hanno permesso all’artista di imparare una grande lezione e di riuscire finalmente a convivere in pace con se stessa, accettandosi per quella che è.
Devo lavorare ogni giorno per accettarmi per quella che sono e non è facile per me, è una lotta continua perché sono cresciuta in un tempo in cui le donne erano come tante gatte in competizione tra loro, pronte ad abbattersi a vicenda per conquistare l’ammirazione di un uomo. Ma oggi le cose sono cambiate e non c’è limite a ciò che possiamo realizzare se collaboriamo tutte insieme.
5) Hilary Duff
Non solo dal cast di Pretty Little Liars, ma anche dall’universo delle star Disney arrivano diverse testimonianze sui disturbi alimentari.
Durante l’adolescenza, tra i 17 e i 19 anni, Hilary Duff ha subito numerose pressioni sul suo fisico. Non solo i giornali, ma anche sul set l’attrice si sentiva continuamente rivolgere critiche relative al suo aspetto, inviti a modificare la sua alimentazione in modi non sani.
Grossa, così veniva definita, e quelle parole pesavano su di lei come macigni tanto grossi da portarla fino all’anoressia. Un esempio di come il body shaming possa distruggere un individuo, soprattutto se giovane.
Ma l’attrice non ha lasciato che le critiche avessero la meglio e, dopo alcuni anni bui, è riuscita a superare l’anoressia. Il suo passato l’ha resa forte, tanto che nessun insulto riesce più a scalfirla.
Ma a tutti coloro che continuano a bullizzare, l’attrice manda messaggi importanti tramite il suo Instagram, provando a spiegare quanto crudele e pericoloso possa essere questo atteggiamento e quanto importante sia per chi ne è vittima non dargli alcun peso.
6) Christopher Eccleston
Le storie di uomini che raccontano i loro disturbi alimentari sono davvero rare da sentire e, purtroppo, la ragione non si trova nel fatto che questo problema non affligga anche la popolazione maschile.
Nonostante sia vero che queste patologie colpiscono maggiormente le donne, infatti, anche gli uomini ne sono spesso colpiti. Un fenomeno di cui, però, si parla troppo poco a causa dell’ingiustificata vergogna che circonda queste situazioni.
Proprio per questo, testimonianze come quella di Christopher Eccleston sono di fondamentale importanza, in quanto possono aiutare tutti i ragazzi che soffrono di questi disturbi a trovare il coraggio di ammettere il loro problema e quindi di affrontarlo.
Così, dopo anni di silenzio, l’attore ha deciso di raccontare la sua storia in un’autobiografia, I Love The Bones Of You, che ripercorre la sua lotta contro l’anoressia e la depressione e si sofferma proprio sulla difficoltà per un uomo nel rivelare queste situazioni.
Molte volte ho voluto confessare di essere anoressico e affetto da dismorfofobia da una vita, ma non l’ho mai fatto, perché ho sempre pensato che fosse uno sporco segreto, visto che sono del Nord, sono un maschio e faccio parte della classe operaia.
7) Lucy Hale
Ancora una volta è dal cast di Pretty Little Liars che arriva una testimonianza relativa ai disturbi alimentari.
A differenza di Troian Bellisario, sua collega sul set di Pretty Little Liars, Lucy Hale non ha parlato in maniera molto approfondita dei suoi problemi di anoressia.
Qualche breve cenno durante le interviste, però, è stato rivolto a quel periodo della sua vita che oggi Lucy sembra avere superato alla grande. Secondo le sue dichiarazioni a portarla alla malattia fu l’ossessione per il fisico, una volontà di dimagrire e avere un colpo perfetto talmente forte da spingerla a non mangiare per giorni e a buttarsi in modo ossessivo sullo sport.
Non ho mai parlato di questo, ma io sarei stata anche giorni senza mangiare.
O forse avrei mangiato un po’ di frutta per poi stare in palestra per tre ore.
Oggi l’attrice sembra aver completamente superato il suo problema e a coloro che continuano a rivolgerle critiche sui social risponde con durezza, sottolineando la gravità di certe affermazioni.
8) Demi Moore
Dipendenza da farmaci e disturbi alimentari hanno colpito più volte la celebre Demi Moore, che alle spalle ha anche diversi ricoveri e lunghe terapie di recupero.
Un percorso di autodistruzione, così lei stessa definisce quel buio periodo che l’ha portata a compiere gesti estremi. Percorso che, fortunatamente, sembra essersi concluso. Oggi Demi Moore è tornata a stare bene, grazie al supporto delle persone a lei più vicine e di persone competenti a cui ha chiesto aiuto.
Premiata Donna dell’anno al Peggy Albrecht Friendly House’s 29th Annual Awards, l’attrice ha raccontato la sua esperienza, intenzionata a dare il suo contributo a chi come lei si trova in difficoltà.
Non valevo nulla per me stessa. E questo percorso autodistruttivo, molto rapido, mi stava portando ad un punto di non ritorno. E all’improvviso senza sapere bene perché, forse grazie ad una mano da lassù, persone che conoscevo a malapena mi hanno preso sotto la loro ala e mi hanno offerto un’opportunità. Mi hanno dato la possibilità di rimettere in sesto la mia vita prima che distruggessi tutto. Ovviamente hanno visto in me più di quanto io stessa vedessi. E sono tremendamente grata perché senza quell’opportunità, se loro non avessero creduto in me, oggi non sarei qui. In un momento di ardua battaglia per me, ho confidato ad una saggia insegnante la mia paura di non essere abbastanza. E lei mi ha detto. ‘Non sarai mai abbastanza brava, ma puoi conoscere la misura del tuo valore. Metti giù il misurino‘.
9) Lindsay Lohan
Risale al 2006 l’intervista che Lindsay Lohan ha rilasciato per Vanity Fair in cui ha confessato di aver sofferto di disturbi alimentari.
La bulimia l’ha colpita quando era ancora giovanissima, un problema che si è unito a una forte dipendenza da alcool e droghe che hanno messo in serio pericolo la sua vita.
È a Lorne Michaels e Tina Fey, produttori e scrittori del Saturday Night Live che la donna deve la sua gratitudine. L’attrice, infatti, racconta che furono loro a organizzare un vero e proprio “intervento” prima delle riprese, allo scopo di convincerla ad affrontare il suo problema e a dare una svolta alla sua vita.
Proprio da lì iniziò la battaglia della Lohan per rimettersi in piedi, un percorso che prese il via proprio dall’ammissione pubblica del suo problema, dalla capacità di dare un nome alla sua malattia. Seguì una riabilitazione che riuscì in poco tempo a dare ottimi frutti, portando la donna verso una nuova vita di salute e benessere.
10) Camila Mendes
La popolarità è arrivata grazie a Riverdale e con essa per Camila Mendes è arrivata anche l’occasione per dare voce ad alcuni importanti messaggi. L’attrice, infatti, ha deciso di utilizzare la sua fama per sensibilizzare su alcuni argomenti a lei cari, tra i quali anche i disturbi alimentari.
Il suo impegno nella lotta a questo problema lo dimostra già con la sua adesione al Project Heal, una fondazione nata con lo scopo di dare supporto a tutti coloro che soffrono di disordini alimentari e a garantire a tutti l’accesso alle cure.
Ma un contributo in più alla causa è giunto proprio dalla sua stessa esperienza. Camila Mendes, infatti, ha scelto di raccontarsi a cuore aperto ai suo fan, ammettendo di aver sofferto lei stessa di disturbi alimentari e fornendo importanti consigli a chi vive lo stesso incubo.
Penso sia più importante essere pazienti con se stessi e accettare i sentimenti negativi per quello che sono e non lasciare che ti controllino. Devono essere riconosciuti. Non penso si dovrebbe fingere che sia tutto a posto o fingere di essere al 100% quando non ti senti al 100%. Per me, è sempre bello quando riconosco che mi sento giù o che mi sento insicura di me stessa, perché poi mi aiuta a separarmi da quella sensazione. La cosa migliore che ho imparato quando andavo in terapia per il mio disturbo alimentare è che spesso essi hanno a che fare con qualche tipo di desiderio da controllare. Quando ti senti insicura con il tuo corpo, senti di aver perso il controllo. Invece di cercare di controllare il corpo o provare a fare esercizio fisico o fare qualcosa che mi farà sentire meglio fisicamente, cerco di controllare un altro aspetto della mia vita. Ad esempio, pulire casa mia mi porta pace. Mettere le cose in ordine mi fa sentire più sicura. Mi mette semplicemente in contatto con il mio ambiente e mi porta fuori da me stessa, e alla fine di solito mi sento meglio. Penso che si tratti di distrarsi con un altro compito che non ha nulla a che fare con l’insicurezza.