La recente notizia riguardante l’ingresso di Quentin Tarantino nel mondo delle serie tv in qualità di creatore si è diffusa molto rapidamente (ne abbiamo parlato in questo articolo). Il piccolo e il grande schermo sono due mondi paralleli ed è raro che un regista di enorme calibro come l’autore de Le Iene si dedichi alla televisione e decida di sospendere il lavoro nell’ambiente cinematografico.
Durante la sua carriera, il cineasta statunitense ha preso parte ad alcune serie tv come attore, regista e autore, ma non si è mai cimentato nella creazione di uno show, fino ad ora.
La forte curiosità del pubblico sul progetto Bounty Law era inevitabile, così come le grandi aspettative sulla qualità della serie. Sebbene in epoca moderna la televisione non venga più considerata come un’arte gerarchicamente inferiore rispetto al cinema, è chiaro che uno show firmato da Quentin Tarantino abbia un fascino particolare. Tuttavia non si conosce ancora la data di pubblicazione dello spin-off di C’era una volta… a Hollywood e, in attesa di scoprire altri dettagli, potrebbe essere interessante ricordare le occasioni in cui il regista ha diretto gli episodi di alcune celebri serie tv.
Quentin Tarantino è stato dietro la macchina da presa nell’episodio 1×24 di E.R. – Medici in prima linea.
Lo show che ha contribuito alla notorietà di George Clooney è arrivato fino alla quindicesima stagione e la regia del penultimo episodio del primo capitolo è stata affidata all’autore di Pulp Fiction. La puntata 1×24 – Motherhood è andata in onda nel 1995 sulla NBC e, come si intuisce dal titolo, è incentrata sul tema del rapporto madre-figlio. Nelle scene riprese da Quentin Tarantino si intrecciano perfettamente storie diverse che trovano un equilibrio alla fine, nel bene e nel male.
I primi due legami di maternità riguardano la sorella di Susan, Chloe, che partorisce una bambina ma non è in grado di occuparsene. La protagonista cerca di aiutarla e convince i genitori a prendersi cura della piccola, anche se questi ultimi rifiutano di accogliere la neo-mamma. Invece il terzo rapporto madre-figlio si riferisce a Benton. Il dottore riceve una chiamata dalla casa di cura in cui è ricoverata la madre e scopre che la donna è deceduta. Peter avverte dei forti sensi di colpa nei confronti dell’anziana, perché sente di averla abbandonata in favore della carriera.
In questo clima in cui la vita e la morte si alternano, il celebre regista aggiunge un tocco di crudeltà in più inserendo grandi quantità di sangue ogni volta che ne ha l’occasione.
Nel 2005 Quentin Tarantino ha diretto un episodio di CSI – Scena del crimine.
L’autore di Bounty Law è un grande fan del dramma poliziesco ideato da Anthony E. Zuiker e, durante la programmazione dello show, ha espresso il desiderio di lavorare a una puntata. Chiaramente non è stato scelto un episodio qualunque, ma uno dalla trama particolarmente crudele.
Si tratta del finale della quinta stagione di CSI – Scena del crimine, intitolato Sepolto vivo (Grave Danger). Durante le riprese la troupe si è resa conto che la quantità del materiale a disposizione era troppa, ma tagliare le scene era fuori discussione. Per questo motivo l’epilogo della quinta stagione della serie è stato diviso in due parti della durata complessiva di 90 minuti ed è stato distribuito in edizione home video dalla DNC con l’aggiunta di contenuti speciali.
In Sepolto vivo la squadra di Grissom deve indagare su un caso diverso dal solito, perché uno dei protagonisti (Nick) viene attirato con l’inganno in una falsa scena del crimine. L’agente viene rinchiuso in una bara di plexiglas sepolta sotto terra, dotata di condotti d’areazione e di alcuni dispositivi di comunicazione. Gli altri agenti della scientifica, infatti, possono ascoltare il collega e vederlo tramite una webcam.
L’impronta del regista statunitense in questa puntata è inconfondibile.
Per 90 minuti la macchina da presa segue Nick in ogni fase della vicenda. I lunghi piani sequenza sul protagonista, infatti, sono una prerogativa di Tarantino e qui si adattano perfettamente alla trama. La telecamera è puntata spesso per vari minuti consecutivi sull’agente intrappolato nella bara, in modo tale da permettere allo spettatore, affezionato al personaggio ormai da anni, di stargli vicino in un momento così critico.
L’episodio segue il progressivo crollo mentale di Nick con un crescendo di tensione causato dalla mancanza d’aria, seguita dalle crepe sul plexiglas, dalle formiche carnivore che mordono il protagonista e, infine, dal pericolo dell’esplosione preceduto da un breve momento di sollievo. E c’è anche un’altra chicca di Quentin Tarantino inserita nell’episodio.
In molti film del regista come Pulp Fiction, la saga di Kill Bill e C’era una volta… a Hollywood, è presente la tecnica chiamata trunk shot. L’artista è solito riprendere i personaggi dal cofano della macchina o da altri luoghi simili e qui fa lo stesso dalla bara dove è rinchiuso Nick. Quando Grissom trova il collega, lo vediamo attraverso il coperchio mentre cerca di togliere la terra in eccesso, dalla stessa prospettiva della vittima.
Il prossimo esperimento televisivo del cineasta sarà lo spin-off di C’era una volta… a Hollywood.
Dopo il successo del suo ultimo film, Tarantino ha dichiarato di voler sospendere l’attività di regista cinematografico per concentrarsi su altro (ne abbiamo parlato qui). Nel frattempo l’autore ha già scritto la sceneggiatura di cinque episodi ispirati a Bounty Law, la serie mostrata nel recente successo con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie.
Credo sia arrivato il momento di entrare nel terzo atto della mia vita. Intendo accostarmi di più alla scrittura, vorrei essere un padre e un nuovo tipo di marito. E poi penso che dirigere un film sia una cosa da giovani. Il mondo del cinema sta cambiando e io faccio parte della vecchia guardia.