Il catalogo di RaiPlay vanta una selezione di serie tv originali e non (ecco 4 Serie tv americane che potete vedere su RaiPlay), lungometraggi e documentari che la maggior parte del pubblico italiano ignora. La scelta di cosa vedere in tv diventa anno dopo anno sempre più difficile. Il numero delle piattaforme di streaming aumenta e il catalogo Rai delle serie tv, apparentemente, non sembra allettante come quello delle sue rivali. Nonostante la piattaforma – secondo Wikipedia – abbia raggiunto nel gennaio 2020 i 6 milioni di utenti attivi, molte delle serie tv di RaiPlay sono ancora semi-sconosciute ai più. Non certo per mancanza di qualità, ma perché spesso risentono del successo di titoli altisonanti, complice anche la messa in onda in fasce orarie più succose, come Doc o Un Professore. Le cinque serie tv che vogliamo consigliarvi oggi non sono assolutamente sconosciute, eppure chi le ha viste ha sempre l’impressione che nessun altro le conosca, finendo per domandarsi: “come è possibile che l’abbia vista solo io?”. Si tratta di cinque prodotti di qualità molto gradevoli, di cui però se parla troppo poco e che non godono della visibilità che meritano. Se siete stanchi dei soliti titoli perennemente sulla bocca di tutti – se non le avete ancora recuperate – vediamo se queste cinque serie tv italiane e non soddisferanno la vostra curiosità seriale.
Nudes (2021) – RaiPlay
Il primo prodotto del catalogo RaiPlay che vi consigliamo è l’italianissima Nudes, la prima serie italiana sul revenge porn. Approdata sul catalogo nell’aprile del 2021, la serie è tratta dall’omonimo teen drama norvegese del 2019 e affronta una problematica che purtroppo colpisce sempre più persone. Prodotta da Rai Fiction e Bim (per il momento) si compone di una sola stagione di dieci brevi puntate, di circa venti minuti ciascuna, e affronta la stessa problematica da tre punti di vista ben distinti. La regista, Laura Lucchetti, e la sceneggiatrice, Emanuela Canonico, hanno infatti optato per una soluzione antologica efficace, scegliendo tre storie diverse per donare allo spettatore un quadro esaustivo del problema.
Lontana da pietismi e da sterili cliché, Nudes ci porta nelle vite di Vittorio (Nicolas Maupas), Sofia (Fotinì Peluso) e Ada (l’esordiente Anna Agio), appena sconvolte da un accadimento drammatico e irreversibile. In questa recensione senza spoiler vi avevamo già fornito delle ottime motivazioni per recuperare l’italianissima Nudes, un prodotto sull’adolescenza che però riesce a parlare anche agli adulti. Il progetto nasce appunto da finalità educative, o meglio, preventive. Dagli studi emerge, infatti, che il modo più efficace per arginare il problema, cioè la diffusione non autorizzata di materiale esplicito per scopi vendicativi o diffamatori, sia attraverso la prevenzione. Capire l’origine da cui nasce il problema e le sue dinamiche sarebbe dunque il primo passo per mettersi al riparo. Nudes ha un ritmo angosciante, ma sa anche quando allentare la tensione. Mescola una narrazione thriller alle caratteristiche tipiche del teen drama, ma non è mai banale né scontata. Non si tratta di una visione rassicurante, certo. Sebbene si mantenga a debita distanza delle prediche, attraverso i protagonisti riesce a toccare lo spettatore nel profondo e, si spera, a metterlo in guardia.
Passeggeri notturni (2020)
Claudio Gioè (Il capo dei capi) e Nicole Grimaudo (Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo) sono i protagonisti principali di questo insolito giallo tratto dai racconti di Gianrico Carofiglio, contenuti nelle raccolte dell’omonimo romanzo e Non esiste saggezza. Prodotta da Anele e Rai Fiction, rispetto ai prodotti di casa Rai, Passeggeri notturni risulta una serie decisamente sperimentale, dai toni noir e introspettivi. I dieci episodi di tredici minuti ciascuno partono da una premessa semplice: raccontare la vita degli altri. Lo speaker radiofonico Enrico (Gioè) conduce un programma su RadioFuturo, dove ogni sera per due ore intrattiene il pubblico raccontando le storie di chi telefona in diretta, che abbina con sapienza a dei brani musicali scelti per l’occasione.
Passeggeri notturni è appunto il titolo del programma radiofonico, dove i radioascoltatori possono trovare intrattenimento, conforto, ma anche consigli. Ma non sempre così appropriati. Tra il senso di colpa per un consiglio sbagliato, segreti e incontri misteriosi, come quello con Valeria (Grimaudo), la trama diventerà sempre più cupa. Nel cast troviamo tanti altri attori italiani di talento, ognuno con la sua storia, come Alessandro Tiberi (Boris), Ivana Lotito (Gomorra) e Gianmarco Tognazzi (Tutta colpa di Freud). Seppur breve, la serie merita di essere recuperata per il suo carattere insolito, i toni eleganti e raffinati, ma soprattutto perché è un tentativo ben riuscito di portare la letteratura anche in televisione. Per usare le parole del suo regista, Riccardo Grandi (La Linea D’Ombra):
Passeggeri notturni è un racconto di vita vissuta che esplora il tema della giustizia in tutte le sue sfaccettature, rappresentata nelle difficili scelte morali dei vari personaggi.
FAM (2019) – RaiPlay
Lasciamo l’Italia per una sit-com statunitense di una stagione, disponibile sul catalogo di RaiPlay. Prodotta dalla CBS, ideata da Corinne Kingsbury (In The Dark, The Newsroom) e diretta da Scott Ellis (Weeds, La fantastica signora Maisel), FAM non è certo la migliore sit-com che troverete in circolazione, ma se siete alla ricerca di una serie leggera e scorrevole, questa fa decisamente al caso vostro. La trama è fresca e convincente. Le battute sono divertenti e le situazioni sono spassose. La presenza di un linguaggio colorito e di dinamiche piuttosto moderne però non sono sufficienti a renderla una sit-com progressista, come le premesse suggerivano. Nel complesso infatti resta una storia piuttosto convenzionale. Purtroppo la presenza di qualche battuta più spinta ed imprevisti sconvenienti non la rendono un prodotto originale, come sembrava. Considerato il cast appetitoso e la trama incentrata sulla storia di una coppia mista, FAM avrebbe potuto fare molto di più in termini di innovazione, ma offre comunque un intrattenimento piacevole.
Clem, interpretata da Nina Dobrev (The Vampire Diaries) sta per sposare Nick (Tone Bell, Disjointed), un affascinante professore di letteratura. Come dice il detto, quando ci sposiamo, sposiamo anche la famiglia del nostro partner. E quella di Clem non è certo la famiglia ideale. La famiglia di lui, composta dalla terapista Rose (Sheryl Lee Ralph) e Walt (Brian Stokes Mitchell), una star di Broadway, è perfetta mentre la famiglia della sposa è un disastro. Subito dopo le nozze, Nick farà malauguratamente i conti con una cognata sedicenne scapestrata, Shannon (Odessa Adlon, Grand Army) e suo padre, Freddy (Gary Cole, The Good Wife). Quest’ultimo è un detective rozzo e ottuso che non sembra conoscere né la Legge né le buone maniere: di sicuro uno dei motivi principali per dare un’occasione alla sit-com.
Foodie Love (2019)
Facciamo un piccolo salto in Spagna, con questo dramma romantico che mescola con intelligenza amore, passione e gastronomia. Dopo essersi conosciuti su un’app di incontri per buongustai, Laia Costa, Ella (cioè “Lei”) un’editor, e Guillermo Pfening, il matematico Él (cioè “Lui”), si innamorano. Oltre alla passione per il cibo però condividono anche un passato sentimentale che ha lasciato a entrambi delle ferite mai guarite. Non sapremo mai troppo dei due protagonisti, di cui non conosceremo neppure il nome, ma puntata dopo puntata avremo quasi l’impressione di conoscerli intimamente, per quello che conta davvero, attraverso i loro segreti, le parole non dette e le loro insicurezze. Foodie Love, sebbene la leggerezza apparente dei temi che propone, è una storia profonda, che non manca mai di far riflettere lo spettatore. Insieme a Lui e Lei, compiamo così un viaggio culinario tra la Barcellona dei café e del jamon, ma anche della cucina internazionale e di quella più raffinata.
Creato, scritto e diretto da Isabel Coixet, il drama – ancora in corso – si compone di una stagione di otto intensi episodi ed è certamente un piccolo gioiello della serialità europea da recuperare assolutamente, anche se non siete amanti del genere. La serie è magnetica, i dialoghi sono asciutti, sebbene siano scritti con accuratezza e maestria. L’abbinamento tra cibo e passione non è certo una novità, ma quando la scrittura è sublime e la recitazione e la fotografia rapiscono, la trama non ha molta importanza e la semplicità diventa la caratteristica più apprezzabile. Se Foodie Love fosse una pietanza, sarebbe senza dubbio un piatto agrodolce, difficile da digerire, con note speziate e un retrogusto dolceamaro, considerando il finale… di cui ovviamente non vi anticiperemo nulla.
140 secondi (2015)
Ritorniamo in Italia con l’ultima proposta. 140 secondi, la quinta della nostra lista delle serie tv che sembra quasi che nessuno abbia ancora visto, è disponibile sul catalogo di RaiPlay con una stagione (ma la serie è ancora in corso) composta da quindici brevissimi episodi. Nata come web serie, 140 secondi è ideata, scritta, diretta e interpretata da Valerio Bergesio. Il numero del titolo, 140, allude sia al limite delle battute disponibili su Twitter, sia alla durata di ogni singolo episodio. In appena due minuti, infatti, ogni puntata traccia uno schizzo tragicomico delle problematiche giovanili più comuni, dal lavoro di m***a alla crisi, passando per le cene di classe fino ai primi appuntamenti. L’acquisizione del prodotto è mossa certamente dalla volontà di svecchiare il catalogo di Mamma Rai, favorendo contenuti più giovanili, capaci di parlare anche a un pubblico compreso tra i 15 e i 30 anni.
Il ritmo degli episodi è frenetico, del resto non c’è molto tempo a disposizione, e dona alla narrazione un taglio pimpante, ma anche esasperante e gustosamente demenziale. Il protagonista, Jacopo Alighieri, ci trascina nella sua giornata, fatta di piccole e comunissime situazioni. Un’epopea quotidiana di un ragazzo qualunque che come tutti noi è alle prese con i pericoli e le insidie sociali, le sfide, le aspettative e i fallimenti. Quindici pillole veloci e indolori che strappano molti sorrisi e ci fanno sentire meno soli, in un mondo frenetico dove tutti ci rincorriamo, ma raramente ci ascoltiamo e comprendiamo davvero.
Queste sono 5 serie tv piacevoli e accattivanti, presenti sul catalogo di RaiPlay che vi consigliamo vivamente di recuperare, se ancora non l’avete fatto. È difficile capire perché non se ne parla abbastanza, sono degli ottimi prodotti, decisamente sprecati per restarsene in disparte.