Non sempre essere sul pezzo con le serie tv è facile. Ce ne sono tante, mai troppe certo, però conoscere tutto è pressoché impossibile. Ecco perché abbiamo pensato bene di farvi un recap di quelli che sono i remake di serie tv più difficili da scovare. Non parliamo di casi eclatanti come Noi, la versione italiana dall’americana This Is Us, ma di quelli di cui la maggior parte degli spettatori ignora l’esistenza.
Ecco 5 remake di Serie Tv che forse non sapevi fossero un remake di una serie straniera:
1) Tutto può succedere
I family drama riescono ad avere un pubblico estremamente diversificato e ampio, ed è per questo che Tutto può succedere ha ottenuto un certo apprezzamento da parte del pubblico italiano. Si tratta dell’adattamento italiano della serie televisiva statunitense del 2010 Parenthood, creata da Jason Katims e trasmessa sulla NBC per sei stagioni, a sua volta ispirata al film Parenti, amici e tanti guai di Ron Howard. Andata in onda per 3 stagioni, la sua versione italiana racconta le vicende dei Ferraro, una numerosa famiglia che vive nei pressi di Roma. Nonno Ettore e sua moglie Emma sono un punto di riferimento per i quattro figli Alessandro, Sara, Giulia e Carlo e le loro famiglie. La loro quotidianità è costellata di difficoltà comuni ma la trama affronta anche tematiche più delicate tra cui la salute mentale, una delle meno “esplorate” nel panorama seriale purtroppo.
Non ci troviamo sicuramente davanti ad un prodotto innovativo, al contrario non vediamo un grande sforzo compiuto al fine di renderlo più interessante e realistico. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui la serie dopo sole tre stagioni, al contrario delle sei americane, si è conclusa. Apprezzabilissima sicuramente la sigla iniziale scritta da Giuliano Sangiorgi, frontman de I Negramaro e interpretata dalla band salentina. Le premesse c’erano tutte ma fare di più avrebbe rappresentato il vero valore aggiunto, specie nel momento in cui si sceglie di partire da qualcosa già creato da altri prima!
2) Braccialetti Rossi
Tra i remake di serie tv più noti di sempre abbiamo Braccialetti Rossi, la versione italiana della serie spagnola Polseres vermelles, ispirata alla storia vera dello scrittore spagnolo Albert Espinosa che, malato di cancro per dieci anni, è riuscito a guarire e a raccontare la sua esperienza in un libro. Il titolo della seria rappresenta il nome del gruppo di giovanissimi ragazzi che instaurano un meraviglioso rapporto di sostegno reciproco, condividendo momenti ed emozioni dettate non solo dalla condizione da cui sono accomunati ma anche dalla fase adolescenziale che stanno attraversando. Non c’è un vero protagonista, proprio perché ognuno di loro consente a questa famiglia nata tra le corsie di un ospedale pugliese di restare unita nonostante ogni drammatico giorno di convivenza con la malattia. Personalità forti, estremamente convincenti inoltre i volti scelti per interpretare ognuna di esse. Braccialetti Rossi è una di quelle storie che difficilmente il pubblico italiano potrà dimenticare. Raccontare un simile dolore non è affatto facile, eppure questa storia è riuscita con estrema semplicità ad arrivare dritta ai nostri cuori!
3) Skam (Italia)
Skam Italia è una serie italiana realizzata a partire dal 2018 da Ludovico Bessegato. La seria originale questa volta viene dalla Norvegia. Infatti esiste un’omonima versione norvegese nata nel 2015. Parliamo di uno dei teen più amati di questi ultimi anni proprio per la sua capacità di raccontare in maniera sfaccettata le diverse storie di un gruppo di adolescenti alle prese con i loro drammi, dubbi e sentimenti. La Capitale rende gli episodi di questa serie non solo più “italiani” ma anche suggestivi e coinvolgenti. In ogni stagione abbiamo modo di soffermarci e approfondire la storia di un personaggio, soffermandoci su temi diversi tra cui l’accettazione di sé, l’omosessualità, il bullismo, il revenge porn, la malattia mentale, la confessione religiosa e molti altri.
Skam ha dimostrato quanto i remake di serie tv possano essere validi e non possano essere considerati solo una copia forzata, anzi. Le cose si fanno interessanti proprio quando un Paese decide di portare una parte di sé in qualcosa che già esiste trasformando quel racconto in qualcosa di originale e unico. Skam Italia è riuscita proprio in questa impresa qui!
4) InTreatment
In Treatment è una serie televisiva italiana andata in onda dal 2013 al 2017. Al centro degli episodi troviamo Giovanni Mari, uno psicoterapeuta interpretato da Sergio Castellitto e le sue sedute con i suoi pazienti. Lo show è un remake dell’omonima serie televisiva statunitense targata HBO, a sua volta liberamente ispirata al format israeliano BeTipul. “Un’avventura unica e irripetibile” l’ha definita il noto attore italiano. Questa serie riesce a restituire alla parola, al dialogo tra due personaggi, un vero e proprio primato oltre ad un indiscutibile ruolo da protagonista. . Il venerdì è proprio lui stesso a diventare un paziente, con la sua amica e mentore Anna, per poter affrontare le complicate situazioni della sua vita. Ogni paziente è una via verso l’inconscio che Giovanni si trova a percorrere in maniera più o meno consapevole. Ad ogni seduta conosciamo un po’ di più di lui, oltre a ciò che apprendiamo sul conto di chi si siede di fronte a lui e decide di affidarsi al suo trattamento.
Una serie godibile e coinvolgente che gode dell’alta qualità delle due versioni precedenti, quella israeliana e americana, che ne hanno rappresentato per motivi differenti i punti di riferimento (e ispirazione) imprenscindibili!
5) Più forti del destino
Più forti del destino è una miniserie televisiva italiana trasmessa nel marzo 2022, diretta da Alexis Sweet. Si tratta di un remake, in particolare della miniserie francese Le Bazar de la Charité, distribuita su Netflix nel 2019 con il titolo italiano Destini in fiamme. La trama si ispira ad un fatto realmente accaduto: un incendio avvenuto a Parigi nel 1897, anche se nella serie i fatti avvengono a Palermo durante l’inaugurazione della Mostra dell’Esposizione Nazionale. Le protagoniste di questa storia sono quattro donne, Arianna, Costanza, Rosalia e Donna Elvira i cui destini verranno stravolti da questa tragedia. Più forti del destino è un esperimento non abbastanza audace eppure convincente per gran parte del pubblico che ha gradito la storia e ha scelto di guardare ogni episodio per conoscere l’epilogo della storia. La voglia di puntare più in alto c’è ed è evidente anche nella scelta dei suoi interpreti: Giulia Bevilacqua, Laura Chiatti, Sergio Rubini e molti altri noti volti formano un cast capace di aumentare la credibilità del progetto e farlo funzionare.
Più forti del destino scorre senza troppi intoppi, preferisce le soluzioni semplici ma al pubblico per cui è stata pensata piace così ed è per questo che possiamo considerarla comunque un prodotto riuscito!