Addio… è la parola che forse vorremmo non usare mai ma che purtroppo noi telefili siamo costretti a pronunciare fin troppe volte. E’ il caso di Rizzoli and Isles. Siamo giunti al capolinea ed un ringraziamento a questa squadra è d’obbligo!
Questa settima stagione di Rizzoli and Isles sarà purtroppo l’ultima e codesto esacerbante fatto ci fa leggermente morire dentro. Provate ad immaginare la situazione catastrofica che si verificherà successivamente all’ultima puntata (che naturalmente verrà vissuta con un’ansia ultraterrena e sicuramente non andrà la WiFi, è matematico!): depressione post traumatica da stress da ultima puntata della stagione, ma non basta perché quella non sarà una semplice ultima puntata di una stagione qualsiasi, ma sarà l’ultima puntata dell’ultima stagione dell’ultima cosa di tutto, tutTO, tuTTO, tUTTO…
TUTTOOOO!
Maura tranquilla, prima di andare in panico, cerchiamo di stare calmi e riflettere. C’è ancora tempo! C’è sempre tempo, a queste cose penseremo più tardi, quando tutto questo sarà finito.
Finito…
Ma bando alle ciancie e cominciamo, piangeremo tra un paio di mesi.
Prima le cose importanti. Sarebbe un reato non ringraziare Tess Gerritsen, che con i suoi romanzi ha dato inizio a tutto questo. Senza di lei probabilmente staremmo qui a parlare di mosche.
Bene, per iniziare potrei parlarvi della scelta ricaduta su Boston come luogo per ambientare la serie, potrei raccontarvi di Frost e del suo prematuro addio alla scena e alla vita…
ma non riuscirei comunque a trasmettere le stesse emozioni che anche solo una puntata riesce ad offrire. Così come Dante non riesce ad esprimere a parole cos’è realmente Beatrice per lui, si hanno le stesse difficoltà nel descrivere questa serie. Una volta che si comincia a guardarla si fa fatica a smettere e ad abbandonarla.
E questo articolo è come una lettera d’addio, un messaggio che non ha destinatario. Un’ode al tutto che Rizzoli and Isles ha saputo regalarci.
Rizzoli and Isles…
Nel titolo e nella sigla c’è tutto. C’è la storia di Jane Rizzoli, donna dai forti ideali e di innata determinazione e c’è Maura Isles, fin da subito campionessa di concorsi scientifici e successivamente diventata medico legale del Commonwealth del Massachusetts.
Il rapporto tra di loro è stupefacente, qualcosa che va al di là di tutto e di tutti.
Ad interpretare queste due protagoniste troviamo Angie Harmon e Sasha Alexander (che ritroviamo anche nella serie Shameless).
E già questa è roba da andare in IPERVENTILAZIONE!
Ad ogni azione corrisponde una reazione, che nell’ambito di questa serie significa: ad ogni azione di Maura corrisponde una reazione di Jane e viceversa. L’impatto che le due protagoniste hanno in Rizzoli and Isles è, non solo determinante, ma essenziale per estremizzare al limite del possibile (e, a volte, anche dell’impossibile), tutti gli aspetti che caratterizzano il mondo delle due donne.
Ebbene, è di queste azioni e reazioni che stavo parlando…
Ma torniamo in carreggiata!
A rendere tutto ancora più follemente perfetto ci sono altri personaggi, come Angela Rizzoli che nel suo ruolo di mamma di Jane, Frankie e Tommy si dimostra una dei protagonisti più divertenti ed affettuosi della serie. Il già citato Barry Frost che purtroppo esce di scena prematuramente, ma che rimarrà nei nostri cuori e nelle nostre menti per sempre. E non può mancare Vince Korsak, che ci ha dato tanto e che con il suo sarcasmo ed il suo romanticismo ci ha stregato e ci ha fatto innamorare.
Rizzoli and Isles è definita come una serie crime, drama. In realtà questa catalogazione è abbastanza riduttiva. E’ molto, ma molto di più. Arrivati a questo punto, è difficile riuscire a trovare un solo genere di appartenenza. Rizzoli and Isles è praticamente tutto! Affronta temi esistenziali, seri ed emotivamente parlando sconvolgenti, ma nello stesso tempo, è divertente, ha mille sfaccettature, e non si ferma in superficie, va sempre oltre. E’ continuamente alla ricerca di qualcosa di più, che sia un sentimento, un’emozione, un colpevole o una vittima. Non importa, siamo davanti a qualcosa di meraviglioso.
Per non parlare dell’irona di Jane che trasporta nel suo mondo, anche se con un po’ di fatica, anche Maura. Le sue battute irriverenti e le sue tempestive affermazioni entrano in contrasto con la personalità di Maura che, scientificamente parlando, è abituata a seguire ed essere concorde con schemi e figure geometriche. Ma la vita è altro, è un di più all’ironia ed un di più alla scienza e Jane e Maura hanno compreso questa verità, l’una grazie all’altra. Ed è anche questo che rende la loro amicizia rara e bellissima.
Rizzoli and Isles è una di quelle serie che ci cambiano in positivo le giornate. E’ una prospettiva da cui guardare le cose, una giusta prospettiva!
E poi… le numerose fanfiction sulla coppia Rizzles (Rizzoli + Isles).
E’ stato divertente ed interessante leggere e vedere scene inesistenti, create ad hoc da persone geniali, che suggeriscono un coinvolgimento sentimentale tra le due donne, che sicuramente c’è, adesso bisogna soltanto scoprire di quale natura sia. Questa settima stagione saprà darci delle risposte definitive?!
Fatto sta che l’amicizia tra queste due donne è forte sul set quanto nella realtà.
Ed è arrivato il momento dell’abbandono, adesso bisogna prendere coscienza di cosa l’avvento della settima stagione significhi per tutti noi. Saranno giorni difficili, dettati dalla nostalgia e dalla malinconia, ma Rizzoli and Isles, questa trama, i personaggi e le loro storie rimarranno sempre qualcosa in cui potersi rifuggiare, una casa sicura nella quale poter stare bene e poter vivere serenamente.
Non resta che rimanere sintonizzati e vedere cosa questa settima stagione ci riserverà. Una cosa è certa: con Jane e Maura non ci si annoia mai!
Un particolare ringraziamento alla pagina Team Rizzoli & Isles Italia che mi supporta e sopporta in ogni mio delirio su questa serie!