Il mondo delle serie tv è popolato da ogni tipo di creatura misteriosa: alieni, vampiri, nerd, adolescenti interpretati da trentenni, impiegati comunali e medici che muoiono più spesso dei pazienti, eppure vi è una categoria che risulta pericolosamente sotto-rappresentata. Stiamo parlando dei re carismatici, sovrani di regni terrestri e non, che sembrano celarsi negli angoli più nascosti del panorama televisivo. Infatti, una rapida occhiata alle serie tv più note degli ultimi anni vi rivelerà una verità di cui noi non ci eravamo mai accorti: è facile pensare a regine carismatiche che governano nelle serie tv, molto più difficile ricordarsi di una loro controparte maschile altrettanto affascinante. Se si escludono i monarchi basati su figure realmente esistite, che non abbiamo preso in considerazione perché abbiamo scelto di concentrarci esclusivamente su personaggi di fantasia (con una sola comprensibile eccezione), i re carismatici all’interno delle serie tv quasi si contano sulle dita di una mano, mentre abbondano sovrani deboli, facilmente influenzabili e ancora più facilmente dimenticabili. Pensiamo per esempio a Game of Thrones: a fronte di un iconico Robert Baratheon, gli altri re nella serie sono figure che tutto sono tranne che affascinanti, mentre le regine sono tra i personaggi più carismatici e amati dell’intera serie.
Il fantasy HBO non è un’eccezione e anzi, i casi di caratterizzazione dei re come deboli e marginali sono molti di più rispetto al contrario. Tuttavia, anche in un panorama così desolante, ecco che siamo riusciti a scovare sette sovrani delle serie tv che spiccano per carisma, personaggi diversissimi tra loro ma tutti accomunati dalla capacità di convincere chiunque a riporre in loro una cieca fiducia.
1) Artù Pendragon (Merlin)
Apriamo la nostra carrellata di re carismatici con quello che è il Re della mitologia per eccellenza: Artù Pendragon, colui che regna su Camelot e presiede la tavola rotonda. In Merlin, la serie fantasy britannica che racconta delle avventure di Artù e del mago sotto mentite spoglie Merlino, il re di Camelot è interpretato dal talentuoso Bradley James ed è un personaggio che con il passare delle stagioni cresce fino a diventare uno dei migliori re che il suo regno abbia mai visto. Da ragazzino coraggioso ma presuntuoso, Artù diventa prima un principe dal cuore grande e capace di guidare i suoi cavalieri in ogni battaglia, e quindi un monarca carismatico, saggio e, sebbene sempre un po’ arrogante, pronto a sacrificare tutto per amore del suo popolo.
L’Artù di Merlin, che per tanti aspetti potrebbe ricordare il principe azzurro delle fiabe, è un personaggio molto più complesso di quanto non ci si aspetterebbe in un primo momento e molto del suo fascino risiede proprio nel suo carisma naturale, che lo rende la figura ideale per traghettare Camelot verso una nuova era.
2) Mance Ryder (Game of Thrones)
Parlandovi delle regine più carismatiche di sempre nel mondo delle serie tv, non abbiamo potuto fare a meno di notare come in Game of Thrones vi fosse l’imbarazzo della scelta a riguardo, perché cosa si può dire di personaggi come Cersei Lannister, Sansa Stark, Daenerys Targaryen e Margaery Tyrell se non che sono figure talmente magnetiche da convincere chiunque a seguirle fino alla morte? D’altra parte, per essere una donna in una posizione di potere a Westeros, avere carisma da vendere è una condizione imprescindibile, cosa che però non vale per le loro controparti maschili. Ecco allora che, per trovare un re carismatico nell’universo di Game of Thrones, con la sola eccezione di Robert Baratheon, dobbiamo recarci oltre la Barriera.
È infatti nelle lande glaciali a nord di Westeros che troviamo Mance Rayder, “il Re oltre la Barriera”, colui che dovrebbe essere un disertore alla guida di un pugno di barbari e invece si dimostra un uomo d’onore, un comandante capace alla testa di un popolo che per lui farebbe qualsiasi cosa. Il personaggio di Mance Rayder, così carismatico, selvaggio e potente, non è stato sfruttato al meglio in Game of Thrones e avremmo tanto voluto che gli fosse riservato più spazio, perché di tanti re e principi incontrati nella serie nessuno ci ha rubato il cuore come lui, che su un vero trono non si è seduto mai.
3) Robert Baratheon (Game of Thrones)
Tra tutti i re che si sono seduti o hanno ambito a sedersi sul Trono di Spade, la verità è che solo uno ci ha impressionati per il suo carisma: Robert Baratheon, non a caso il primo della famiglia a governare sui Sette Regni.
E se forse Robert “VINOH” Baratheon non è il primo personaggio che vi verrà in mente pensando al carisma, oscurato com’è stato dalla personalità magnetica di sua moglie Cersei e ridotto ormai all’ombra di se stesso quando lo conosciamo, la verità è che il buon vecchio Robert possiede una dose di fascino non indifferente. Anche nella sua versione depotenziata che incontriamo all’inizio di Game of Thrones, risulta facile capire perché sul quel trono sieda proprio lui e quanta forza di volontà ci sia voluta per restarci attaccato nonostante tutto. Come potremmo non riporre la nostra fiducia e il nostro amore eterno in un uomo che nella vita ha mostrato di avere priorità chiarissime e di voler fare tutto quanto in suo potere per ottenerle? Certo, nel momento in cui lo conosciamo queste priorità sono del buon vino, la compagnia del gentil sesso e aver Ned Stark a governare di fatto al posto suo (tutte cose che, ci teniamo a sottolineare, ottiene facilmente), ma anche in questa pallida imitazione del Robert Baratheon che fu possiamo comprendere davvero che personalità magnetica sia stata e ancora è quella del re dei Sette Regni.
Se si considera poi che suo fratello è il mono-espressivo Stannis e suo figlio, per quanto non biologico, il tenero e indifeso Tommen, il carisma di Robert Baratheon appare ancora più incredibile.
4) Liam Henstridge (The Royals)
Nel meraviglioso e trashissimo mondo di The Royals, tra morti improvvise, resurrezioni inaspettate, test del DNA falsificati e macchinazioni politiche degne del miglior Machiavelli, nessuno resta sul trono a lungo. Quindi anche il povero Liam, che dopo la morte del fratello maggiore e del padre sale al trono, non ci rimane a lungo e la sua posizione di principe/erede al trono/re cambia continuamente. Una cosa però non muta mai: in The Royals il fittizio popolo inglese ama Liam e fa sempre il tifo per lui, come dimostra il fatto che siano disposti a portare avanti vere e proprie proteste per farlo restare sul trono.
Buono e inizialmente ingenuo, Liam si guadagna l’amore dei suoi sudditi grazie alla sua purezza d’animo, ma lo mantiene perché impara a lottare per ciò che vuole, alimentato da una sete di giustizia e dalla volontà di onorare l’eredità del padre defunto. E se il volto di Liam vi sembra familiare, sappiate che è perché l’attore che lo interpreta è William Moseley, che prima di The Royals aveva già prestato il volto a un re carismatico e amatissimo, ossia Peter Pevensie nei film tratti da Le cronache di Narnia.
5) Ecbert (Vikings)
Lo sappiamo, la figura di re Ecbert in Vikings non è del tutto inventata e anzi, è basata su quella King Egbert of Wessex, conosciuto come “primo Re di tutta l’Inghilterra”. Tuttavia, l’ampia libertà rispetto alla storia che la serie di History Channel si riserva quando si tratta di caratterizzare i personaggi ci ha portato a fare un’eccezione e, se avete visto Vikings, capirete bene perché.
Re Ecbert è forse il più affascinante tra i personaggi del dramma storico, un villain incredibile che rappresenta la perfetta controparte rispetto al protagonista della serie Ragnar Lothbrok, che è un leader quasi altrettanto carismatico. Ambizioso e brutale, Ecbert è seducente al punto da convincere chiunque a fare ciò che vuole, è violento e apertamente senza paura, una genio politico e militare che riesce a cogliere tutte le occasioni che gli si presentano davanti grazie a una lucidità spiazzante. Attorno alla sua figura si condensa un’aura di fascino senza tempo, la sua eleganza attrae e maschera una crudeltà calcolatrice, che lo rende un personaggio tra i più magnetici e straordinari nella storia delle serie tv.
6) Brother Day (Foundation)
Pochi attori nel mondo delle serie hanno il fascino carismatico di Lee Pace, perciò non ci ha affatto stupito scoprire che nel ruolo di Brother Day, il clone che ricopre il ruolo di imperatore in Foundation, si sia rivelato ancora una volta capace di regalare una performance di altissimo livello. Molto del fascino di questo personaggio dipende infatti da Pace, che ha un tono di voce e una mimica facciale tali per cui, una volta posati gli occhi su di lui, risulta quasi impossibile staccarli. Inoltre quella di Brother Day è una figura quasi shakespeariana, tragica nel suo essere intrappolata in una realtà in cui è condannata a ripetere se stessa e la sua vita in continuazione, nonostante assorba sempre nuove conoscenze su ciò che lo circonda.
Brother Day è uno di quei personaggi delle serie tv dai quali gli spettatori sono attratti istintivamente, uno di quelli che riescono a trascendere la realtà in cui esistono grazie alla loro complessità e ai loro tormenti, una figura carismatica intrappolata in un costante dilemma etico che si impone senza dubbio tra le più memorabili di tutta Foundation.
7) Morpheus (The Sandman)
“Ma esiste un’altra vita che vi attende quando chiudete gli occhi ed entrate nel mio reame. Perché io sono il Re dei Sogni e degli Incubi”
Morpheus (The Sandman 1×01)
Il protagonista di The Sandman non è un re canonico, perché il suo regno non è sulla Terra o su qualche pianeta lontano, bensì è il regno dei sogni. Morpheus, noto anche come Dream o Sandman, è una creatura saggia e all’apparenza fredda, arrogante e auto-interessata, tutte caratteristiche che ogni fan delle serie tv sa appartenere ai personaggi più affascinanti in assoluto, quelli che con la loro complessità ci attraggono come calamite. Vi è un che di tragico e crudele in Morpheus, una nota epica che pervade The Sandman e che rende il re dei sogni un personaggio che inevitabilmente affascina, il cui carisma risiede nel suo potere all’apparenza sconfinato e nel desiderio di riprendersi tutto ciò che gli è stato tolto.
Perché in fondo, se c’è qualcosa che il pubblico ama persino più di un villain dalla moralità grigia, quello è un protagonista sofferente e distaccato e il personaggio principale di The Sandman sembra essere l’esatta incarnazione di quest’ultima categoria.