Introduzione
Il vicequestore Rocco Schiavone è ormai entrato nel cuore degli Italiani. La fiction della Rai, andata in onda per la prima volta nell’autunno del 2016 con la prima stagione, è stato un successo sin da subito. Merito dell’interpretazione di Marco Giallini, merito del soggetto di Antonio Manzini e merito soprattutto del protagonista, che tanto si discosta dagli standard televisivi made in Italy.
Ma ci sarà un Rocco Schiavone 4?
Alla domanda abbiamo già una risposta certa, seppure gli ultimi sviluppi sembrino far slittare la messa in onda della quarta stagione.
Ma andiamo per gradi con le anticipazioni.
Rocco Schiavone è un vicequestore un po’ sui generis: scorbutico, scontroso, poco ligio al dovere e con qualche vizietto di troppo. Il suo passato non è candido come ci si aspetterebbe da un funzionario di polizia. Al contrario, è ambiguo, misterioso, confuso.
I fantasmi di Rocco Schiavone tornano a fargli visita, talvolta sotto forma di sensi di colpa, altre volte nelle sembianze di Marina, la moglie rimasta uccisa in un agguato tanti anni prima.
L’uomo, un romano trapiantato ad Aosta, è scostante e anticonformista, insofferente alle regole e alle convenzioni. Dice parolacce, è facilmente irritabile, nasconde il fumo nella scrivania dell’ufficio. Eppure, è uno dei personaggi più amati dagli italiani, spiazzante in ogni singola puntata. Forse per i suoi modi bruschi e poco cortesi, forse per il suo essere autentico e senza filtri, forse per quell’alone di mistero che circonda la sua figura.
Fatto sta che il vicequestore Rocco Schiavone ha conquistato il cuore dei suoi fan. Un antieroe all’italiana, tormentato e geniale, come se ne vedono di rado sulla nostra televisione.
Secondo il direttore Carlo Freccero:
L’astuzia è stata mettere Giallini in un luogo diverso, dandogli un carattere inedito. Lo ritroviamo ad Aosta, dove fa freddo, c’è la neve, tutto è bianco, la luce, il paesaggio; l’opposto di Roma. Rocco Schiavone è un noir che mi ha sempre affascinato perché i cadaveri sono anziani: grovigli di vita che Rocco sa decifrare. Il personaggio è scorretto? Non c’entra nulla la scorrettezza. È molto complesso, si presta anche a quattro letture, è pieno di annotazioni letterarie tradotte in cinema, descrive molto bene il mondo di oggi, senza ideologie.
Prima di parlare di Rocco Schiavone 4, però, soffermiamoci un attimo sulla storyline dell’ultima stagione della fiction.
Rocco Schiavone: dove eravamo rimasti
Fate il vostro gioco, l’ultima puntata della terza stagione di Rocco Schiavone, ci ha lasciati con parecchi dubbi sul suo futuro.
Composta da quattro episodi da circa novanta minuti l’uno, l’ultimo arco narrativo ci ha mostrato uno Schiavone più stanco rispetto al passato. Più spossato, abbattuto, depresso.
Colpa del solito austero clima valdostano, ma colpa anche delle vicende della seconda stagione che, soprattutto sul piano privato, hanno contribuito a fiaccare l’animo del vicequestore romano.
In questo terzo capitolo, andato in onda nel 2019, abbiamo visto Schiavone impegnato nella soluzione di tre omicidi, l’ultimo dei quali ha aperto scenari più ampi che probabilmente verranno approfonditi nel corso di Rocco Schiavone 4.
L’omicidio di Romano Favre, infatti, il pensionato che lavorava come ispettore di gioco al casinò di Saint-Vincent, è rimasto sospeso: sebbene l’esecutore materiale sia stato arrestato, il movente è rimasto oscuro e non tutti i mandanti sono stati smascherati.
Ma, più che per lo studio dei casi, Rocco Schiavone 4 si preannuncia elettrizzante soprattutto per le vicende strettamente legate al futuro del suo protagonista.
Sappiamo, infatti, che Enzo Baiocchi, il suo acerrimo rivale, ha iniziato a collaborare con i magistrati, rivelando particolari sul conto di Rocco che, se confermati, avrebbero l’effetto di una vera e propria bomba. Gli inquirenti hanno iniziato a scavare a Fiumicino, dove potrebbero trovare il cadavere dell’uomo ucciso prima del trasferimento ad Aosta.
È per questo che, nell’ultima puntata, vediamo Rocco occuparsi dei suoi affari e recarsi in tutta fretta a Roma. Più si avvicina la fine, più avvertiamo l’imminenza di un addio improcrastinabile. I consigli a Italo, l’ultimo sguardo ai ragazzi della Questura, il congedo con Gabriele, fanno presagire un finale piuttosto amaro.
Rocco sa che la polizia riuscirà a confermare le accuse di Baiocchi con il ritrovamento del corpo di suo fratello nel luogo indicato e, a quel punto, per lui sarà la fine dei giochi. Torna a Roma per riabbracciare Sebastiano, vende la casa, saluta gli amici e si prepara alla fuga.
L’ultima scena ce lo ritrae in aeroporto, nell’esatto momento in cui gli scavatori della polizia hanno iniziato le ricerche del corpo morto.
Cosa riserverà Rocco Schiavone 4 al nostro protagonista?
Non è facile dirlo, seppure qualche ipotesi si possa già azzardare.
Sicuramente la quarta stagione si concentrerà più sull’universo privato dell’uomo che sul suo lavoro di poliziotto. Gli squarci che ha aperto l’ultima stagione andranno probabilmente a stravolgere il normale flusso degli eventi.
Innanzitutto, resta da fare chiarezza sulla morte di Romano Favre. Il suo assassino è stato scovato, ma le indagini hanno toccato solo la punta di un iceberg molto più grosso e sul quale la Questura dovrà senz’altro indagare.
Poi resta da capire come si evolveranno i rapporti tra Schiavone e gli altri personaggi. Da un parte, i colleghi di Aosta che lo hanno accompagnato per tre anni nelle sue avventure. Dall’altra, il losco mondo romano che appartiene a un passato non troppo cristallino. Che ne sarà di Sebastiano alla luce delle nuove scoperte di Fiumicino? Che ruolo svolgeranno Brizio e Furio nel nuovo capitolo?
Ma, soprattutto, da dove ripartirà Rocco Schiavone?
Lo abbiamo lasciato con un bagaglio in mano nella sala d’attesa di un aeroporto. Il finale aperto della terza stagione non ha fatto altro che aumentare l’attesa per l’uscita di Rocco Schiavone 4.
Davanti al protagonista si snoda infatti un bivio: scappare e abbandonare tutto oppure restare, fare chiarezza sul proprio passato e assumersene le conseguenze.
Il cast
Da quello che emerge dai primi particolari, pare che tutto il cast della terza stagione sia stato confermato. Marco Giallini, la vera star della serie, interpreterà ancora una volta lo scorbutico vicequestore.
Per me questo ruolo ha contato molto. È stato un onore interpretare il vicequestore di Aosta. Quando vedo che mi salutano così calorosamente in ogni parte d’Italia, mi sembra quasi sempre si ritrovarmi a Trastevere. Ciò vuol dire che il personaggio ha fatto centro nel cuore del pubblico che tradizionalmente è molto esigente. I telespettatori prima di dare fiducia a un personaggio impiegano molto più tempo. Schiavone invece è arrivato direttamente nell’animo del pubblico”
E quando, qualche mese fa, gli hanno chiesto se ci sarà un Rocco Schiavone 4, l’attore romano ha risposto semplicemente:
Lo chiedi a me? Io certo che continuo, Rocco Schiavone ormai sono io.
È lo stesso Marco Giallini ad aver ammesso che tra lui e il vicequestore Schiavone ci sono parecchie cose in comune.
Mi somiglia moltissimo. È forse il personaggio che più sento vicino tra tutti quelli che ho fatto e tornare a interpretarlo mi viene naturale. Tra me e lui ci sono molti punti in comune, mi guardo allo specchio e io sono quello lì. È uno duro, uno che non ha paura.
E oltre a Marco Giallini, rivedremo ancora Ernesto D’Argenio nei panni di Italo, Francesco Acquaroli nei panni di Sebastiano, Mirko Frezza e Tullio Sorrentino nei panni rispettivamente di Furio e Brizio, gli amici romani. Ritroveremo la squadra di Aosta al completo, con Christian Ginepro (D’Intino), Gino Nardella (Casella), Massimiliano Caprara (Deruta), Alberto Lo Porto (Antonio Scipioni), Lorenza Indovina (il commissario della scientifica Michela Gambino) e Massimo Reale (il medico legale Fumagalli). E ritroveremo il giovane Carlo Ponti nelle vesti di Gabriele, il ragazzino al quale il vicequestore si è affezionato e che è stato l’ultimo personaggio a parlare con lui ad Aosta.
È probabile che rivedremo anche Claudia Vismara, la grande assente della terza stagione. Quello di Caterina non è mai sembrato un addio definitivo allo show, tant’è che, nella penultima puntata, viene avvistata e fotografata davanti al Ministero degli Interni. In Rocco Schiavone 4 un suo ritorno è quasi scontato.
Rocco Schiavone 4: quanti saranno i nuovi episodi e dove potremo guardarli?
Già la seconda e la terza stagione avevano ridotto il numero di episodi rispetto alla prima, che ne contava sei. Ma la quarta stagione potrebbe ulteriormente accorciare la durata, portando le puntate da quattro a due.
Le vicende di Rocco Schiavone sono ispirate ai romanzi di Antonio Manzini, l’ultimo dei quali è nelle librerie già da gennaio. La trama della serie è strettamente legata alle vicende raccontate nei romanzi, per cui più Manzini scrive più si alzano le probabilità di avere una stagione più lunga.
Intanto, in una recente intervista, lo scrittore ha annunciato che “in questo romanzo succedono cose brutte e nei prossimi crollerà il castello di Rocco Schiavone“.
In streaming
La serie sarà come sempre visibile in diretta sulla Rai e, a seguire, sarà disponibile in streaming sul sito di RaiPlay.
Gli ultimi episodi sono stati un successo, con una percentuale di ascolti che si è attestata tra il 10 e il 13% di share. Risultato, questo, così gratificante che ha spinto la produzione a confermare la quarta stagione.
Rocco Schiavone 4: quando torna
Su questo punto ci sono parecchie incertezze. Le riprese per la quarta stagione sarebbero dovute iniziare tra la fine di marzo e gli inizi di aprile, per mandarla in onda nella stagione autunnale della Rai.
I primi sopralluoghi sul set, che si dividerà ancora una volta tra Roma e Aosta, erano già stati autorizzati e tutte le pratiche sbrigate.
Ma l’emergenza COVID-19 ha fatto slittare i piani. Come per gran parte delle attività del nostro Paese, per il momento anche le riprese di Rocco Schiavone 4 sono sospese.
Lo scorso 11 marzo erano previsti i casting, ma hanno subito un rinvio a data da destinarsi.
Possibile che Rocco Schiavone 4 slitti al 2021?
Attualmente l’ipotesi appare più che plausibile. Marco Giallini, dopo il rinvio di Ritorno al crimine, la pellicola di Massimiliano Bruno che doveva uscire al cinema nella primavera del 2020, sarà costretto ad aspettare anche per la fiction che lo vede protagonista. E con lui, anche noi purtroppo.