TRILOGIA MILLENNIUM:
Piccola doverosa parentesi cinematografica. Questo è il nostro “punto zero”, questo vuol essere un doveroso omaggio a colui che, senza dubbio, ha dato il via a questo enorme successo del crime scandinavo in tutto il Mondo e che può considerarsi probabilmente il “padre” di tutto ciò che c’è stato dopo nel nostro amato mondo seriale: Stieg Larsson. Lo scrittore e giornalista svedese, morto prematuramente prima di ricevere onori e glorie, è l’autore della Trilogia Millennium che prevede tre libri, poi tramutati in film: “Uomini che odiano le donne”, “La ragazza che giocava con il fuoco” e “La regina dei castelli di carta”. Usciti nelle sale svedesi tra il Febbraio e il Novembre del 2009, tutti e tre a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro, raccontano le vicende del giornalista Mikael Blomkvist (interpretato da un eccellente Michael Nyqvist), direttore della rivista “Millennium” e di una ventiquattrenne hacker punk, tatuata e asociale Lisbeth Salander (una sublime Noomi Rapace). Un successo talmente tanto grande e inaspettato che gli americani non se lo sono lasciato sfuggire, producendo un secondo adattamento del romanzo. Nonostante la presenza di Daniel Craig e Rooney Mara come protagonisti, del geniale David Fincher dietro la macchina da presa e la conferma della Svezia come ambientazione, la produzione si è però fermata al primo capitolo “Millennium – Uomini che odiano le donne”, non proseguendo con la trilogia, almeno per il momento. Ma da qui, tutto ebbe inizio. E noi saremo per sempre grati a Larsson e ai suoi romanzi.