5) Kellermann è vivo e torna per far firmare l’accordo a Michael Scofield
Se chiudiamo gli occhi per un attimo e passiamo in rassegna tutte le scene delle serie tv che più ci hanno scosso ed emozionato…Non possiamo non pensare al miracoloso twich di Paul Kellemann nell’episodio 22 della quarta stagione di Prison Break. Ebbene sì, chi avrebbe mai pensato che l’imprevedibile e carismatico nemico degli Otto di Fox River, avrebbe regalato la tanto agognata e sacrificata libertà ai più “innocenti” fuggitivi di sempre.
Sebbene già nella seconda stagione fosse stato estromesso dalla Compagnia per non essere riuscito a catturare Sara e quindi essere passato dalla parte dei Burrows, è noto il rapporto ancora incrinato con la banda. In particolare con Sara, che più volte ha colto l’occasione di fargli pagare le torture subite da parte sua.
Inutile aggiungere che di Paul ci dimenticheremo alla fine di questa stagione
In quanto dopo aver testimoniato contro la Compagnia a favore di Sara e aver ammesso i suoi plurimi omicidio, verrà arrestato. Tuttavia proprio nel camion in cui viaggiava verso il carcere, verrà coinvolto in un attentato da parte di criminali e verrà dichiarato morto. In realtà sapremo in seguito che verrà salvato proprio dagli uomini di Aldo Barrows. Dunque qualcosa ci ha subito fatti convincere del fatto che fosse debitore ai suoi figli e ai loro amici.
È soltanto alla fine della quarta stagione appunto, che interviene con una telefonata del tutto inaspettata a Michael riguardante l’argomento principale dell’intera stagione: Scylla, il “il libro nero” della compagnia. Con grande efficacia e istillando fiducia in Michael convincerà , non subito, a consegnare a lui Scylla e a rinunciare al desiderio di venderla ottenendo in cambio ricchezza. Infatti l’avrebbe consegnata direttamente ad un esponente delle Nazioni Unite che in cambio avrebbe dato a tutti loro la libertà desiderata dal primo istante.
Non sarà semplice per Michael fare questa scelta in un delle scene delle Serie Tv più cult di sempre
Scofield dovrà infatti pensare a tante altre cose dopo quella telefonata . Al fratello Lincoln ferito, alla madre Christina per nulla amorevole, a proteggere Sara, a T-Bag che non ne faceva una giusta e a tutto il resto che sembrava andare storto. Alla fine cede ad incontrare il nuovo Kellermann, quello che non è solo la bandierina che passa nella fazione opposta dopo un errore. E’ colui che dopo anni in cui aveva fatto perdere le sue tracce, ha avuto tempo di riflettere su tutte le volte che aveva deciso di intraprendere la strada del male. Pertanto adesso vuole soltanto dare il meglio di sé e non tradite Michael e gli altri. E ci riesce in maniera molto naturale e puntuale.
Per quanto è intuitivo, calcolatore e diffidente Michael, se la sarebbe portata alla lunghe analizzando a fondo la circostanza. Ma alla fine si è voluto fidare perché le parole di Paul trasmettevano trasparenza e lealtà . Di fatto anche quando i due si incontreranno e avverrà lo scambio di Scylla incompleta di un pezzo, con flemma e autorevolezza Paul chiederà a Michael di tirare fuori il pezzo mancante oppure di comunicargli subito la sua assenza. Con il solo fine di non mettere più in pericolo altre vite.
Adesso ci pensa due volte Paul prima di compiere un altro errore in questa preziosa scena della Serie Tv
Glielo ricorderà con il gesto poco carino la vedova Hale una volta diventato deputato degli Stati Uniti acclamato dalla folla. Ebbene sì, riceverà grandi applausi dalla popolazione una volta ricoperta quell’importante carica. In quanto dopo essere stato Agente dei Servizi Segreti lavorando per conto della vicepresidente Reynolds e poi membro della Compagnia, adesso era diventato un collaboratore del giusto e un autentico altruista.
Ricolmo di pathos e non poca tensione è il momento in cui insieme al rappresentate dell’ONU farà firmare agli Otto i documenti che sanciscono la liberta. E’ una delle scende delle serie tv da vivere in silenzio, fatta di poche parole, ma di sospiri, pensieri, ricordi. Quattro stagioni intessute dai più disparati eventi intrecciati tra loro, per lo più spiacevoli e distruttivi, che arrivano a quel traguardo defaticante che la decisione di Paul e la fiducia di quei ragazzi, hanno potuto realizzare.
A sdrammatizzare sarà il momento in cui Paul chiederà ai neo-liberati le sorti di T-Bag
Quasi a simboleggiare di aver concesso loro il diritto a cui più ambivano, senza far loro dimenticare gli stessi doveri che accompagnano la libertà . La scena del voto per la gomma da masticare, distende al meglio il tono della vicenda appena vissuta da tutti loro. Comunque tornerà anche nella quinta stagione Kellemann (ahinoi!), nella quale svariate cadute di stile e ridondanza narrative, la faranno da padrone. Addirittura pensare che Sara torni a non fidarsi nuovamente e chiedere ad una carogna come T-Bag di indagare su di lui, risulta davvero inappropriato e di cattivo gusto a tratti.
Come se non bastasse, sarà proprio lui a rimanere ucciso in casa sua per mano di uno dei sicari di Poseidone, piuttosto che T-Bag che si era infiltrato per spiarlo. Oltre il danno la beffa insomma! Volevano forse farlo diventare il nuovo Kellermann di un’ipotetica sesta stagione? Tramite l’intercessione dei Santi Numi questa operazione non è stata compiuta. Il capolavoro che è Prison Break ha termine con la quinta stagione. Pur essendo tutti consapevole che il vero finale resterà sempre quello in cui gli Otto di nuovo riuniti, onorano in spiaggia la lapide del buon Michael Scofield. Dopo una tale morte e un tale finale, non ci sarebbe mai stato il rischio che non sarebbe vissuto in eterno. Senza il bisogno di farlo davvero resuscitare tempo dopo.