6) Negan scopre la morte di Carl: la più toccante tra queste scene delle Serie Tv
Non abbastanza carichi di tensione ed inguaribile tristezza per la morte di Carl Grimes, avvenuta per il morso di uno zombie a metà dell’ottava stagione di The Walking Dead (che trovi in streaming qui), ecco che arriva il giorno successivo. Una delle scene delle serie tv che nessuno si sarebbe mai aspettato, dopo cascate di episodi in cui la ferocia e l’odio totalizzante scorreva nelle vene dei due nemici per eccellenze: Rick e Negan, a capo di tutti gli altri. Ecco che Rick in preda al dolore e alla rabbia più atroce chiama alla radio Negan per comunicargli la morte di Carl.
È qui che avviene una sorta di fermo immagine. Sembra quasi che la quarta parete della serie venga abbattuta e l’attore Negan debba un attimo fermare la sua recitazione perché non riesce a trattenere il dispiacere, la commozione, il risentimento per Rick e per questa guerra fratricida che ha fatto perdere di visti chi era il vero nemico sin dall’inizio. Sembrerà quasi di assistere ad una conversazione sincera tra due “quasi amici”, quando Negan dopo un breve silenzio risponderà a Rick un accorato “Maledizione”. Ma nonostante questo lieve barlume, sappiamo bene che resteranno tutt’altro che amici ancora per un po’
Eccoci in un punto che sembra irreversibile in questa tra le più drammatiche scene delle Serie Tv
Abbiamo Rick che comunica a Negan gli ultimi desideri di Carl per le sorti di Alexandria e di tutte le altre comunità viventi. Il ragazzo voleva infatti che il padre tornasse il buon uomo che aveva salvato la comunità di Woodbury e che deponesse le armi per diffondere gli ideali di giustizia e di generosità per migliorare la vita degli altri. La vedeva quasi la rinascita di Alexandra. Immaginava la sua famiglia riemergere luminosa, la prosperità diffondersi per tutta la città e la certezza che mai nessun altro catastrofe potesse abbattersi contro la loro comunità.
Gli riferisce infine le parole che Carl aveva pensato di scrivere anche per Negan, a sottolineare il suo ruolo quasi da intermediario, da “ragazzo della tregua” a cui, ahimè, non potrà mai assistere. Tutta questa scena della serie tv, sia dalla parte di Carl, che da quella di Negan, si lascia scappare quella insospettabile stima che correva tra i due. Quella forma di rispetto latente mascherato dal dovere di detestarsi ad ogni costo…Quando invece l’uno apprezzava l’altro per il coraggio estremo e per praticare il male più assoluto per ottenere il bene più nobile.
È proprio così in fondo: tra tutti i cattivi della storia, Negan presenta comunque un lato duttile
È questo che lo rende più umano e capace di negoziare. A patto che potesse continuare a dare sfogo al suo narcisismo e alla cura estrema dell’immagine di cattivo che punta a celebrare in ogni momento. Ha bisogno di persone che lo idolatrino, che si abbassino al suo cospetto e ammettiamo che diventa efferato e non si fa scrupoli a compiere atti ignobili. Tuttavia prova dei sentimenti, vorrebbe che tutti gli ubbidissero per il fine più grande della pace e soprattutto della vita. Non vuole seminare la morte, ma vuole ottenere la vittoria con la cessione di questa da parte dei nemici, senza guerre.
Relativamente a questo discorso lui incolpa Rick di essere stato la causa della morte di Carl. Per non aver voluto cedere il controllo della sua comunità e di tutto il resto a lui e ai “Salvatori”, ha messo in pericolo suo figlio, che non esitava a difendere quello che gli apparteneva. Non è riuscito nemmeno a proteggerlo tenendolo in casa al sicuro a suo dire. Tuttavia Rick sembra non volerlo sentire e in preda alla rabbia più dolorosa minaccia di morte Negan. Lui rimane scosso da questa mossa per la prima volta, perché adesso è abbastanza provato e il rancore per aver messo in pericolo il suo stesso figlio, supera la rivalità tra loro due.
Tuttavia, cosa poteva fare il povero Rick?
Non dimentichiamo infatti che il nostro Carl non è sempre stato come ce lo ricordiamo alla fine dei suoi giorni, ossia saggio, maturo e affabile. Da piccolo è sempre stato un’irresponsabile e un ribelle a sproposito nei confronti del padre, nonché brontolone e polemico. La volta in cui è stato morso dallo zombie lui era voluto tornare da Siddiq nel bosco a combattere gli zombie. Nonostante il padre gli avesse categoricamente imposto di non tornare lì perché sarebbe stato pericoloso.
Ma gli adolescenti si sa, fanno sempre di testa propria! Così come quando spavaldo affronta i Salvatori e Negan davanti ai cancelli di Alexandria, sacrificandosi come capro espiatorio per la sua comunità. Quello fu troppo pretenzioso perfino per Negan che secondo noi nel suo inconscio, avrebbe quasi desiderato fosse suo figlio, malgrado tutto. Curioso è il risvolto delle stagioni successive, in cui una volta imprigionato da Rick e iniziato il suo percorso di pentimento, stringerà un forte legame con la piccola Judith. Sarà per lei come un padre e ci si affezionerà così tanto che le impedirà di lasciare Alexandria subito dopo essere stato liberato dalla sua prigionia.
Magari Negan rivedeva in Judith il suo carismatico fratellino volato in cielo
Siamo tutti convinti infatti che non avrà sprecato neanche un giorno a non ringraziare il fato che ad averlo ucciso non fosse stato uno dei Salvatori, bensì il nemico primordiale. Da questo è chiaro il messaggio di The Walking Dead: il vero cattivo non è tanto più il mostro o il non umano non vivente. Di quello, purtroppo, si sono quasi tutti dimenticati, nonostante fosse estremamente presente fino alla fine. Sono gli esseri umani più che vivi il vero problema, quelli che in situazioni non ordinarie e di pericolo, si trasformano in creature immonde per la fame di vita.
Chi ce la fa infatti, vivrà comunque un’esistenza di sensi di colpa, per tutti quelli che nella lotta non sono riusciti a sopravvivere. Tra questi il “piccolo” Carl, che non saprà mai cosa significa diventare uomo, nonostante cercasse in ogni momento di giocare a fare l’adulto. Questo pensiero avrà letto il pubblico nella mente di Negan, quando è venuto a conoscenza della sua morte. È chiaro che non tutti meritassero di andare avanti negli anni secondo la sua ideologia, ma sì, lui lo meritava eccome. Aveva i suoi stessi sarcasmo e ardore. E quando si sarebbe raggiunta la pace da lui tanto bramata, sarebbero sicuramente diventati buoni amici.