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5 scene delle Serie Tv che ci hanno fatto credere di aver perso per sempre un personaggio chiave

Game of Thrones

3) Jon Snow e la sua resurrezione da mite bastardo degli Stark

Piano americano di Jon Snow, protagonista di una delle più memorabili scene delle serie tv

Tra tutti i vorticosi intrighi e gli innumerevoli personaggi principali di Game of Thrones, che potete riguardare su Now, oggi riportiamo alla memoria Jon Snow, il figliastro del lord di Grande Inverno. Egli, proprio dal padre, ha ereditato la gentilezza e il senso di giustizia. Sa essere anche introverso e riflessivo, nonché un attento osservatore. Ha un buon rapporto con il fratellastro Robb, caratterialmente molto diverso da lui, mentre è trattato con ostilità dalla matrigna Catelyn.

Curioso è il fatto che Jon ammetta in più occasioni di essere inferiore a Robb come lanciere, ma di superarlo con la spada ed essere dunque considerato il migliore a Grande Inverno come cavaliere. Come i suoi fratellastri Bran e Arya, Jon possiede infine poteri da metamorfo, che si manifestano attraverso il fortissimo legame con il suo meta-lupo Spettro. Pertanto, riesce talvolta a vedere attraverso i suoi occhi durante i sogni oppure ad avvertire le sensazioni dell’animale, quando questi gli è vicino. È tuttavia un dono che egli non coltiva e che cerca di reprimere in più occasioni.

Dopo averlo presentato, siamo però costretti a passare già ad una tra le più tristi scene delle Serie Tv

Ci troviamo dunque al Castello Nero, dove Sam chiede a Jon di potersi recare a Vecchia Città con Gilly e il bambino. Lì potrà studiare per diventare Maestro e sostituire così Aemon. Ma arriverà successivamente una sera in cui il giovane Olly dirà a Jon che un bruto gli aveva riferito dove si trovava Benjen, suo zio da tempo disperso. Tuttavia La notizia si rivelerà falsa, architettata dai compagni di Jon soltanto per attirarlo in un vicolo nel cortile esterno del castello.

Qui, Alliser e molti altri confratelli gli si avvicineranno e a turno lo accoltelleranno all’addome, esclamando: “Per la Confraternita”. Ferito gravemente, il Lord Comandante cade quindi in ginocchio mentre si avvicina Olly, che gli dà poi il colpo di grazia pugnalandolo al cuore. Jon Snow cade dunque a terra in una pozza di sangue. E mentre il suo sangue comincia a scorrere irrimediabilmente sul suolo, il nostro sembra raggelarsi dentro le vene. Proprio lui doveva meritare tale morte? Uno dei più magnanimi di quell’esercito di furfanti senz’anima! Tuttavia, in Game of Thrones eravamo già molto abituati a vedere alcune delle scene delle serie tv più violente e raccapriccianti. Pertanto, il nostro dolore per un infausto momento come quello riguardante Jon veniva di rimando esorcizzato da qualche altro ancora più macabro.

Ciò nonostante, è innegabile che abbiamo gioito alla fine dell’episodio “Uomini di ferro”

Perché, cosa succede a questo punto? Al Castello Nero, gli uomini di ser Alliser sono pronti a fare irruzione nella stanza dove sono rifugiati ser Davos e gli altri Guardiani della notte fedeli a Jon Snow. Tuttavia, giungono al castello Tormund ed Edd, i quali fermano Thorne e gli altri guardiani con l’aiuto di un gruppo di bruti.

I Guardiani traditori infine si arrendono, mentre gli ufficiali ed Olly vengono arrestati. Ser Davos convince così Melisandre a compiere il rituale magico della resurrezione sul corpo di Jon Snow, il quale torna improvvisamente in vita nel momento in cui tutti lasciano la stanza. Che meraviglia il potere di far risorgere i morti, eh? Peccato che Lady Melisandre lo condivida solo con pochissimi altri… per lo più situati nell’alto dei cieli.

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